Giovedì, 11 Settembre 2014 12:18

Parco di Collemaggio, Appello per L'Aquila: "Degrado scandaloso, serve un programma di recupero"

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"La ricostruzione pubblica è in buona parte ferma al palo: dei molti edifici inagibili per pochissimi sono iniziati i lavori. Decine di fabbricati di proprietà di Stato, Regione, Provincia e Comune, alcuni dei quali con danni lievi (le B) giacciono dopo oltre 5 anni in un colpevole stato di abbandono. Nel frattempo il pubblico paga esosi affitti ai privati per precisa scelta politica. Sulla ricostruzione pubblica stiamo preparando un dossier che speriamo possa contribuire a sbloccare la situazione".

A scriverlo è il gruppo civico di Appello per L'Aquila.

"E' in questo scenario che si iscrive lo scandaloso stato di degrado del parco di Collemaggio. Uno spazio vitale per la città 27 edifici abbandonati a se stessi, molti con danni lievi, dove l'incuria provoca un deterioramento fatto di rifiuti abbandonati da anni, acqua e muffa dappertutto quando all'orizzonte non si intravede nessuna strategia di recupero. E' come se quel pezzo di città contiguo al centro storico, per la sua posizione defilata fosse stato dimenticato dalle istituzioni".

"Tutto questo è inaccettabile, è giunta l'ora di dire basta, di pretendere che ci sia un programma di recupero di tutta l'area che deve rimanere pubblica e destinata a uso sociale, di salute di comunità e culturale. Non è possibile che in una delle aree di maggior pregio, un bene comune per tutta la città continui l'abbandono che parte da prima del sisma".

"La Regione, proprietaria dell'area tramite la Asl, e il comune sono da anni silenti. Il Dott. Silveri si è solo preso la briga di denunciare chi quell'area la cura e la difende, il comune ha disatteso gli impegni di un percorso partecipato per progettare il recupero del parco. Non ci stupisce: progettazione, partecipazione e rispetto degli impegni non rientrano nel vocabolario dell'amministrazione comunale".

"Per tutto questo saremo presenti all'iniziativa di venerdi 12 settembre presso Casematte, la sede del comitato 3e32, dove è prevista anche la presenza di assessori regionali e comunali ovvero di chi ha il potere di assumere delle decisioni".

"Da quell'incontro non ci accontenteremo di impegni generici: vogliamo, e tutta la popolazione dovrebbe pretendere, un percorso partecipato per il recupero dell'area chiaro, scandito da tappe con le relative tempistiche in modo tale che tutti nel tempo possano verificare il rispetto degli impegni presi".

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