Mercoledì, 05 Giugno 2013 02:14

Processo su isolatori sismici, 3e32 parte civile: "riconosciuto il nostro lavoro"

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Inizierà il prossimo 11 luglio il dibattimento nel processo partito dall'inchiesta della Procura della Repubblica dell'Aquila sulle irregolarità nella costruzione degli isolatori sismici, pilastri su cui si reggono le "piastre" delle diciannove aree del Progetto C.a.s.e. dislocate sul territorio comunale dell'Aquila.

Tre gli indagati, accusati di "frode nelle pubbliche forniture": Mauro Dolce, nella veste di responsabile unico del procedimento per il progetto C.a.s.e. presso il dipartimento della Protezione civile; Gian Michele Calvi, uno degli "ideatori" e direttore dei lavori del progetto C.a.s.e.; e infine Agostino Marioni, amministratore della società Alga Spa, una delle ditte fornitrici degli isolatori. Michel Bruno Dupety, Donatella Chiarotto e Mauro Scaramuzza, inizialmente indagati dalla Procura dell'Aquila, sono stati prosciolti nel dicembre scorso dal PM titolare dell'inchiesta Fabio Picuti.

In Camera di Consiglio oggi era il giorno delle ammissioni alle costituzioni di parte civile. Il giudice Giuseppe Romano Gargarella ha accettato entrambe le richieste pervenute, da parte del Comune dell'Aquila e del 3e32. In quest'ultimo caso si tratta di una sorpresa, in quanto è la prima volta che un collettivo nato dopo il sisma si costituisce parte civile in un processo sulle irregolarità nella gestione post-terremoto, eccezion fatta per i comitati dei parenti delle vittime nel caso dei processi per i crolli. 3e32, che da quattro anni è attivo sul territorio con particolare attenzione sul monitoraggio dei fondi per la ricostruzione e sugli aspetti sociali della stessa, è stato ammesso perché è stata riconosciuta da Gargarella la legittimità nella tutela dell'interesse collettivo diffuso affinché vi sia una ricostruzione "giusta ed equa".

La nota di 3e32: Dopo tanti anni di battaglie, iniziative e inchieste sulla ricostruzione, arriva anche un riconoscimento ufficiale del 3e32, che è stato accettato come parte civile nel processo sugli isolatori sismici del Piano C.A.S.E.  Ci dispiace anzi che, insieme al Comune, a chiedere di costituirsi parte civile in questo processo, ci fosse solo la nostra associazione. Crediamo infatti che sia fondamentale che la società civile continui a chiedere verità e giustizia, anche sugli sprechi e le speculazioni del post-terremoto. Ringraziamo per questo risultato il grande lavoro svolto dal team di avvocati, che lo ricordiamo, lavora costantemente e gratuitamente, per difendere le decine di attivisti e attiviste che sono sotto processo per le manifestazioni di questi anni. Alla fine l'impegno e i sacrifici fatti hanno pagato. Ed anche se si tratta di un riconoscimento formale, crediamo che oggi sia sotto gli occhi di tutti il lavoro che il Comitato 3e32 ha svolto e continua a svolgere ogni giorno per questa città. Era scritto nel nostro statuto fin dal Maggio 2009: "monitoreremo la ricostruzione". Lo stiamo facendo e continueremo a farlo, nonostante le denunce, le bugie e l'indifferenza, lottando per una ricostruzione giusta, sostenibile e sicura. Lo facciamo anche attraverso iniziative come quella che si terrà sabato 8 giugno a Piazza S.Domenico, per denunciare la non ricostruzione e discutere insieme a tecnici ed esperti, su come si debba ricostruire. Siamo convinti infatti che non basta continuare a chiedere i fondi necessari al Governo di turno, ma bisogna anche definire una volta per tutte delle regole e dei principi chiari per il processo di ricostruzione. Che mettano al centro il lavoro, la sicurezza e l'ambiente.

Ultima modifica il Mercoledì, 05 Giugno 2013 14:49

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