“Grazie al lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni, siamo riusciti a rimettere a posto i conti di quasi tutte le aziende partecipate”.
E' un Massimo Cialente in piena vena autocelebrativa quello che, in questi giorni, sta tenendo conferenze stampa - da egli stesso ribattezzate “operazioni verità” - per tirare le somme sugli oltre sette anni e mezzo di amministrazione di centrosinistra.
A margine dell'incontro convocato per parlare dell'aeroporto, e a soli due giorni dalla conferenza stampa su progetto Case e assistenza alla popolazione, prendendo spunto dall'approvazione del bilancio del Sed, che ha terminato il 2014 con un attivo di 148mila euro, dopo un 2013 chiuso invece con un risultato negativo (meno 47mila euro), il primo cittadino ha rivendicato l'opera di risanamento iniziata e portata a termine per quattro delle sei aziende partecipate, e cioè Ama, Asm, Sed e Centro anziani.
“L'Asm” ha detto il sindaco “è passata da un passivo di 2,3 milioni di euro nel 2013 a uno di 300mila nel 2014. Sono sicuro che nel 2015 arriveremo al pareggio di bilancio”. Pareggio a cui invece è giunta l'Ama, che nel 2013, sempre stando alle cifre fornite da Cialente, aveva ancora un buco di 700mila euro.
Le due patate bollenti rimaste da gestire al Comune sono il Ctgs e l'Afm.
Per quanto riguarda il primo, Cialente ha annunciato che, entro fine mese, o al massimo per entro i primi di maggio, sarà pronto il bando a evidenza pubblica per la realizzazione del piano d'area per il turismo estivo e invernale: “Ci saranno 40 milioni di investimento pubblico e 12 di investimento privato. Fatta questa operazione, il Ctgs verrà chiuso”.
Sull'Afm, invece, il sindaco ha speso parole di biasimo per come l'azienda, nonostante un aumento di fatturato di 1 milione di euro fatto registrare nell'ultimo anno, continui ad avere ancora debiti per 154mila euro.
Come possano, le farmacie pubbliche, essere in rosso mentre quelle private non sembrano conoscere crisi, è effettivamente un mistero. O forse no, se è vero, come ha ricordato Cialente, che anche l'Afm, dal 1994 al 2006 (ma specialmente negli anni dei due mandati di Biagio Tempesta), è stata sottoposta, come tutte le altre ex municipalizzate, a politche di assunzione clientelari promosse e favorite direttamente dalla classe politica locale.
Da questo punto di vista, il sindaco si è lamentato dell'assenza di risultati prodotti fin qui dalla commissione consiliare d'indagine, “che non ha cavato un ragno dal buco. Mi spiace dirlo ma il presidente, il consigliere comunale Raffaele Daniele, ha fallito. E questo è successo anche perché molti consiglieri comunali, soprattutto di opposizione, non vogliono che si sappia la verità”. Da qui è partito anche un affondo contro Giorgio De Matteis, colpevole, secondo Cialente, di avere diversi scheletri nell'armadio soprattutto in merito alla gestione dell'Afm.
E proprio per l'Afm, sono state annunciate chiusure imminenti delle farmacie di Castel di Ieri e Avezzano - entrambi di proprietà del Comune dell'Aquila – e interventi draconiani per quella di Santanza (che forse sarà spostata rispetto all'attuale localizzazione) e per la scuola materna Casetta Fantasia, per la quale, ha detto il sindaco, “se continuerà la mala amministrazione, saremo costretti a bloccare le iscrizioni”.