Venerdì, 15 Marzo 2013 16:28

XVII legislatura: fumata nera per Camera e Senato

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Le procedure di voto per eleggere i Presidenti delle Camere sono "uno spreco assurdo di denaro pubblico", costeranno "420.000 euro" per le spese dei parlamentari questo "senza considerare i soldi spesi per le strutture".

E' la capogruppo del M5S alla Camera, Roberta Lombardi, a criticare il metodo attraverso il quale le assemblee di Palazzo Madama e Montecitorio eleggono i loro presidenti. "Con un metodo normale, in tempi moderni, il voto - ha detto parlando con i giornalisti in transatlantico - potrebbe durare mezzora...
Qui ci sono persone pagate profumatamente, che poi potrebbero dedicarsi ad altre attività.
Noi non siamo geni della lampada, altri ci avranno pensato. Ma forse a molti fa comodo venire qui anche domani per prendere la diaria...".
 
E' iniziata così la XVII legislatura repubblicana. L'assemblea di Montecitorio è stata convocata alle 10,30, quella di Palazzo Madama alle 11. I presidenti provvisori delle due assemblee, Antonio Leone alla Camera ed Emilio Colombo al Senato, hanno salutato i nuovi eletti sottolineando che il nuovo Parlamento è il più giovane e il più "rosa" nella storia della Repubblica. Parole che sono state accolte con un lungo applauso. In attesa dell'assegnazione definitiva dei posti, che avverrà dopo la costituzione dei gruppi parlamentari, i deputati grillini hanno deciso di non sedersi né a destra né a sinistra, ma di occupare gli scranni nella parte superiore dell'emiciclo di Montecitorio. A Palazzo Madama, i senatori grillini hanno invece optato per gli scranni centrali dell'aula.
 
Primo punto in agenda, come da regolamenti parlamentari, l'elezione dei due presidenti. E come ampiamente previsto  le forze politiche non hanno ancora trovato un accordo sui due nomi. 
Il Pd, il Pdl e Scelta Civica hanno deciso di votare scheda bianca. Fronte unito, invece, del M5S che ha votato Roberto Fico alla Camera e Luis Alberto Orellana al Senato. I loro voti, ovviamente, non sono bastati. 
 
Al Senato, in prima votazione le schede bianche sono state 246, più della metà dei componenti l'emiciclo, nessun candidato ha raggiunto la maggioranza assoluta (161) necessaria per aggiudicarsi la poltrona di seconda carica dello Stato. I presenti e votanti sono stati 313: Orellana ha raccolto 52 voti, Sibilia 4, Mussolini 3, Compagna 2, Colombo 1, Scilipoti 1. Le schede nulle sono state 4. In seconda votazione, 223 schede bianche e 52 voti ad Orellana. Domani il terzo tentativo di elezione. Secondo quanto prevede l'art.4 del Regolamento del Senato, infatti, si procede, nel giorno successivo, ad una terza votazione nella quale sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti (e non dei 'componenti' com'è stato nelle due prime votazioni). E si dovranno computare tra i voti anche le schede bianche. Qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato detta maggioranza, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti e verrà proclamato eletto quello che consegue la maggioranza, anche se relativa. A parità di voti sarà eletto o entrerà in ballottaggio il più anziano di età.
Fumata nera anche alla Camera: in prima votazione, 459 schede bianche e 108 voti a Roberto Fico. Durante lo spoglio l'aula era semideserta: sono rimasti solo i deputati del M5S. Nella seconda votazione, Roberto Fico ha incassato 110 voti. Le schede bianche sono state 450. E' in corso la terza votazione. Nulla di fatto anhe nella terza votazione: 428 schede bianche, con 113 preferenze a Roberto Fico.
 
La curiosità è che il M5S non ha sollevato la questione della ineleggibilità di Silvio Berlusconi come senatore della Repubblica. Si è deciso durante la riunione della giunta per le elezioni: "Non era il momento", hanno spiegato. Una occasione mancata per i grillini visto che in giunta provvisoria era stata sorteggiata la 5 Stelle Serenella Fuksia. Non più tardi di tre giorni fa, Vito Crimi, capogruppo in Senato del M5S aveva promesso il voto contro Berlusconi. Cosa è cambiato nelle ultime ore? Difficile saperlo.
 
Staremo a vedere nelle prossime ore. Le forze politiche stanno giocando la loro partita a scacchi: il Pdl non si muoverà in attesa di capire le mosse del Pd, ancora alla ricerca di un'alleanza con il M5S. La capogruppo Roberta Lombardi, però, ha detto che il movimento è pronto anche a tornare al voto: "Coerentemente noi perseguiamo la nostra linea", ha aggiunto confermando che vanno avanti sul no ad ipotesi di accordo per la formazione del nuovo governo. Chissà che il Pd non decida, comunque, di votare in favore di un candidato grillino: "L'auspicio è che si possa determinare una scelta in questo senso", ha detto il leader di Sel Nichi Vendola, nel corso di una conferenza stampa, che attende un "atto unilaterale del centrosinistra che prenda questa decisione". Anche perché circola con insistenza, in diversi ambienti parlamentari, l'ipotesi di una candidatura di Mario Monti a presidente del Senato.
 
Uno scenario su cui fonti vicine al premier non vogliono rilasciare dichiarazioni, ma che nel palazzo trova, al momento, diverse conferme.
 

Ultima modifica il Venerdì, 15 Marzo 2013 21:34

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