Giovedì, 13 Agosto 2015 18:32

Regione, Mariani (Pd): "Nessuna crisi". Idv diviso. De Santis: "Si torni al voto"; Paolini: "Più dialogo"

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"E' sempre più urgente che si riunisca il tavolo del centrosinistra, subito e con periodicità, per affrontare collegialmente i temi più importanti ed attuali, dentro una visione generale per evitare un ritorno pericolo a campanilismi e contrapposizioni territoriali ingiustificati e dannosi per l'intero Abruzzo. Diversamente, non rimarrebbe che sciogliere il Consiglio regionale e tornare al voto".

Lo afferma il segretario regionale dell'Idv, Lelio De Santis, che aggiunge: "La seduta del Consiglio regionale dello scorso 11 agosto ha rappresentato il monumento all'inefficienza ed alla improduttività dell'assemblea più rappresentativa dei cittadini abruzzesi e, nello stesso tempo, ha confermato la fragilità politica della maggioranza di centrosinistra, eletta appena un anno fa".

"L'Italia dei Valori si dissocia da uno spettacolo indecoroso. Trascorrere ore ed ore senza assumere decisioni, percepire corpose indennità e gettoni di presenza senza produrre atti utili alla collettività - osserva il segretario - significa tradire il mandato degli elettori e far aumentare la sfiducia dei cittadini verso la politica e le Istituzioni".

"L'Italia dei Valori ha chiesto da tempo al presidente, D'Alfonso, e al segretario del Partito democratico un incontro politico della Coalizione di centrosinistra per definire un metodo di lavoro condiviso e per aggiornare l'agenda programmatica, ma il silenzio e l'indifferenza sembrano dire che non bisogna disturbare il guidatore!".

Per De Santis "è arrivato il momento, prima che sia troppo tardi, di fermarsi per riflettere sulla strategia complessiva e sul metodo di lavoro che devono guidare l'azione legislativa ed amministrativa del governo regionale di centriosinistra. Soprattutto, sui temi sensibili della sanità, del lavoro, della tutela ambientale e della cultura - rileva infine il segretario regionale dell'Idv - è necessario che il presidente, Luciano D'Alfonso, e la sua Giunta ascoltino di più i gruppi consiliari e i partiti per concertare i provvedimenti legislativi più importanti al fine di evitare improvvisazioni e scontri dannosi nell'Aula consiliare"

Lucrezio Paolini: "Rafforzare il dialogo"

"Ho sempre considerato la politica come luogo di proposta e di costruzione, grazie al confronto, di azioni per il bene dei cittadini. Per questo ritengo che il presidente D'Alfonso debba continuare ad operare attraverso un dialogo costante con le forze politiche della nostra Regione".

Ad affermarlo è un altro esponente dell'Idv, il vice presidente del Consiglio regionale Lucrezio Paolini.

"Ricordo a me stesso e a tutti che il consigliere regionale - osserva Paolini - rappresenta l'intera Regione e deve svolgere la propria funzione nelle Commissioni e in aula consiliare, i veri luoghi dove proposte e iniziative possono essere dibattute per il bene degli abruzzesi".

"Nella giornata di lavoro di martedì avevamo iniziato il dibattito sui problemi delle funzioni delle Province e della sopravvivenza di alcune istituzioni culturali e sicuramente, senza le azioni ostruzionistiche delle opposizioni e l'assenza di alcuni colleghi di maggioranza, non avremmo perso tempo prezioso ed oggi i temi sarebbero altri come la sanità e il lavoro".

"Il nostro compito - prosegue Paolini - sarà quello di contribuire a migliorare i tempi e l'azione della amministrazione regionale, aprendo il confronto tra le forze di maggioranza e di opposizione".

A giudizio di Lucrezio Paolini "bisogna snellire il funzionamento della macchina rivedendo e modificando alcuni articoli del regolamento consiliare e accrescere la sinergia tra Giunta e Consiglio".

"Bisogna inoltre tornare a un maggior rispetto del proprio ruolo. Vi è differenza di funzioni e di rappresentanza tra deputato, assessore, consigliere e sindaco, se ciascuno si limitasse a svolgere bene le propie prerogative vi sarebbe sicuramente un maggiore beneficio per tutti i cittadini".

"A tal proposito - conclude il vice presidente del Consiglio - appaiono inadeguate e frettolose le considerazioni del sindaco dell'Aquila che denotano una conoscenza superficiale del quadro politico regionale".

Mariani, capogruppo Pd: "Nessuna rottura, lavoro prosegue compatto"

"Il rammarico maggiore è quello di aver dovuto rinviare a settembre l'approvazione di importanti provvedimenti previsti all'ordine del giorno dell'ultimo consiglio regionale".

Sono queste le parole con cui il capogruppo regionale del Pd, Sandro Mariani, esordisce, commentando la vicenda della mancanza del numero legale per lo svolgimento dei lavori assembleari durante l'ultima seduta del Consiglio.

L'esponente politico sottolinea che, nella maggioranza, "non c'è nessuna rottura e che proseguiremo a lavorare compatti".

"Dalle dichiarazioni dei colleghi Monticelli Gerosolimo ed Olivieri - asserisce il capogruppo - appare evidente la volontà di continuare il percorso con questa maggioranza, per cui non accettiamo insinuazioni strumentali sulla tenuta del governo regionale, che è politicamente in grado di esprimere, in maniera sana, la propria posizione e svolgere la propria azione amministrativa per la regione Abruzzo".

"Alle opposizioni, invece, che oggi si scagliano ferocemente contro di noi - continua Mariani - giova ricordare che l'assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini abruzzesi, passa anche attraverso il mantenimento della discussione in aula, per consentire con il loro contributo, l'efficacia dei dispositivi legislativi e ad azione programmatoria, che il ruolo a cui siamo eletti, tutti, impone".

"In particolare al centrodestra - prosegue il capogruppo Pd - vorrei ricordare che in passato, con numeri ben più cospicui di maggioranza, non poche volte è accaduto che venisse a mancare il numero legale e parimenti occorre riportare alla memoria, che un'opposizione responsabile, quale all'epoca quella del centrosinistra, ha avuto il coraggio di sostenere ed affrontare la discussione per il bene dei cittadini".

"Si è persa la possibilità - insiste Mariani - di approvare rapidamente la legge sul riordino delle Province, sul trasporto dei disabili e ancora, la variante della destinazione d'uso dell'autoporto di Castellalto, rallentando i tempi di insediamento di un'importante realtà produttiva nel nostro territorio, o di approvare lo strumento della risoluzione a favore degli stomizzati, o ancor peggio abbiamo toccato con mano il rischio di far perdere importanti finanziamenti alle istituzioni culturali della nostra regione".

"L'addebito di questi ritardi è da conferire - conclude Mariani - ad una legge elettorale prodotta da quelle forze politiche che oggi sono in opposizione e che di fatto sminuisce la nobiltà dell'assise consiliare, riducendo ad un paio di unità numeriche la possibilità del confronto politico, cui mai ci siamo sottratti, nell'interesse di approvare provvedimenti necessari alla vita degli abruzzesi".

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