E' l'epoca delle 'larghe intese', anche in seno al Consiglio regionale d'Abruzzo.
Stamane, in apertura dei lavori dell'assise, il presidente Luciano D'Alfonso ha proposto a Leandro Bracco, consigliere del Movimento 5 Stelle già dato per vicino al salto nel gruppo consiliare del Partito Democratico, la delega a "Cultura, estetica e creatività".
Segno di stima per l'attività fin qui svolta da Bracco, ha spiegato D'Alfonso. Il consigliere pentastellato ha accettato. Chiarendo che non intende lasciare il Movimento. I 'cittadini' in Consiglio, però, non l'hanno presa affatto bene: "Non è assolutamente contemplata la possibilità di far parte, contemporaneamente, della maggioranza e dell’opposizione, o, per meglio dire, di tenere un piede in due scarpe", si legge in una nota del gruppo a 5 Stelle. "Bracco ha deciso di accettare la proposta della maggioranza e così facendo ha deciso di autoescludersi dal Movimento. Ora dovrà assumersene ogni responsabilità di fronte ai cittadini che lo hanno votato e a tutti gli elettori del Movimento. Noi, come gruppo M5S, chiediamo oggi le dimissioni di Leandro Bracco".
Durissima anche l'opposizione di centrodestra. "La scelta di assegnare la delega alla cultura a un Consigliere regionale del M5S, e dunque a un componente di minoranza, non ci meraviglia affatto", ha sottolineato il Presidente regionale di Forza Italia, Nazario Pagano. "E' la solita politica che ha sempre contraddistinto il Presidente D'Alfonso. Anche in Consiglio regionale, da oggi, si è aperta ufficialmente la campagna acquisti del Presidente per un solo obiettivo: rimanere a galla".
"Ora - ha aggiunto Pagano - abbiamo capito anche la consistenza politica del Movimento Cinque Stelle abruzzese".
Se non fosse che D'Alfonso, con un colpo a sorpresa, ha messo a disposizione delle opposizioni anche la competenza per la "Contabilità della ricostruzione post-terremoto dell’Aquila". A chi potrebbe andare la delega? Voci insistenti lasciano intendere che l'incarico potrebbe finire all'ex presidente della Giunta Regionale, Gianni Chiodi, oggi consigliere di Forza Italia, già commissario delegato alla ricostruzione negli anni del post terremoto.
Una scelta che non mancherebbe di scatenare polemiche: infatti, non si possono dimenticare le frizioni che, all'epoca, hanno incrinato i rapporti tra Chiodi e gli esponenti cittadini più importanti del partito di D'Alfonso, il sindaco Massimo Cialente, la senatrice Stefania Pezzopane e l'attuale vice presidente della Giunta, Giovanni Lolli.
Movimento 5 Stelle Abruzzo: "Bracco si dimetta"
Il Movimento 5 Stelle Abruzzo chiede le dimissioni del consigliere pentastellato Leandro Bracco: "Quello che è per noi importante sottolineare - afferma in una nota il M5S - è che nel Movimento 5 Stelle non è assolutamente contemplata la possibilità, come suggerito da Leandro Bracco, di far parte contemporaneamente della maggioranza e dell'opposizione, o, per meglio dire, di tenere un piede in due scarpe".
"Bracco ha deciso - continuano i pentastellati - di accettare la proposta della maggioranza e così facendo ha deciso di autoescludersi dal M5S. Ora dovrà assumersene ogni responsabilità di fronte ai cittadini che lo hanno votato e a tutti gli elettori del Movimento. Bracco si faccia da parte e lasci la possibilità a quanto invece credono ancora fermamente nei nostri ideali e condividono pienamente il nostro sogno".
Maurizio Acerbo (Rifondazione comunista): "Incredibile ma vero"
"Il presidente della Giunta Regionale offre durante una seduta del Consiglio Abruzzo la delega a «Cultura, Estetica e Creatività» al consigliere grillino Leandro Bracco che immediatamente accetta senza nemmeno consultare il suo movimento". E' la nota dell'ex consigliere regionale Maurizio Acerbo (Rifondazione comunista), che sottolinea: "Chi si stupisce non conosce D'Alfonso, uno specialista di campagne acquisti che sa che la migliore arma di neutralizzazione è la cooptazione che spesso rasenta la circonvenzione."
Dà l'idea - continua Acerbo - di quanto rispetto nutra per la cultura il fatto che usi questa delega di cui finora non si è sostanzialmente occupato per fare un'operazione di questo genere. Con questo campione il caravanserraglio dalfonsiano si arricchisce di un altro elemento che garantisce un'azione di governo innovativa e competente".
"Non commento - conclude - il comportamento di questo Bracco per misericordia. Ennesima evidenza che i metodi di selezione del M5S sono peggiori di quelli dei partiti: selezionare i candidati attraverso la corrida non è la soluzione migliore per trovare dei rivoluzionari. I miei complimenti agli elettori di sinistra che hanno mandato in Regione questo bolscevico".