Un milione di euro fresco per dare respiro alle disastrate casse dell'Asm, gravate da perdite di bilancio che rischiano di erodere anche il capitale sociale.
E' la richiesta avanzata dalle Rsu aziendali di Cgil, Cisl e Fiadel e contenuta in documento inviato al sindaco Cialente, all'assessore al Bilancio Lelio De Santis e al consiglio comunale.
I rappresentanti sindacali - Ezio Coletti, Pierluigi Mastropietro, Adalberto Milani, Valter Cucchiella e Pierluigi Mastropietro - hanno tenuto, questa mattina, una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il segretario provinciale della FP - Cgil Rita Innocenzi.
"La situazione economico-finanziaria dell'Asm" affermano i sindacati "è drammatica".
Il bilancio 2013 si è chiuso con un buco di 2,3 milioni di euro e perdite importanti, pari a 1 milione e 160mila euro, sono previste anche per quello del 2014 , nonostante il piano di risanamento già avviato dall'azienda abbia fatto registrare, nell'ultimo anno, una riduzione dei costi di 1,6 milioni. Risparmi ottenuti soprattutto grazie ai sacrifici a cui si sono sottoposti i lavoratori, che hanno rinunciato a parte delle ferie, agli straordinari e ad altre indennità.
"A causa delle perdite del 2013 e del 2014" scrivono le Rsu "il capitale sociale rischia di subire un abbattimento - ancora da ratificare - da 3,2 milioni di euro a 944mila euro. Questo significherebbe mettere in liquidazione la società, aprendo le porte della proprietà ai privati. Alla luce di tutto questo esprimiamo grande preuccupazione per le sorti dell'azienda, il cui controllo deve rimanere pubblico, e per il mantenimento dei livelli occupazionali".
Per ridare ossigeno all'azienda, i sindacati chiedono, come si legge nel documento, "un'adozione in tempi brevi dei piani finanziari presentati a settembre all'Usra (l'Ufficio per la ricostruzione dell'Aquila, ndr) e al Comune dell'Aquila relativi alla lavorazione delle macerie conferite fino al 31 dicembre 2012 e ai rifiuti ingombranti con codice Cer 200307 provenienti dal sisma del 6 aprile 2009".
Servizi che frutterebbero, appunto, il milione di euro aggiuntivo.
La richiesta dei sindacati parte dalla constatazione che il contratto di servizio firmato dall'Asm con il Comune - che prevede, per il 2014, 14,5 milioni di euro comprensivi di Iva - non è sufficiente a coprire tutti i costi.
"Il contratto" ha precisato in conferenza stampa Valter Cucchiella della Fiadel "è fermo, nel suo valore economico, al 2008. Di fatto è come se continuassimo a lavorare con il budget di sette anni fa. Solo che, all'epoca, la raccolta porta a porta ancora non c'era. Come dimostra anche uno studio di Federambiente, la raccolta porta a porta, rispetto a quella di strada, comporta un aggravio dei costi del 20%. Aumento di cui non si è tenuto conto nel nuovo contratto di servizio. Così come non è stato preso in considerazione l'incremento di altri costi diretti, come ad esempio quello del gasolio, il cui prezzo è raddoppiato. Per questo chiediamo al Comune un contributo straordinario e provvisorio in fase di assestamento di bilancio".
Per la verità, molte delle draconiane misure di risanamento non sarebbero necessarie se il Comune pagasse i 3,3 milioni di debiti che ancora avanza per il full cost recovery di vecchie gestioni (quelle del 2007 e 2008).
Crediti per i quali l'Asm, come ha annunciato l'amministratore Rinaldo Tordera, potrebbe anche far partire un decreto ingiuntivo nei confronti dell'amministrazione. Un'azione legale (già adottata da altre società partecipate, ad esempio l'Afm) che troverebbe d'accordo anche i sindacati.
