A soli quattro mesi dall'insediamento della giunta regionale abruzzese guidata dal governatore Luciano D'Alfonso, gli equilibri potrebbero già mutare. Se infatti è noto che il consigliere peligno di Abruzzo Civico (lista vicina al presidente) Andrea Gerosolimo voglia entrare nell'esecutivo, la possibile entrata in giunta potrebbe creare non pochi malumori all'interno della maggioranza di governo.

Per legge, infatti, non si possono aggiungere assessorati: considerati, dunque, come intoccabili Giovanni Lolli, Silvio Paolucci, Marinella Sclocco, e Dino Pepe (non foss'altro per la rappresentanza territoriale dell'assessore teramano) rimangono Donato Di Matteo e Mario Mazzocca. Il ruolo di agnello sacrificale, a meno di importanti sorprese, dovrebbe andare a quest'ultimo. L'ex sindaco di Caramanico detiene la pesante delega all'ambiente, e potrebbe lasciare il passo - non senza polemiche - al centrista Gerosolimo.

Sinistra e Libertà non sta a guardare, rispetto alla notizia trapelata sul possibile avvicendamento. Dando retta al rincorrersi dei rumors, anche Gianni Melilla, deputato abruzzese del partito, ha chiesto spiegazioni al presidente D'Alfonso, che ha dal canto suo rassicurato il partito di Vendola. Di contro, però, sono state parole importanti quelle di D'Alfonso nel corso di una conferenza stampa dei giorni scorsi, durante la quale ha annunciato informalmente l'ingresso in giunta proprio di un consigliere di Abruzzo Civico. D'altronde, immediatamente dopo la vittoria elettorale, lo stesso leader di Abruzzo Civico Giulio Borrelli era stato chiaro a riguardo: la lista ha apportato un numero di voti decisivo alla vittoria, e dunque dev'essere premiata con un assessorato.

Per Mazzocca si parla di un vice assessorato con deleghe importanti, rimodulate tra quelle che detiene per sé direttamente D'Alfonso. Certo è che se il nome dell'ex socialista è il favorito tra quelli che dovranno lasciare l'assessorato, non è comunque il solo. Le voci nei corridoi dell'Emiciclo sussurrano anche una (flebile) possibilità di staffetta tra Donato Di Matteo (lavori pubblici) e Gerosolimo.

E' tuttavia un'ipotesi meno quotata. L'indiziato speciale rimane Mazzocca, anche perché appartenente al partito che, in giunta, rappresenta la quota minore di voti raccolti alle elezioni che hanno incoronato Big Luciano.