"Gli atti della Regione una volta approvati sono pubblici, se il governatore D'Alfonso pensa di imbavagliarci si sbaglia. Se non ci verranno consegnate le carte ci presenteremo con i carabinieri" .
Così i consiglieri regionali di Forza Italia, Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo, a proposito del provvedimento del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, con il quale si stabilisce che "le deliberazioni di giunta regionale, una volta adottate da detto organo, per proseguire il loro iter e quindi essere restituite da parte di questo Servizio ai Dipartimenti competenti, nonché essere pubblicate, dovranno riportare apposito timbro di visto del presidente per l'ulteriore seguito dell'atto".
Sospiri e Febbo non ci stanno e, nel corso di una conferenza stampa, con tanto di bavaglio, definiscono l'atto del governatore D'Alfonso "di una gravità inaudita".
"E' una cosa mai vista - sostengono - rispetto alla quale è davvero difficile trovare un aggettivo adatto. Il problema grave interesserà l'intera attività amministrativa che subirà un clamoroso rallentamento e sarà interessata da un inevitabile caos. Si verificherà infatti un ritardo nella pubblicazione degli atti sul Burat e nella restituzione ai dirigenti competenti e soprattutto non saranno visionabili dai cittadini, dagli organi di informazione e soprattutto dai portatori di interesse".
"Se D'Alfonso pensa di imbavagliarci non ha capito nulla: già martedì 14 aprile in occasione del prossimo Consiglio regionale, presenteremo una risoluzione per chiedere la revoca di questa cervellotica, ipocrita e autoritaria disposizione".
"Questo atto - rimarca Febbo - testimonia quanto sia sconfinata l'arroganza del presidente D'Alfonso il quale probabilmente si è sentito toccato dalla nostra costante e attenta opposizione portata avanti per ostacolare un modo di governare assolutamente inaccettabile. Con una disposizione come questa vogliono calpestare la democrazia, lo Statuto regionale e la Costituzione Italiana ma noi non staremo a guardare e ci appelleremo al presidente del Consiglio regionale Di Pangrazio anche per chiedere il rispetto degli atti approvati in Consiglio regionale".
"Secretando le carte - sottolinea Sospiri - mentendo spudoratamente e con continui atti di arroganza, questa maggioranza di centrosinistra pensa di risolvere i problemi dell'Abruzzo ma cosi' non può essere"