Nel documento congiunto inviato al sindaco, i sindacati chiedono anche, come parte integrante dell'azione di risanamento, una revisione e una riorganizzazione interna del lavoro e contestano i dati circolati sulla stampa nei mesi scorsi riguaradanti l'assenteismo e la presunta eccedenza, all'interno dell'azienda, di personale amministrativo sul totale della forza lavoro.
"Non c'è affatto" ha ribattuto la Fiadel "quell'affollamento di impiegati di cui spesso sentiamo parlare. Nel rapporto impiegati/forza lavoro siamo nella media nazionale. E anche i dati sull'assenteismo ci dicono che non ci discostiamo da tali valori".
Ma allora come si spiegano le lamentele di molti cittadini sull'inefficienza della raccolta differenziata e sul fatto che molte zone della città sono ridotte a una pattumiera a cielo aperto?
"Il servizio può sicuramente essere più efficace ed efficiente " ha ammesso Adalberto Milani delle Rsu Cisl "anzi è una delle cose che chiediamo. Tuttavia dobbiamo riscontrare come spesso ci sia anche un certo malcostume delle persone. Perché, se si fa il porta a porta, i rifiuti dovrebbero essere raccolti solo sotto casa dei cittadini, non altrove. Invece molto spesso dobbiamo intervenire perché qualcuno conferisce il rifiuto male o lo butta per strada. Senza parlare di come i cassonetti dell'immondizia trabocchino spesso di rifiuti speciali provenienti dai cantieri. Per riparare questi danni svolgiamo un servizio aggiuntivo, che comporta un aggravio dei costi e che spesso non ci viene nemmeno riconosciuto".
"Per quanto riguarda le assenze, prima che iniziasse la raccolta differenziata, era un camion a vuotare, con un sistema automatizzato, i cassonetti. Ora invece sono gli operatori a scaricare a mano i contenitori. Un'operazione che può avvenire anche centinaia di volte al giorno. Se c'è stato un aumento dei certificati di malattia è perché i lavoratori sono sottoposti, con il porta a porta, a maggiori sforzi e stress fisici".
"Il servizio presenta difficoltà che purtroppo i cittadini non conoscono" ha concluso il segretario provinciale della Funzione Pubblica Rita Innocenzi. "Alcune disfunzioni derivano dal non essere messi in condizione di garantire un servizio migliore. Inoltre bisogna tener presente che la città, dopo il terremoto, si è completamente trasformata a livello urbanistico. Quando si è scelto di fare le new towns, non si è riflettuto sul fatto che ci sarebbero stati inevitabilmente dei costi aggiuntivi per la fornitura di servizi essenziali come la raccolta dei rifiuti e i trasporti".
"Come sindacato, siamo pronti a sederci attorno a un tavolo e ad avere un confronto propositivo e costruttivo per concertare le azioni di miglioramento del servizio da offrire ai cittadini ma non possiamo tollerare che questa vicenda diventi un gioco di contrapposizione politica tra la minoranza e la giunta Cialente. Non possiamo più accettare che ci siano ingerenze della politica - le ultime delle quali sono quelle a cui abbiamo assistito in questi ultimi giorni - così come è inaccettabile la polemica montata da alcuni Soloni che attualmente siedono negli scranni del consiglio comunale ma che sono tra i principali protagonisti di quello che è accaduto in questi anni all'interno delle aziende partecipate. Persone che hanno condizionato la composizone degli organici e che ancora continuano ad essere i protettori di alcuni lavoratori. Ma nell'azienda non possono esserci più figli e figliastri".
"La priorità" ha concluso la Innocenzi "è salvaguardare l'azienda, per evitare che scompaia un patrimonio di una società a totale partecipazione pubblica che noi vogliamo sia la capofila della riorganizzazione del servizio di igiene ambientale che la Regione Abruzzo sta predisponendo mediante la costituenda Autorità per la Gestione integrata dei Rifiuti (Agir, ndr)".
