Martedì, 20 Ottobre 2015 12:16

Crisi di gestione map a Fossa: il sindaco Gentile precisa a NewsTown

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Non solo L'Aquila. Anche nei comuni del cratere sismico abruzzese il problema della gestione degli alloggi post-sismici crea criticità amministrative e anche politiche all'interno dei singoli comuni. E' il caso di Fossa, primo comune a Est del capoluogo, che lunedì scorso ha visto vacillare il suo sindaco Antonio Gentile.

Nelle settimane scorse l'amministrazione del comune del Medio Aterno aveva deliberato l'aumento del canone di affitto dei moduli abitativi provvisori da 3 euro per metro quadro a 3,50 euro. Il maggiore incasso del Comune sarebbe servito da un lato a creare una sorta di fondo di solidarietà - da utilizzare per aiutare le famiglie a basso reddito che faticano a pagare gli affitti per gli alloggi - e dall'altro a non andare contro il mercato immobiliare, già sofferente.

La decisione non è andata giù all'opposizione in Consiglio e neanche a parte della maggioranza, che ha presentato una proposta di ripristino delle condizioni pre-esistenti. Si è aperta dunque una crisi all'interno dell'amministrazione diretta da Gentile (eletto nel 2011), con la proposta di parte della maggioranza accolta anche dall'opposizione e votata con favore. Gli unici ad asternersi sono stati proprio il sindaco e la consigliera di opposizione Titti Cervale. Non sembra, al momento, che Gentile voglia dimettersi, nonostante la sua maggioranza lo abbia sfiduciato proponendo e votando il ripristino del canone precedente.

Rimane un eloquente dato di fatto: la gestione dell'immane patrimonio nelle aree Case e Map sarà, man mano che il tempo passa, sempre più problematica per le amministrazioni comunali del cratere.

Le precisazioni del sindaco: "Così si fa solo facile propaganda elettorale"

"Il contratto che avevamo messo a punto per chi aveva scelto di richiedere un map a Fossa era comprensivo di un regolare contratto per poter avere le detrazioni del caso". Esordisce così il sindaco di Fossa Antonio Gentile, che ha voluto precisare a NewsTown la sua posizione e la scelta bocciata dalla sua stessa maggioranza. Il primo cittadino del piccolo comune del Medio Aterno non ci va leggero: "Sappiamo come è andata a finire la gestione degli alloggi post-sisma all'Aquila - sottolinea - e non vogliamo fare assistenzialismo diffuso per meri motivi di propaganda elettorale, come qualcuno vorrebbe. Tra un anno ci sono le elezioni, ma i contratti di locazione durano 4 anni. E quindi tra quattro anni, alla vigilia di altre elezioni amministrative, ci comporteremo allo stesso modo?", si chiede polemicamente.

"La decisione di aumentare di pochi euro al mese il canone di affitto - ribadisce Gentile - ha due motivazioni: da un lato non vogliamo creare concorrenza sleale nei confronti del mercato immobiliare sui territori, visto che da altri comuni della vallata fanno richiesta per alloggi a Fossa. Dall'altro - conclude - stretti a morsa tra uno Stato che decurta sempre di più i trasferimenti e una situazione sociale non facile, avevamo previsto dall'aumento un incremento nelle casse comunali di 10mila euro, di cui ben 5mila destinati a un fondo di solidarietà per chi non può permettersi l'affitto".

Ultima modifica il Mercoledì, 21 Ottobre 2015 15:13

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