Domenica, 23 Giugno 2013 19:16

Accademia delle Belle Arti: Onorino Vespa nuovo direttore, tra le polemiche

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Negli ultimi mesi molta è stata l'attenzione, da parte dell'opinione pubblica e dei media, sull'Università e, in particolare, sulle elezioni alla carica di Rettore che hanno segnato, dopo nove anni, la fine dell'era Di Orio e l'elezione di Paola Inverardi, prima donna a guidare l'ateneo aquilano. Rispetto alle consultazioni precedenti, vissute dalla città come una semplice competizione tutta interna all'Università, la tornata elettorale che ha visto vincitrice Inverardi ha segnato un punto di svolta all'interno della narrazione delle “faccende universitarie”: la politica, le istituzioni, l'economia e – non ultima – la cittadinanza hanno ben compreso che l'elezione della massima carica all'interno dell'Università è fondamentale per la città stessa, soprattutto se quest'ultima vuole assurgere (o tornare ad essere, dipende dai punti di vista) a modello di città universitaria.

Al contrario, pochissimo si è parlato di un'altra importante consultazione: l'elezione del direttore dell'Accademia delle Belle Arti, che si è tenuta ieri nella sede dell'Accademia stessa, a Pettino, e che ha sancito il successore di Eugenio Carlomagno alla guida della scuola aquilana. Si tratta di Onorino Vespa, vicinissimo al direttore uscente e, fino a ieri, vicedirettore dell'Accademia. Ha battuto Lea Contestabile, anch'ella membra del consiglio accademico e, attualmente, responsabile del programma Erasmus. 

Indiscutibile il risultato finale: sono stati 29 (su 36 aventi diritto) i docenti che si sono recati alle urne: Vespa ha ottenuto 22 voti. 

Non sono mancate, però, le polemiche. Nei giorni scorsi, sul web, era rimbalzato un appello a sostegno di Lea Contestabile, redatto e proposto dal Centro Documentazione Artepoesia Contemporanea “Angelus Novus” (il cui direttore artistico è Antonio Gasbarrini, altra vecchia conoscenza dell'Accademia aquilana) “per semplici ragioni di opportunità, scaturite dall’esame dei titoli accademici conseguiti e dei programmi proposti”. Un appello, dunque, in favore della “maggiore qualità” – secondo Angelus Novus – che avrebbe espresso la direzione di Contestabile rispetto alla continuità con la gestione Carlomagno, rappresentata dalla candidatura di Onorino Vespa.

L'appello è stato condiviso da oltre 80 docenti universitari, insegnanti, artisti, critici, giornalisti, operatori culturali aquilani, abruzzesi e italiani. Non è bastato. "Le votazioni si sono svolte in un arroventato clima interno all'Accademia", scrive stamane il Centro Documentazione, "ed hanno dato i seguenti risultati: aventi diritto al voto n. 36; 29 i votanti (Onorino Vespa n. 22; Lea Contestabile n. 7)". Gli altri 7 docenti, tra cui Lea Contestabile, non hanno votato ritenendo irregolare la votazione.

"In effetti", si legge nella nota, "la Commissione Elettorale riunitasi il 14 giugno aveva sostenuto di sospendere le operazioni di voto, in quanto non era stato emanato un apposito regolamento. Anche la Commissione di seggio composta da tre docenti, ieri aveva deciso a maggioranza di aderire alla disposizione della Commissione elettorale. Ma così è stato, in quanto il Direttore ha sostituito, hic et nunc, i due dissenzienti con altri due membri, senza perciò seguire il consolidato iter della designazione da parte del Collegio dei Professori. Da qui la clamorosa protesta del 'non voto' espressa da Lea Contestabile e dagli altri 6 docenti".

La speranza, conclude il Centro "Angelus Novus" guidato da Gasbarrini, è che "alle sconfortanti cifre degli iscritti (circa 600 nel 2009, circa 350 attualmente, con un minimo storico nell'ultimo quadriennio di circa 250), si possa rispondere con una ritrovata e concertante unità dei docenti, unità protesa all'effettivo rilancio di una delle più prestigiose Accademie d'Arte italiane".

A prescindere da come siano andate le elezioni, in effetti, è chiaro che l'Accademia delle Belle Arti, che nel passato ha visto alla docenza anche mostri sacri della cultura italiana come Carmelo Bene e Achille Oliva, è fondamentale per la vita e il futuro culturale dell'Aquila. La scarsa attenzione che l'opinione pubblica e il mondo politico hanno dimostrato in queste ore, però, paiono non riconoscerlo, nonostante i ferventi preparativi per la presentazione della città a Capitale Europea della Cultura nel 2019. Una così importante sfida come AQ19 non può prescindere dall'intenso coinvolgimento di una istituzione didattica, formativa e culturale come l'Accademia delle Belle Arti dell'Aquila.

Ultima modifica il Giovedì, 29 Agosto 2013 09:16

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