"Fa piacere che anche il Vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, inizi a parlare di referendum abrogativo contro le trivelle. Gli facciamo notare, però, che dallo scorso 20 luglio è partita una campagna referendaria nazionale, con relativa raccolta firme sui quesiti che Possibile ha presentato il 17 luglio, su: Italicum, trivelle e Legge obiettivo Grandi opere, Jobs act e la Scuola del preside-manager".
A scrivelo è il comitato territoriale L'Aquila Possibile.
"Con relativa raccolta firme che vede coinvolti migliaia di Comuni e centinaia di volontari in tutta Italia, compreso l’Abruzzo e compresa L’Aquila. Nella indifferenza della carta stampata e nell’irritazione di molti, stiamo raccogliendo le firme di centinaia di cittadini che si dicono contrari alle politiche governative. A L’Aquila sono due giorni che siamo in piazza Duomo col banchetto firme (come avrà visto passando due giorni fa lungo il corso) e ci saremo tutti i giorni fino a domenica. Sono centinaia i cittadini che sono venuti a firmare per gli 8 quesiti abrogativi. Sulla questione trivelle, in particolare, ci sono due quesiti: uno che riguarda l’art.35 del Decreto Sviluppo (che interessa in Abruzzo “Ombrina Mare”) e l’altro sull’art.38 dello Sblocca Italia".
"Come Lolli, certamente saprà, anche 7 Consigli regionali si sono espressi inizialmente a favore di un referendum abrogativo sulle trivellazioni, e si sono riunite il 24 luglio scorso a Termoli –su iniziativa dell’Abruzzo, con Luciano D’Alfonso e Mario Mazzocca. Ma, incredibilmente solo sull’art.35 del Decreto Sviluppo, cercando dialogo con un governo che autorizza da giugno ogni settimana progetti in tutta Italia, e aggiornandosi al 19 settembre. L’ultimo Consiglio regionale, ricordiamo, non si è tenuto, per beghe interne alla maggioranza ed al Pd, ed avrebbe dovuto discutere anche una delibera urgente dell’assessore all’ambiente su Ombrina. E allora, Lolli, da vice presidente di Regione, può fare molto di più: insieme al presidente D’Alfonso, se davvero lo vuole, coinvolga la Regione a mobilitarsi per la raccolta firme".
"Abbiamo lanciato un appello pubblico ai Presidenti di Regione contrari alle trivellazioni ad andare avanti insieme sui referendum NoTriv, mettendo a disposizione i nostri quesiti, nella ricerca di un comune risultato. Anche, ovviamente, a Luciano D’Alfonso. Finora nessuno ha risposto. Due settimane fa, in occasione della compatibilità ambientale concessa dai Ministeri Ambiente e Turismo per Ombrina Mare, abbiamo lanciato un altro appello pubblico a politica, società e movimenti a voler firmare e sostenere la campagna referendaria contro le trivelle, con lo stesso scopo, e oggi lo rinovviamo: c’è già una campagna referendaria, sosteniamola e supportiamola, raccogliamo firme. Il 30 settembre, scadenza di legge per tutti per presentare referendum, sta arrivando".
"E rinnoviamo ancora l’appello a partiti, sindacati, movimenti e associazioni: se siete contrari alle trivelle, andiamo avanti insieme: sostenete la campagna referendaria in atto e firmate e fate firmare per i quesiti, le chiacchiere se le porta il vento, invece arrivano le trivelle. Servono firme, non trovate estemporanee in una conferenze stampa. Serve mobilitazione generale sulle firme, manca un mese. Meno parole e più firme".
"Per quello che ci riguarda, continueremo a lavorare incessantemente su questo obiettivo continuando a raccogliere firme, questo serve davvero: a L’Aquila, saremo col banchetto per tutta questa settimana in piazza Duomo tutti i pomeriggi e le sere fino a venerdì, e l’intero weekend. Ci sono anche 26 Comuni della provincia dell’Aquila e 126 in tutta la regione, dove ci si può recare a firmare. Tutte le informazioni sono sul sito nazionale della campagna referendum.possibile.com/mappa-eventi".