Si è svolta questa mattina, alla presenza dell'ospite d'onore Ilya Kaminsky, poeta ucraino, la cerimonia conclusiva del premio letterario dedicato alla poesia intitolato alla poetessa aquilana Laudomia Bonanni.
Questo premio, giunto alla sua 21° edizione, è uno dei premi più prestigiosi per la città dell'Aquila, un momento importante per la cultura ed in particolare per la poesia del territorio, che è riuscito a farsi largo anche sul piano nazionale, guadagnando personaggi di un certo calibro all'interno della sua giuria.
Il premio sostenuto dalla BPER Banca ma vanta anche il patrocinio di numerose istituzioni fra le quali il Comune dell'Aquila. A queste istituzioni si aggiungerà dal prossimo anno anche il Consiglio Regionale abruzzese, come ha annunciato stamane nel corso della Cerimonia il vicepresidente del Consiglio Roberto Santangelo.
Santangelo ha ricordato che in anni passati il Consiglio aveva già dato il suo patrocinio all'evento, ed è giunto dunque il momento di riannodare la storia, "C'è bisogno di arte di cultura e di emozioni nel nostro territorio, per questo ci mettiamo a disposizione per dare una mano a questo importante premio", queste le parole del vicepresidente del Consiglio Regionale.
Inoltre alla cerimonia erano presenti alcune classi dei licei del Convitto Domenico Cotugno, dell'istituto superiore Amedeo D'Aosta e della scuola media Dante Alighieri. L'attenzione del premio infatti per le studentesse e gli studenti è notevole, in questa iniziativa le giovani generazioni non hanno solamente il ruolo di spettatori e fruitori, bensì vengono coinvolte in maniera attiva attraverso la costituzione di una giuria di soli ragazzi e ragazze che affianca la giuria del premio e collabora con essa nei lavori.
Si è parlato di poesia, della sua potenza e della sua portata. Quella poesia che è sostegno per i difficili tempi che stiamo vivendo.
Una poesia che è un oasi nella frenesia contemporanea. Una poesia di resistenza, attenta alle minoranze, in grado di leggere il passato per comprendere il presente e immaginare il futuro, proprio come la poesia di Laudomia Bonanni.
Ma ache come la poesia di Silvia Bre che con la sua raccolta di poesie intitolata "Le Campane" edita Einaudi ha vinto questa edizione del premio.
Bre ha sottolineato che questo libro non racconta nulla, perchè lapoesia non ha la funzione di raccontare, bensì di cantare. Questo canto della poesia non può essere tradotto in parole o descritto con gelidi discorsi ma è un inno alla poesia stessa, alla possibilità dell'uomo di celebrare il proprio passato, il proprio presente e di dare a questo la forma astratta delle parole. La poesia è la possibilità di dire la propria umanità in modo che non riguardi più solo il singolo individuo ma l'umanità nel suo insieme.
Questo premio e questa poesia che sembra di poter toccare nell'aria, di respira attraverso la presenza di quelle "strane creature" che sono i poeti cambia il volto della città e ci dona un vento nuovo. Forse in questi giorni abbiamo potuto assaporare un po' di ricostruzione immaterale