Il presidente della Regione Luciano D'Alfonso ha tenuto a Pescara una conferenza stampa di presentazione del "Rapporto Abruzzo: 100 giorni di Funzione Regione" per stilare un bilancio dei primi 100 giorni di legislatura.
Il rapporto è un opuscolo di quaranta pagine nel quale sono elencati quelli che, secondo D'Alfonso, sono i principali risultati raggiunti in questi primissimi mesi di attività amministrativa.
Si va dal Dpfr varato dalla giunta a settembre, che contiene, come ha affermato D'Alfonso, la "cristallizzazione di ciò che ci sta a cuore", alla questione del commissariamento sanitario.
D'Alfonso ha affermato: "Noi non abbiano paura dell'autonomia sanitaria e il mese di dicembre non sarà neutro per il recupero dell'autonomia, siamo potentemente in cammino".
Il Presidente ha poi rivendicato con forza la "capacità di definire priorità ed adottare gli atti conseguenti sulla Val Di Sangro".
In merito ha annunciato per il 15 ottobre un nuovo sopralluogo con il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci.
Tra i risultati rivendicati ci sono anche la banda ultra larga e i 171 milioni drenati in favore dell'Abruzzo per i depuratori: "E' immorale fare messa ad agosto perché l'acqua non è balneabile - ha polemizzato - bisogna agire per tempo".
Altro traguardo il cui raggiungimento D'Alfonso ha giudicato importante è il progetto della " pista ciclabile più lunga d'Italia, che sarà realizzata in Abruzzo con una dotazione finanziaria complessiva di 60 milioni di euro".
Quindi il Presidente ha citato il "grande lavoro" della riorganizzazione della macchina amministrativa, con un taglio drastico delle direzioni e dei direttori che passano da 14 a 7, il direttore generale e i commissari realizzatori.
Entro dicembre, ha poi annunciato il governatore, saranno completati i dossier dei porti abruzzesi per varare i piani regolatori collocati al vaglio del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Infine la promessa di una nuova legge che punterà ad azzerare i tempi di istruttoria per la vita delle imprese: "Stiamo predisponendo un menu di convenienze per chi vuole venire ad investire in Abruzzo: chi vuole farlo ha diritto ad un patto per i tempi di istruttoria".
D'Alfonso: "La Regione ha troppi dipendenti"
Nel parlare della riforma della macchina amministrativa della Regione Abruzzo, "un miracolo che abbiamo portato agli abruzzesi nel giro di due mesi", il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso ha sottolineato che "allo stato attuale è alto il numero dei dipendenti che attualmente lavorano nell'Ente Regione" e che è necessario un ulteriore passaggio di razionalizzazione della macchina amministrativa. "In questo senso - ha detto D'Alfonso - non è escluso che possiamo pensare a forme di collaborazione con gli enti locali e con i Comuni, mediante specifiche convenzioni, per il trasferimento di personale in eccedenza dalla Regione Abruzzo in favore di quegli enti che vorranno aderire alle convenzioni".
"Una Leopolda d'Abruzzo"
D'Alfonso ha anche lanciato, nel corso della conferenza stampa, la "Leopolda d'Abruzzo", che dovrà tenersi presso l'abbazia celestinana di Sulmona.
"Una due giorni - ha detto D'Alfonso - nella quale chiameremo a raccolta le intelligenze e pensatori italiani per confortarci con loro sul futuro di questa regione. Ma accanto a me ci dovranno essere tutti gli assessori e tutti i vertici amnistrativi della Regione Abruzzo per parlare di programmi e prospettive ma soprattutto per dare misurabilità a quanto fatto finora. L'abbazia celestiniana sarà dunque la nostra sede di confronto e di combattimento tematico".
Pagano (FI): "Da D'Alfonso solo effetti speciali"
"Anche oggi il presidente Luciano D'Alfonso ci ha stupito con una conferenza stampa imbottita di effetti speciali. Tolti i quali restano purtroppo solo cicaleccio e nulla di concreto per l'Abruzzo: così proprio non va".
Lo sostiene il presidente regionale di Forza Italia, Nazario Pagano.