LA NOTA COMPLETA DELLE RSU
Le scriventi Rappresentanze Sindacali Unitarie,
PREMESSO CHE
- nel corso del 2014 si tenevano incontri presso la Commissione Bilancio del Comune dell’Aquila inerenti le problematiche di carattere economico finanziario delle aziende partecipate dal medesimo Comune dell’Aquila;
- conseguentemente alle valutazioni espresse anche in seno alla Commissione di cui sopra, il Comune dell’Aquila assumeva orientamenti specifici che venivano riportati nel contratto di servizio siglato con Asm Spa il cui contenuto economico non risultava essere rispondente agli attuali costi dell’azienda;
- nel mese di luglio 2014, il Sindaco dell’Aquila inviava ad Asm Spa una lettera ove invitava l’Amministratore Unico a costituire un tavolo con le organizzazioni sindacali interne e territoriali finalizzato ad “individuare le strategie e le conseguenti azioni da assumere…avendo a riferimento gli equilibri di bilancio…e l’impegno diretto ad onorare il contratto di servizio così come licenziato dal Consiglio comunale”;
- a seguito della lettera di cui sopra, nella preoccupazione del mantenimento degli attuali livelli occupazionali e della Azienda a totale partecipazione pubblica, si attivava un confronto serrato con le Rsu e le organizzazioni sindacali territoriali, confronto caratterizzato, pertanto, da molteplici incontri;
- nel corso del citato confronto venivano valutate le condizioni dell’azienda che risultavano emergere drammatiche in alcuni aspetti economici e decisamente problematiche per ciò che attiene all’organizzazione del lavoro, argomenti sui quali si registravano tutte le posizioni da parte dei convenuti delle rappresentanze sindacali;
- nel mese di agosto 2014, al termine della contrattazione sopra descritta, veniva raggiunta una ipotesi di accordo, poi ratificata congiuntamente al Sindaco dell’Aquila, che, inaspettatamente stante il corso del confronto, non veniva condivisa da alcune componenti sindacali;
- è emersa una ulteriore confusione derivante da errate interpretazioni da parte di alcuni esponenti aziendali di alcune parti dell’accordo, condizione che, infatti, ha contribuito alla creazione di un maggiore clima di diffidenza da parte dei lavoratori che necessita di una risposta adeguata;
VISTO CHE
- si è generato un clima insostenibile all’interno dell’azienda che vede i lavoratori disorientati probabilmente per via di strumentalizzazioni che appaiono poste in essere ad arte a cura di soggetti che, presumibilmente, come spesso accaduto in passato, sembrano procedere per meri interessi individuali incuranti delle prospettive della collettività;
- è necessario, onde evitare le strumentalizzazioni di cui sopra, dare da parte di A.S.M. Spa un quadro trasparente dei dati economico finanziari e presentare un Piano Industriale sulla cui realizzazione risulta fondamentale l’apporto dei lavoratori;
- il 17 novembre u.s. - a seguito della proclamazione dello stato di agitazione effetuata il 30 ottobre da parte della Fp Cgil - durante l’incontro in Prefettura tra l’Azienda Asm, le Rsu aziendali e la Fp Cgil territoriale si fissava per il 24 novembre un incontro sindacale con le Rsu e le strutture territorialmente competenti;
- proprio nella stessa data del 24 novembre si teneva contestualmente un incontro presso il Comune dell’aquila, specificatamente V Commissione Garanzia e Controllo, per cui tutte le Rsu aziendali, nonché le rispettive organizzazioni territoriali non erano presenti all’incontro in Asm, si aggiornava la seduta sindacale a martedì 2 dicembre p.v.;
CONSIDERATO CHE
- nel corso degli anni si è generata una condizione all’interno di Asm Spa così come in altre aziende partecipate che ha visto, purtroppo, interferenze di carattere politico anche in materie che attengono l’organico, l’organizzazione del lavoro e l’inquadramento del personale;
