Martedì, 09 Giugno 2015 01:23

L'Aquila, troppo cemento. Perilli: "Abbiamo case per 140mila abitanti"

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Entra nel vivo l'approvazione del documento preliminare del nuovo Piano regolatore comunale.

La commissione consiliare Gestione del territorio, presieduta da Enrico Perilli (Rifondazione comunista), ha approvato un ordine del giorno con cui è stato istituito un gruppo di lavoro, composto da consiglieri di maggioranza e opposizione, che avrà il compito di calendarizzare una serie di incontri per avviare un dibattito con cittadini, associazioni di categoria, ordini professionali e altri portatori di interesse.

L'obiettivo è quello di dar vita a un percorso di partecipazione e condivisione del documento - propedeutico al Prg vero e proprio – e aprirlo a contributi, proposte e altre istanze provenienti dal territorio.

I tempi, dice a NewsTown il presidente della commissione Enrico Perilli, sono piuttosto stretti: "Entro il 15 luglio bisognerà terminare questo ciclo di incontri, dopodiché il documento riapproderà di nuovo in commissione per essere votato e quindi trasmesso al consiglio comunale, che dovrà esprimersi a sua volta entro la fine di luglio".

Le scadenze di cui parla Perilli non sono dettate da prescrizioni normative ma rispondono alla volontà politica della giunta di chiudere in fretta questa fase per iniziare il prima possibile la discussione del Prg, uno dei punti qualificanti del programma di mandato del sindaco Cialente. Il primo cittadino ha ripetuto più volte, nei mesi scorsi, di voler chiudere la sua seconda e ultima consiliatura proprio con l'adozione di un documento che la città attende da quarant'anni.

Sarà una corsa contro il tempo.

Per discutere e approvare il nuovo Prg, servirà, afferma Perilli, non meno di un anno e mezzo; con tutti i problemi legati alla ricostruzione con cui è alle prese il Comune e con le fibrillazioni che ormai periodicamente mettono in discussione la tenuta della maggioranza, non è detto che il consiglio comunale riuscirà nell'impresa.

Non a caso, qualche mese fa l'assessore Pietro Di Stefano ha messo le mani avanti, stemperando l'ottimismo sfoggiato dal sindaco: "Il nuovo Prg approvato prima della fine della consiliatura? Vedremo".

Il gruppo di lavoro istituito dalla commissione sarà composto da Perilli, Stefano Palumbo, Giuliano Di Nicola, Giustino Masciocco e Tonino De Paolis per la maggioranza; da Guido Liris, Emanuele Imprudente, Pierluigi Properzi e Ettore Di Cesare per l'opposizione.

Il documento preliminare è un un corpus piuttosto corposo di contributi interdisciplinari (non solo urbanistici, ma anche ambientali, sociali, demografici, statistici, economici) che, come ha spiegato l'architetto Daniele Iacovone - il consulente al quale il Comune dell’Aquila ha affidato il compito di coordinare la redazione del Prg - "fotografa lo stato dell'arte su tutta una serie di questioni e mette a fuoco le linee guida principali del piano vero e proprio".

Una di queste sarà lo stop alla cementificazione e al consumo di suolo: il nuovo Prg avrà, come obiettivo principale, quello della volumetria zero. Il che vuol dire che non saranno individuate aree da sottoporre a nuova edificazione.

Un modo per riequilibrare un sistema edilizio arrivato a un punto di non ritorno, già saturo prima del terremoto e poi diventato - per effetto della scelta di costruire i 19 insediamenti del Progetto Case e di provvedimenti come l'ormai famigerata delibera 58 del 2009, quella che autorizzava la costruzione delle casette di legno provvisorie - scriteriato e ipertrofico.

"Dall'analisi dei dati presente nel documento preliminare” spiega Perilli "L'Aquila ha un'insediabilità assolutamente sproporzionata rispetto alla popolazione. Attualmente, in città, sono disponibili case per 137mila abitanti, praticamente il doppio di quelli attuali". Un patrimonio immobiliare che è anche uno spreco di ricchezza: migliaia di appartamenti sfitti significano decine, se non centinaia di milioni di capitale bloccato.

Un piano a volumi zero è un obiettivo tanto ambizioso quanto difficile da raggiungere. Riuscirà il consiglio comunale a tenere la barra dritta respingendo e tenendo a bada le pressioni e gli appetiti delle lobby che formano il partito del cemento?

Ultima modifica il Martedì, 09 Giugno 2015 17:31

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