"Se per D'Alfonso il nuovo stile amministrativo è annunciare e promettere, ma non realizzare, certamente è ancora distante dal modello di amministrazione regionale efficace e produttivo. Egli - aggiunge Pagano - dimentica ancora una volta che il Consiglio regionale ha una funzione fondamentale, prevista dalla Costituzione, cioè legiferare. Se pensa di amministrare la Regione utilizzando la sintomatologia 'dell'uomo solo al comando' a colpi di direttive ed oracoli, esautorando l'assemblea regionale, D'Alfonso è partito male. Confonde, evidentemente, il ruolo di governatore con quello del mago Merlino. Finora - ricorda Pagano - la sua azione legislativa si è distinta soltanto in due occasioni: nomina di un direttore generale di fiducia e incardinare nello Statuto regionale la figura del sottosegretario cucita per il suo amico di partito. E' questa la Regione funzione?".
"In Abruzzo - conclude Pagano - non abbiamo solo l'ex Cofa di Pescara o la Fondo Valle Sangro, che sono soltanto l'emblema di una burocrazia acefala, ma albergano problemi che vanno affrontati con coraggio e senza perdite di tempo: dalla sanità allo sviluppo economico, temi che D'Alfonso evidentemente sorvola perché non fanno camminare la sua macchina del consenso".
Gianni Chiodi: "D'Alfonso celebra l'horror vacui"
"In un'inverosimile conferenza stampa, Luciano D'Alfonso ha celebrato l'horror vacui dei suoi primi cento giorni di Governo della Regione".
E' il commento di Gianni Chiodi (FI) alla conferenza stampa tenuta ieri, a Pescara, dal presidente della Regione Abruzzo.
"Ero molto curioso di sapere come D'Alfonso avrebbe rivenduto ai cittadini il suo lavoro da neo presidente, dopo avergli promesso una Regione facile e veloce nel corso della campagna elettorale", spiega Chiodi.
"Ebbene, basta leggere il comunicato stampa ufficiale per capire facilmente che, a parte cambiare regole autoreferenziali per l'ingaggio dei dirigenti, non ha combinato assolutamente nulla di concreto. Non solo. D'Alfonso ammette che i curricula della nuova dirigenza da lui selezionata varranno solo per il 40%, quindi poco o niente. Il neo presidente ieri ha invitato i giornalisti "a notare bene la differenza di stile". Sì, uno 'stile' impareggiabile, il suo, nel rappresentare le solite fumisterie dialettiche. Inviterei,invece, tutti gli abruzzesi a leggere con attenzione le sue parole e a chiedersi cosa, nella vita reale, sia realmente cambiato per loro. Assolutamente nulla, se non l'introduzione di ticket sulla riabilitazione di disabili e anziani e il rischio concreto di un aumento delle addizionali irap ed irpef".
"L'unico vero encomio arrivato in questi cento giorni- continua Chiodi- è quello della Conferenza dei consigli regionali, che prenderà l'Abruzzo come esempio per tutte le regioni d'Italia per i futuri tagli ai vitalizi, e che deriva da tagli e disposizioni prese nel corso del mio mandato. Il cambio di stile, semmai, è visibile nei lavori del Consiglio regionale che inziano solo dopo ore di inutile attesa per discutere per lo più di provvedimenti amministrativi privi di interesse sostanziale, se non per le nomine di carattere politico di nuova istituzione come il Direttore generale ed il Sottosegretario alla Presidenza".
"L'attuale maggioranza è costretta, grazie alla nostra dura opposizione, a modificare sciagurati provvedimenti come quelli sui ticket sanitari, distanti anni luce dalle suggestioni propagandistiche delle 'coccole e dai pazienti portati in braccio negli ospedali', come prometteva D'Alfonso in campagna elettorale. Inutile un paragone con la nostra passata esperienza - conclude Chiodi- : cinque anni fa, dopo cento giorni, eravamo a lavoro giorno e notte per cercare di risolvere i problemi e alleviare le sofferenze di sessantamila sfollati, per ripristinare gli uffici e per risollevare una Regione commissariata dal Governo per i suoi debiti, con le casse desolatamente vuote lasciate in eredita' dal precedente governo di centro sinistra".