Mercoledì, 12 Giugno 2013 14:59

Il Senato approva gli emendamenti salva-L'Aquila, con qualche sorpresa

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Sono buone le notizie che arrivano da palazzo Madama. L'Assemblea ha approvato l'emendamento che deroga al patto di stabilità per i territori colpiti dal sisma in Abruzzo e in Emilia, la modifica che proroga il contratto dei lavoratori precari impegnati nella ricostruzione sino al 31 dicembre 2013. Approvate inoltre nuove regole che riguardano la gestione del progetto CASE e MAP e la autocertificazione degli Stati di avanzamento dei lavori. E' arrivato l'ok del Senato anche per lo stanziamento di 1 miliardo e 200milioni . L'emendamento era stato accantonato per permettere alla Commissione bilancio, dopo il nulla osta della Ragioneria, di esprimersi sull’ipotesi di un meccanismo di anticipazione che permetterà di avere a disposizione altri 150 milioni per il 2013. Positivo il parere arrivato nel tardo pomeriggio.

Ore febbrili in Senato. In mattinata, l'assemblea ha proseguito l'esame del disegno di legge n. 576, di conversione del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015.

Nella seduta pomeridiana di ieri erano stati approvati emendamenti, delle Commissioni riunite e dei relatori, riferiti ai primi cinque articoli del decreto-legge: tra questi, le proposte di modifica riguardanti gli interventi di riqualificazione per i territori della Val di Susa interessati dall'alta velocità e la prosecuzione dei lavori del Terzo Valico dei Giovi.

In mattinata, invece, si è arrivati all’analisi dell’articolo 6, sul Patto di stabilità, e degli articoli 7 e 8 che contenevano interventi in favore del nostro territorio.

La buona notizia è che il Senato ha approvato la deroga al patto di stabilità per i territori colpiti dal sisma, in Abruzzo e in Emilia. Un ottimo risultato, in particolare per i piccoli comuni: si potranno investire in opere pubbliche, infatti, 30 milioni di euro senza i vincoli imposti dal patto. Un voto che ha scatenato molte polemiche: il Movimento 5 Stelle si è astenuto e il sindaco Cialente non ha mancato di accusare apertamente la “cittadina” aquilana Enza Blundo. “Grande Blundo, si astiene su un emendamento decisivo per il cratere, quello del patto di stabilità, fondamentale soprattutto per i piccoli comuni - ha scritto il primo cittadino su Facebook - Da quanto tempo vi dico che è inutile e soprattutto pericolosa? Un grazie di cuore a chi l'ha votata conoscendola, peraltro. Ripeto quello che scrivevo ieri sera: anche il popolo a volte sbaglia!”.

Approvato anche l’emendamento che proroga il contratto dei precari della ricostruzione, sino al 31 dicembre 2013. “Al fine di assicurare la continuità delle attività di ricostruzione e di recupero del tessuto urbano e sociale della città de L'Aquila e dei comuni del cratere”, si legge nel testo di modifica, “il comune de L'Aquila è autorizzato alla proroga e/o al rinnovo del contratto di lavoro del personale a tempo determinato, anche con profilo dirigenziale, assunto sulla base della normativa emergenziale con termine finale definito entro e non oltre il 31 dicembre 2013. Per tale finalità è autorizzata la spesa nel limite di euro 1.200.000 per l'anno 2013, a valere sulle risorse destinate all'Ufficio Speciale della città de L'Aquila e all'Ufficio speciale dei restanti comuni del cratere destinate all'assunzione di personale a tempo indeterminato. È altresì autorizzata la proroga e/o il rinnovo fino al 31 dicembre 2013 del contratto di lavoro del personale a tempo determinato, anche con profilo dirigenziale, assunto dalla provincia de L'Aquila sulla base della normativa emergenziale ed in servizio presso l'ente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge nel limite di spesa di euro 580.000. Ai relativi oneri si provvede nel limite massimo delle risorse previste nel bilancio del suddetto ente”. Anche qui, inspiegabile il comportamento dei senatori a 5 Stelle che hanno votato contro l’emendamento.

Inoltre, sono state approvate le nuove regole per l’assistenza alla popolazione, le risorse per i fitti delle sedi di Comune e Provincia, e le autocertificazione con i SAL.

