Martedì, 09 Giugno 2015 15:52

L'Abruzzo e l'accoglienza dei migranti, intervista a Marinella Sclocco

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Mentre non si fermano gli sbarchi sulle coste  italiane (50mila circa dall'inizio del 2015, fonte Onu) da due giorni nel Paese tengono banco le polemiche generate dalla lettera inviata dal governatore della Lombardia Roberto Maroni (seguito poi dai suoi colleghi di Liguria e Veneto) con cui ha chiesto lo stop delle assegnazioni di migranti per la sua Regione. Le prefetture hanno subito risposto che l'accoglienza non è competenza del governatore, mentre il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha alzato la posta sul banco parlando di "occupare le prefetture".

Il premier Matteo Renzi allora ha promesso "soldi ai Comuni che accolgono" rispondendo ancora a Maroni che aveva parlato di sanzioni per i Sindaci che già gli si sono messi di traverso a Milano e Bergamo.

Ma com'è la situazione in Abruzzo? E cosa pensa la politica regionale delle parole di Maroni? "Abbiamo accolto circa mille migranti - risponde l'Assessore alle politiche sociali Marinella Sclocco - sparsi sopratutto nei piccoli Comuni. Siamo in media con quanto ci ha chiesto il Viminale che ha fissato l'indice di accoglienza per la nostra regione al 2,5% per ogni sbarco. Noi ne abbiamo presi nove su dieci di coloro che ci spettavano".

Sclocco ribadisce che tutta la questione è in mano alla Prefettura come stabilito nel protocollo firmato tra la conferenza Stato Regioni e il Ministero di Angelino Alfano. Tuttavia c'è un tavolo regionale con la prefettura dell'Aquila a cui ovviamente prende parte. "Ad oggi in abruzzo non ci sono migranti in strutture pubbliche. La prefettura ha fatto circolare un avviso chiedendo ai sindaci la disponibilità di strutture ma nessuno di loro ha risposto positivamente, quindi i migranti sono ospitati in alberghi o in strutture come quelle della Caritas".

Ma che ne pensa Sclocco della proposta di Renzi di aiutare i Comuni? "Sono d'accordo. Nell'ultima riunione svoltasi alla Prefettura dell'Aquila, insieme all'onorevole Campana e la dottoressa Marzocchi chiedemmo che venisse dato un aiuto per i Comuni che decidono di accogliere e la proposta formulata da Renzi va esattamente in questa direzione. In Abruzzo siamo 305 Comuni, credo che potremmo prendere più migranti rispetto agli attuali ripartendoli tra tutti questi e tutto filerebbe liscio.

Una commissione anche in Abruzzo
Slocco ha richiesto al Ministero l'istituzione di una Commissione anche in Abruzzo: "Una volta arrivati, i migranti vengono presi in custodia per questioni sanitarie ma devono essere aiutati anche per una serie di procedure tra cui quella della richiesta dello Status di rifugiato che viene concessa o meno da una Comissione apposita. Noi come Abruzzo, come succede anche ad altre Regioni, facciamo capo a quella delle Marche e capita che le risposte dalla commissione di Ancona arrivino dopo mesi. Con questa richiesta chiediamo che queste procedure possano essere accelerate come è giusto che sia".

Sulla lettera di Maroni e gli altri

"Maroni spieghi che cosa hanno fatto i siciliani di così tremendo da dover affrontare e quindi subire da soli un problema così complesso come questo", il commento secco dell'Assessore.
"Questo è un problema difficile verso il quale mi pongo con atteggiamento tutt'altro che buonista ma che si deve risolvere insieme alle Regioni italiane e agli altri Paesi europei. Dobbiamo strutturare delle politiche in grado di rispondere questa emergenza umana".
Sclocco è convinta comunque che l'abruzzo sia una terra ospitale: "Basta vedere quello che è successo a Sulmona con l'associazione Sine Solo attraverso cui c'è stata una vera e propria gara di solidarietà verso i migranti".

E il Presidente D'Alfonso?
Troppo indaffarato come spesso accade, per poter rispondere telefonicamente nella giornata di oggi a questo giornale, il Governatore ha affidato un suo commento al giornale La Repubblica "Siamo una Regione che fa parte dell'Italia ordinamento, dell'Italia Paese, dell'Italia società e faremo la nostra parte".

