"Il Pd regionale continua a fare il doppio gioco anche e soprattutto sulle questioni ambientali, vitali per il futuro della nostra regione, e nonostante i proclami a mezzo stampa prosegue nella sua opera di asservimento ai dettami che giungono da Roma".
E' quanto dichiarano il presidente della Commissione di vigilanza, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri. "Così avviene anche per il metanodotto Sulmona/Foligno – proseguono i Consiglieri di Forza Italia – come confermato dall'ordine del giorno della seduta odierna della Giunta regionale dove è stata inserita, su proposta del Presidente, una delibera per la non costituzione in giudizio contro l'eccezione di incostituzionalità avanzata dal governo centrale all'articolo 1 della L.R. 13/2015 finalizzata a contrastare la realizzazione del metanodotto della Snam Sulmona/Foligno; opera che il Governo centrale ha dichiarato strategica insieme a Ombrina".
"Quindi la Regione Abruzzo – sottolineano Febbo e Sospiri - diventa zerbino del governo Renzi rinunciando ufficialmente alla battaglia, accettando i dettami del Premier e venendo meno in modo clamoroso alle dichiarazioni di intenti dei mesi scorsi con i componenti della Giunta pronti a negare l'intesa sul metanodotto. Intenzioni smentite dai fatti visto che proprio in occasione dell'ultimo incontro presso il Ministero dello Sviluppo economico non erano presenti né il Presidente D'Alfonso né il vice Lolli (espressione del partito di maggioranza in Parlamento) ma aveva partecipato il solo assessore all'Ambiente Mazzocca". Altro che sviluppo delle aree interne! D'Alfonso - concludono Febbo e Sospiri - dovrebbe pensare a un assessorato 'di facciata' ai metanodotti e alle trivelle, questioni sulle quali Roma imporrà la propria linea con buona pace del Pd abruzzese e soprattutto delle associazioni ambientaliste".