In particolare, l’emendamento 7.16 prevede che "al fine di adeguare le norme fissate per l'assistenza alla popolazione ai nuovi scenari maturati a quattro anni dal sisma, ed al fine di contenerne le spese relative, il Sindaco dell'Aquila è autorizzato a disporre degli alloggi del Progetto CASE e dei MAP del Comune dell'Aquila per assegnazione: a nuove coppie formate dopo il sisma o nuovi nuclei monoparentali, di cui almeno un componente con casa inagibile; a nuclei già disaggregati e non, che vivevano nello stesso alloggio pur non facendo parte dello stesso nucleo familiare, o ai soggetti con contratti lavorativi di assistenza domiciliare il cui contratto di lavoro è cessato per morte dell'assistito, e comunque sino alla formalizzazione di un nuovo contratto di lavoro; a coloro che non hanno diritto ad alloggio in CASE o MAP in quanto il proprietario della casa di origine non ha presentato il progetto di ristrutturazione o a coloro ai quali, all'esito della ristrutturazione, non è stato riconcesso l'appartamento, il cui ISEE sia inferiore a 8000 euro; a coloro che hanno l'alloggio classificato B - C in aggregato E, unitamente agli alloggi ATER classificati B - C e classificati A qualora ricompresi in edifici classificati B e C; ai residenti e dimoranti in altri comuni nell'ambito della provincia dell'Aquila, con casa inagibile, quindi assistiti dai comuni di provenienza, i quali per motivi sanitari e di lavoro, chiedono l'assegnazione di un alloggio nell'ambito del Comune di L'Aquila. Il Sindaco può inoltre disporre l'assegnazione di alloggi meno ambiti o comunque in eccesso rispetto all'ordinario fabbisogno in alcune località anche a nuclei familiari con gravi difficoltà sociali, opportunamente documentate, o ad associazioni con finalità sociali e di volontariato".

L’emendamento 7.30, sullo Stato di Avanzamento dei lavori, prescrive che “i pagamenti dei SAL degli edifici della ricostruzione privata successivi al primo, vengano effettuati solo a fronte di autocertificazione, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, rilasciata dal presidente del Consorzio o Amministratore di condominio o proprietario beneficiario nel caso in cui l'unità immobiliare non sia ricompresa in un Consorzio o in un condominio e dal direttore dei lavori, con cui si attesti l'avvenuto pagamento di tutte le fatture degli appaltatori fornitori e subappaltatori relative ai lavori effettuati sia nel precedente SAL che di quello oggetto del pagamento. L'autocertificazione non si applica alla rata finale del pagamento”.

Approvati anche gli emendamenti all'articolo 8, che garantiscono la prosecuzione delle attività di rimozione delle macerie, e l’ordine del giorno presentato dalla senatrice Stefania Pezzopane in cui si chiede al Governo di ''adottare entro brevi termini e, comunque, nei termini della Legge di stabilita' 2014, apposite misure finalizzate a consentire lo stanziamento integrale delle risorse finanziarie necessarie al completamento della ricostruzione''.

L’unico emendamento che in mattinata è stato accantonato, vale a dire non votato in attesa di un parere della Commissione bilancio, era il più importante: parliamo del rifinanziamento della ricostruzione privata, che autorizza la spesa di "197,2 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2014 al 2019 al fine della concessione di contributi a privati, per la ricostruzione o riparazione di immobili, prioritariamente adibiti ad abitazione principale, danneggiati ovvero per l'acquisto di nuove abitazioni, sostitutive dell'abitazione principale distrutta. Le risorse di cui al precedente periodo sono assegnate ai comuni interessati con delibera del CIPE che può autorizzare gli enti locali all'attribuzione dei contributi in relazione alle effettive esigenze di ricostruzione, previa presentazione del monitoraggio sullo stato di utilizzo delle risorse allo scopo finalizzate, ferma restando l'erogazione dei contributi nei limiti degli stanziamenti annuali iscritti in bilancio".

In altre parole, stiamo parlando del miliardo e 200 milioni ottenuti grazie all’aumento dell’imposta fissa di bollo. Ai nostri microfoni, la senatrice Pezzopane aveva spiegato i motivi dell'accantonameto: si è inteso permettere alla Commissione bilancio, dopo il nulla osta della Ragioneria, di esprimersi sull’ipotesi di un meccanismo di anticipazione che permetterebbe di avere a disposizione altri 150 milioni per il 2013. Il parere positivo è arrivato e l'emendamento è stato approvato: i 150 milioni potranno essere anticipati dal Cipe. Finalmente una buona notizia. Anche se i soldi sono assolutamente insufficienti per affrontare la complessa ricostruzione della città.

Soddisfatto il ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia: "Il parlamento ha dato seguito agli accordi presi, procedendo al primo rifinanziamento della ricostruzione dell’Aquila e dei comuni del cratere. Con le risorse - ha spiegato - è possibile accelerare il finanziamento dei nuovi progetti e andare avanti con fiducia. È il primo impegno del nuovo governo su questo terreno, un impegno che dovrà essere certamente incrementato, ma che crea le premesse per ottenere ulteriori fondi. Ringrazio quindi tutte le amministrazioni coinvolte nel reperimento delle risorse per l’impegno profuso".

"Ora - ha concluso il ministro con delega per L'Aquila - è indispensabile ridurre il più possibile i tempi della ricostruzione e promuovere lo sviluppo economico dell’area. Serve, quindi, un grande sforzo e una grande collaborazione anche tra i sindaci e gli Uffici Speciali perché si possano migliorare le modalità burocratiche per accelerare le istruttorie delle pratiche".

Ultima modifica il Giovedì, 13 Giugno 2013 18:48

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