"Una politica industriale che non può non tener conto delle istanze dei suoi protagonisti. Siamo noi il collettore delle esigenze del territorio e per questo apriamo alle imprese con una iniziativa di presentazione dei programmi comunitari in cui esaminiamo casi concreti e forniamo indicazioni per facilitare l'accesso e consentire una semplificazione a vari livelli. Un format che intendiamo replicare anche per altri aspetti legati ai fondi comunitari, come accesso al credito e internazionalizzazione".
Così il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, ha introdotto, questa mattina, i lavori della giornata formativa/informativa "La Regione Abruzzo per le imprese. Presentazione dei Programmi Comunitari 2014-2020", presso la sede dello stabilimento LFoundry per un confronto sui Programmi Comunitari Diretti.
In particolare, sono stati esaminati casi pratici di progetti LFoundry, ALTA e Capitank in uno scambio di esperienze di attuazione partnership pubblico private, ECSEL, BBI, IMI, FCH, etc. con la partecipazione di Andreas Wild, direttore di ECSEL, la collaborazione di APRE, di ALTA e dei Poli di Innovazione e la presenza del direttore dello stabilimento LFoundry di Avezzano, Riccardo Martorelli.
"Si tratta - ha aggiunto Lolli - di una precisa strategia politica di questa Amministrazione che ha voluto mettere al centro l'obiettivo del lavoro utilizzando in particolare la leva dello sviluppo industriale. Purtroppo, fino ad oggi, non si era mai arrivati ad una piena comprensione e conoscenza. E' mancata quella cultura industriale necessaria. Per noi questo rappresenta una sfida possibile per rendere questo territorio più accogliente, più competitivo per le imprese che vi operano e per quelle che possono essere attratte".
"E' vero" ha detto Lolli "esistono punti di criticità che non possiamo ignorare: abbiamo un forte ritardo infrastrutturale, siamo ad esempio rimasti fuori da scelte strategiche per il trasporto su ferro e il sistema creditizio è poco evoluto ma guai a perdere di vista le grandi eccellenze produttive e scientifiche che il territorio offre (agroalimentare, automotive, elettronica/ICT, etc). Il nuovo piano finanziario pluriennale comporta una semplificazione a vari livelli: accesso alle informazioni, armonizzazione delle procedure di domanda etc. Tuttavia raccogliere e accedere a questi programmi rimane comunque una impresa ardua per tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nei processi di investimento sul territorio. Noi vogliamo rendere tutto più semplice e tendere loro una mano facilitando l'accesso con una semplificazione amministrativa e conseguente riduzione dei tempi".
I beneficiari dei fondi sono le imprese, le istituzioni, le università e i cittadini. Nel corso dell'incontro è stato evidenziato il meccanismo di funzionamento della Programmazione comunitaria, il quadro finanziario e i principali programmi approfondendo l'analisi su quelli destinati prioritariamente alle imprese, in modo particolare su Horizon 2020.
Quest'ultimo riunisce in un unico programma tutti gli investimenti dell'Ue per la ricerca e l'innovazione.
La dotazione finanziaria del Programma è di circa 77 milioni di euro, dei quali un massimale di 74 milioni è destinato a ricerca, sviluppo tecnologico e spazio, ritenuto settore strategico.