La nota di Emilio Iampieri e Lorenzo Sospiri, consiglieri regionali di Forza Italia

"L'emergenza rifugiati in Abruzzo non riguarda solo il tema dell'ospitalità, il problema non sono i migranti, ma sono quei cosiddetti 'profughi' di cui si perdono in tanti casi le tracce una volta arrivati alle loro destinazioni; sono quei privati che hanno trovato nell'accoglienza un'ottima occasione di lucro; il problema è il Governatore D'Alfonso sempre a capo chino dinanzi alle decisioni romane sulle quali non ha la minima capacità di incidere, costringendo la nostra regione a subire passivamente qualsivoglia determinazione. E l'emergenza profughi non può essere subita, ma deve essere gestita in maniera razionale e con gli strumenti adeguati che oggi il Governo regionale-Pd non ha". A ribadirlo è il gruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo alla vigilia della nuova seduta della Commissione speciale su fenomeno immigratorio e lavoro sommerso, convocata per domani alle 10 dal presidente, il consigliere regionale di Forza Italia Emilio Iampieri.

"Non pensasse il Governo regionale che quella di domani in Commissione sarà una passeggiata, perché dopo un mese di attesa Forza Italia chiederà all'assessore Sclocco di produrre fatti concreti – hanno precisato Lorenzo Sospiri ed Emilio Iampieri -: vogliamo i numeri certi circa quanti rifugiati l'Abruzzo si prepara a ospitare, vogliamo sapere dove verranno sistemate tali persone, per quanto tempo, quanto costerà alla collettività tale accoglienza, e soprattutto il Governo Pd dovrà presentare un piano d'azione per garantire il monitoraggio e il controllo dei profughi una volta arrivati sul nostro territorio".

"L'ho già detto: lasciamo perdere i temi populistici di propaganda elettorale, in Abruzzo e nel Paese non c'è alcuna 'deriva padana' – sottolinea ancora Sospiri e lo dico da figlio di emigrante che ben conosce, quindi, la tematica, la necessità di lasciare casa, famiglia, sicurezze, per cercare lavoro e fortuna lontano dalla propria terra. L'Abruzzo è sempre stato solidale e sempre lo sarà, ma qui il tema è evidentemente un altro. Troppi cosiddetti 'profughi' o migranti una volta raggiunte le strutture d'accoglienza si disperdono nel nulla dopo pochi giorni, lo hanno detto anche i prefetti delle 4 province durante l'audizione dello scorso maggio, e questa 'fuga', il perdere le loro tracce, pone un chiaro problema di sicurezza generalizzata. Poi non è concepibile che una tale tematica venga gestita dai privati che hanno la possibilità di bypassare anche il parere dei sindaci, ricavandoci un profitto: se un sindaco infatti ritiene di non poter ospitare un gruppo di rifugiati, non disponendo di strutture adeguate, anche sulla base delle esigenze del territorio amministrato, oggi può arrivare un albergatore che, con fini di lucro, decide di tenerli nella propria struttura, infischiandosene delle necessità della collettività, tanto il privato incassa 35 euro al giorno per ogni profugo ospitato. E questo dato dimostra in maniera lampante che devono essere le Istituzioni locali, a partire dalla Regione, a gestire e coordinare le operazioni di accoglienza e ospitalità, proprio per impedire eventuali speculazioni a opera di privati".

"Infine – ha ribadito Sospiri – l'improvvisazione con cui l'Abruzzo sta vivendo tale emergenza è sintomo della totale inerzia del Governatore D'Alfonso che non riesce a incidere su alcuna decisione imposta da Roma, ma a capo chino deve, evidentemente, accettare qualunque scelta, a discapito di un Abruzzo che non ha più voce né una rappresentanza autorevole. Forza Italia non è d'accordo, non condivide l'attuale gestione pasticciata dell'emergenza profughi che ormai va avanti da mesi, e non giustifica l'impreparazione del Governo regionale Pd". "Domani proporrò ai commissari – conclude Iampieri – di programmare una serie di visite della Commissione in ogni provincia, per verificare sul campo come queste persone vengono accolte e sistemate e in particolare per accertare quali controlli vengono svolti per evitare che si allontanino, fenomeno quest'ultimo che, come ha ricordato il collega Sospiri, provoca un comprensibile allarme sociale".

Ultima modifica il Mercoledì, 10 Giugno 2015 18:54

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