Venerdì, 17 Luglio 2015 03:34

ISA, D'Alfonso e Lolli assicurano: "Soluzione in tempi brevi"

di 

Nemmeno il tempo di tirare il fiato dopo il travagliato e contestato salvataggio di Abruzzo Engineering e già, per la giunta D'Alfonso, si apre un altro fronte: quello degli enti culturali regionali. A cominciare, naturalmente, dall'Isa, l'Istituzione sinfonica abruzzese.

Ieri, su tutti i giornali, è comparsa la notizia della delicatissima situazione in cui versa la storica società, fondata, nel 1970, da Nino Carloni e Vittorio Antonellini.

La Regione deve trasferire al più presto nelle casse dell'ente gli 800mila euro promessi nel bilancio 2014 ma finora mai versati. In caso contrario, sarà chiusura.

Dall'erogazione del contributo regionale, infatti, dipende anche lo sblocco del milione e mezzo di euro statali provenienti dal Fondo unico per lo spettacolo. I cinquanta dipendenti dell'ente, intanto, sono senza stipendio già da quattro mesi. Per dare un'idea della gravità del momento, basti pensare che i vertici dell'Isa sono stati costretti a cancellare il resto della stagione: niente più concerti né esibizioni fino a data da destinarsi.

Della situazione dell'Isa, come di quella di altre istituzioni culturali, si è parlato ieri nell'incontro tra la giunta regionale e quella comunale svoltosi all'Aquila, a Villa Gioia.

La soluzione andrà cercata, ha detto a NewsTown il vice presidente regionale Giovanni Lolli, nell'assestamento di bilancio che il consiglio regionale si appresta a votare prima della pausa estiva, probabilmente il 30 luglio.

Non sarà facile trovare i soldi: gli spazi di manovra sono davvero ridotti, l'Abruzzo ha un disavanzo di 450 milioni di euro e soprattutto ha sempre puntata alla tempia una pistola che si chiama commissariamento (anche se D'Alfonso ha affermato di aver ricevuto, direttamente dal gabinetto del ministro dell'Economia Padoan, la notizia che la fine del commissariamento e quindi il rientro nel regime di normalità è ormai prossimo).

“La giunta regionale” ha spiegato Lolli “non può destinare fondi di bilancio che non siano per spese essenziali perché la Corte dei conti ci blocca. Questa cosa, però, può farla il Consiglio, che ha altri problemi, legati alla carenza di risorse. Nell'assestamento di bilancio si lavorerà per risolvere sia il problema dell'Isa che quello delle altre istituzioni culturali regionali. Una cosa bisogna che si sappia: quando parliamo di Isa non parliamo di un problema aquilano e gli uomini politici aquilani che continuano a farsi belli dicendo ai giornali che L'Aquila è stata dimenticata fanno un danno all'Isa. Derubricato a questione aquilana, la vicenda dell'Isa finisce in un calderone dove ci sono decine di altre richieste, tutte legittime, avanzate da altre città e territori. Invece qui stiamo parlando di un'istituzione di carattere nazionale, collegata a un'altra importante realtà regionale come il Marrucino”.

Il leit motiv dell'incontro di ieri, del resto, è stato proprio questo: porre fine ai piagnistei, alle lamentele, alle ripicche e soprattutto alle dispute campanilistiche.

Per il resto, il confronto è stato un po' povero di contenuti. Avrebbe dovuto essere un faccia a faccia tra la classe dirigente cittadina e quella regionale, un momento per guardarsi negli occhi, parlare fuori dai denti e mettere sul tavolo una serie di istanze. Invece si è ridotto a essere il solito, prevedibile monologo dalfonsiano. Ridotti a poco più che comprimari gli altri assessori regionali: l'unico a parlare è stato Giovanni Lolli, mentre sia Dino Pepe che Mario Mazzocca (gli unici presenti, vista l'assenza di Silvio Paolucci, Donato Di Matteo e Marinella Sclocco) hanno fatto scena muta.

Dall'altra parte del tavolo, quello della giunta comunale, ha parlato quasi solo il sindaco Massimo Cialente, con gli interventi degli altri assessori ridotti al minimo.

Nelle oltre due ore di riunione, si è discusso poco di ricostruzione (“Avete avuto una capacità di reazione straordinaria dopo essere stati colpiti da una tragedia immane ma è ora di comprimere il diritto al lamento” ha detto D'Alfonso “Avete ottenuto molto, sia in termini di risorse che di produzione normativa”) così come di sanità e di altri temi “caldi” e molto di infrastrutture.

Far uscire L'Aquila dall'isolamento, connetterla di più sia con l'Adriatico che con Roma: è questo il problema. D'Alfonso ha annunciato un potenziamento dei collegamenti ferroviari tra L'Aquila e Pescara (grazie allo sfruttamento dello snodo di Pratola Peligna, che porterà a una riduzione consistente dei tempi di percorrenza, fino ad arrivare a rendere percorribile il tratto in un'ora e cinque minuti), e tra L'Aquila e Roma (mediante Tagliacozzo).

All'Aquila, ha detto D'Alfonso, e al suo comprensorio serve un progetto strategico di lunga durata, basato su asset materiali (università, enti di ricerca, industrie) e immateriali (bellezza dei luoghi e del paesaggio, unicità di alcuni retaggi culturali come la Perdonanza).

Un buon punto di partenza, secondo il presidente, sarà la legge regionale sull'Aquila ccapoluogo, che la prossima settimana approderà, dopo un lungo stallo, in commissione per iniziare l'iter di approvazione. Si parte da una copertura finanziaria iniziale di 700mila euro, che sarà implementata man mano di anno in anno secondo il principio dell'addizionalità: in pratica, per ogni euro di investimenti che si riverseranno in Abruzzo, una quota parte sarà destinata al comprensorio aquilano.

Un'apertura inedita e proprio per questo molto significativa c'è stata, invece, sull'area dell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio. Nell'ottica di valorizzare l'enorme patrimonio immobiliare pubblico presente all'Aquila, parte del quale di proprietà della Regione, il complesso di Collemaggio, ha detto D'Alfonso, potrebbe essere affidato, con un comodato d'uso novantennale, al Comune dell'Aquila, che poi potrà disporne per destinarlo a determinate attività.

Verso la fine del suo intervento D'Alfonso ha assicurato che a breve all'Aquila farà visita anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Ho incontrato di recente il capo dello Stato e mi ha detto che vuole venire al più presto a trovare L'Aquila e il sindaco Cialente”.

Ultima modifica il Venerdì, 17 Luglio 2015 14:43

Articoli correlati (da tag)

Chiudi