Chi ha tempo non aspetti tempo, questo sarà il mantra in questi frenetici mesi di campagna elettorale estiva.
A dimostralo è stato l’affondo del consigliere regionale d’opposizione Sandro Mariani del gruppo “Abruzzo in Comune”, il quale all’indomani dalla caduta del governo Draghi e dall’annuncio dell’appuntamento elettorale, fissato per il 25 settembre, ha lanciato un affondo al presidente Marsilio.
“Non ti dimettere dalla Regione per andare in parlamento” queste le parole di Mariani rivolte direttamente a Marsilio, e nel commentare l’affondo ha proseguito affermando “Mi auguro che Marsilio rimanga presidente della Regione e non si candidi a Roma, come si sente dire da giorni, anche da parte di esponenti del suo stesso partito”.
La stilettata del consigliere d’opposizione non è rimasta in ascoltata, anzi deve aver irritato il partito del governatore, dato che non è tardata ad arrivare la nota del Capogruppo di Fdi in consiglio regionale Guerino Testa, il quale nel prendere le difese di Marsilio ha dichiarato “Gli esponenti di Fratelli d’Italia, a differenza di quelli del centrosinistra, sono abituati ad onorare fino alla fine il mandato elettorale ricevuto dai cittadini. Il presidente Marsilio non soltanto non sarà candidato alle imminenti elezioni politiche ma sarà – come già detto – nuovamente candidato alla presidenza della Regione Abruzzo. Evidentemente Mariani pensa di avere a che fare con il predecessore di Marsilio che, alla prima occasione utile, è scappato a Roma. Dopo gli obiettivi storici raggiunti da questo governo regionale, l’intensa attività in essere per un corposo processo di rinnovamento della nostra regione verrà portata a compimento, in un periodo di mandato che si prefigura decennale. Stia pur tranquillo il consigliere Mariani perché Marsilio continuerà a lavorare, con la sua squadra, in Abruzzo e certamente potrà contare su una filiera amministrativa più valida e diretta con il Parlamento italiano. E, dunque, stia pur tranquillo anche per se stesso, il collega, che potrà proseguire un altro anno di consiliatura e non fare, invece, le valigie”.
In questo modo Testa contrattacca sottolineando l’integrità del suo Partito e smentendo le voci di una possibile candidatura del presidente alle politiche con conseguente abitazione dalla presidenza della giunta.
Non si limita qui però l’intervento del capogruppo, ma annuncia con convinzione la ricandidatura per un secondo mandato, notizia non poco rilevante per la lettura dei movimenti della politica negli anni a venire.
Inoltre lo stesso Marsilio è intervenuto con una rapida battuta sull'intervento di Mariani affermando "Ho già risposto 100 volte a questa domanda: da almeno due anni ho già posto la mia ricandidatura per il secondo mandato alla Regione."
Da questo scontro apprendiamo dunque che una delle figure papabili è fuori dal toto nomi.
Di certo i mesi che ci aspettano, già caldi a causa del clima, diverranno roventi non solo per lo scontro politico fra le diverse fazioni, ma anche per le bagarre in seno ai singoli partiti, i quali si trovano ad avere poco tempo per prepararsi al voto.
Molte saranno le novità di queste elezioni, prima fra tutte la rimodulazione degli scranni in seguito all’approvazione del referendum del taglio dei parlamentari.
Al contempo si giocheranno più di una partita, oltre alle politiche ci saranno le regionali del 2024 e dunque sarà necessario tener d’occhio giorno per giorno i nomi della fantapolitica, consapevoli che in questo contesto ogni ora è preziosa.