- con la deliberazione del consiglio comunale n. 57 del 21 marzo 2012 il Comune dell’Aquila affidava ad Asm l’estensione del progetto di raccolta differenziata del tipo “porta a porta” sull’intero territorio comunale “…senza ulteriori incrementi di spesa a carico delle casse comunali e al netto di eventuali ricavi da avvio a recupero di materiali”;
- con la medesima deliberazione si incaricava Asm di produrre “…un progetto esecutivo della proposta di estensione della raccolta differenziata porta a porta…tenendo presente che le spese indicate dovranno essere contenute nei limiti delle risorse comunali stanziate per l’espletamento del servizio di Igiene Urbana e facendo riferimento esclusivamente agli stanziamenti previsti nel bilancio 2010 senza nessun ulteriore aggravio per le casse comunali”;
- studi di settore (fonte Federambiente) al contrario, prevedono, nel passaggio dalla raccolta di tipo stradale alla raccolta di tipo “porta a porta” un incremento dei costi unitari di raccolta pari al 20%;
- il bilancio economico e finanziario aziendale 2013 si è chiuso con una perdita pari a 2.295.000,00 euro con conseguente abbattimento (ancora da ratificare) del capitale sociale ad euro 944.900,00;
- la proiezione di bilancio 2014 prevede una perdita di euro 1.163.000,00 che eroderebbe l’intero capitale sociale di euro 944.900,00, determinando in tal modo la liquidazione immediata dell’Azienda e la conseguente cancellazione della stessa dall’Albo delle imprese;
- nonostante ci sia stato nel corso del corrente anno - come riferito dall’Amministratore Unico nel corso dell’incontro in Prefettura del 17 novembre u.s. - una riduzione dei costi aziendali pari all’11%, ovvero pari ad euro 1.619.000,00, la situazione economica/finanziaria risulta, come sopra riportato, drammatica;
- nel corso degli anni il personale di Asm Spa è passato da 180 a 160 unità ed opera, ormai dal 2008, con un contratto di servizio pari a 14.500.000,00 euro comprensivi di IVA;
- il piano industriale Asm Spa dell’anno 2012 prevedeva per l’anno 2013 un “…corrispettivo richiesto per il solo servizio Rsu per il 2012 euro 14,5 mln + IVA”;
- Asm ha consegnato in data 11 settembre u.s. presso l’Ufficio speciale per la Ricostruzione dell’Aquila (Usra), nonché al Comune dell’Aquila due piani finanziari relativi alla lavorazione delle macerie conferite fino al 31/12/2012 e ai rifiuti ingombranti con codice Cer 200307 provenienti dal sisma del 6 aprile 2009 per un valore economico rispettivamente di euro 3.322.000,00 dilazionati in diciotto mesi e di 1.142.000,00 euro l’anno per tre anni;
- l’adozione in tempi brevi dei predetti piani finanziari comporterebbe per ASM Spa un ulteriore introito di almeno 1.000.000,00 di euro;
ATTESO CHE
- Asm Spa, nel rispetto della legge regionale 36/2013 dovrà confluire nella costituenda Autorità per la Gestione Integrata dei Rifiuti (Agir) in qualità di capofila - essendo l’azienda a partecipazione totalmente pubblica più grande d’Abruzzo - così come auspicato tra l’altro dall’Amministratore Unico, nonché dal Comune dell’Aquila in qualità di socio unico, mantenendo nel contempo gli attuali livelli occupazionali, le scriventi Rsu aziendali
CHIEDONO
per quanto sopra esposto, all’Amministrazione comunale un atto di responsabilità nei confronti dei lavoratori e dei cittadini, prevedendo, in sede di assestamento di bilancio, per Asm Spa un contributo straordinario e provvisorio - pari ad una somma di almeno euro 1.000.000,00 da aggiungersi, solo per l’anno 2014, a quanto previsto dall’attuale Contratto di Servizio.
Tale intervento permetterà di salvare Asm permettendo la continuità del servizio e la salvaguardia di 160 posti di lavoro.