Mercoledì, 04 Novembre 2015 17:38

L'Aquila, l'Idv suona la sveglia a Cialente: "Troppi rallentamenti"

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“Non possiamo non registrare un rallentamento dell'attività politica e amministrativa che va avanti da almeno due mesi. Le vicende giudiziarie di queste settimane e i problemi legati alla carenza di personale nel Comune stanno creando una situazione di paralisi”.

A suonare la sveglia a Massimo Cialente è l'Italia del Valori attraverso i consiglieri comunali Giuliano Di Nicola e Adriano Durante e l'assessore al Bilancio Lelio De Santis.

I tre, pur giurando di non voler uscire dalla maggioranza, si dicono “insoddisfatti” su molti aspetti dell'azione politico-amministrativa del Cialente-bis e chiedono al primo cittadino un deciso cambio di passo per il restante anno e mezzo di mandato.

“Non ci interessano né le sterili polemiche politiche di questi ultimi giorni né le dispute e i totonomi sul prossimo candidato sindaco” affermano gli esponenti Idv, riferendosi alle dichiarazioni rese dal vice sindaco Nicola Trifuoggi (e all'onda lunga che hanno provocato all'interno della maggioranza) “Vogliamo solo svolgere un'azione di pungolo, senza appiattirci sulle posizioni egemoni del Pd, affinché il centrosinistra possa portare a termine nel migliore dei modi il programma con cui ha vinto le elezioni nel 2012”.

Sarà, ma l'elenco di rimostranze e criticità sventolato dal partito in faccia al primo cittadino è lungo e sopravanza di molto la lista delle cose da salvare.

A conti fatti, l'unico merito riconosciuto da Di Nicola, De Santis e Durante all'attuale giunta è quello di aver avviato la ricostruzione in centro storico. Per il resto, quella denunciata in conferenza stampa è una sequela di errori, ritardi e impegni non mantenuti.

Il cahier de doléances va dalla gestione fallimentare del progetto Case (“Andrebbe aperto un contenzioso contro la presidenza del Consiglio e la Protezione civile per averci lasciato in dote un patrimonio edilizio così avariato”) ai rapporti con le partecipate, dal flop dell'aeroporto al degrado in cui versano i cimiteri (sia quello dell'Aquila che quelli delle frazioni), dalla scarsa cura del verde pubblico allo stallo dell'attuazione del programma delle opere pubbliche, in special modo le strade.

“Facciamo battaglie per investire risorse su determinati settori e poi non siamo capaci di spenderle, abbiamo fondi già impegnati per molti progetti eppure i cantieri ancora non partono. Perché?” si chiedono De Santis e gli altri, chiamando in causa tanto i dirigenti quanto gli assessori: “Abbiamo sollecitato il sindaco, perché lo può fare, a prendere provvedimenti e a far ruotare i dirigenti. Purtroppo la legge del “compagno” Bassanini dà a questi ultimi poteri assoluti. Bisogna tornare a fare squadra non solo sul piano politico ma anche su quello amministrativo”.

Secondo l'Idv, lo stallo in cui versa l'attività amministrativa è dovuto non solo all'incapacità di alcuni “pezzi” della macchina comunale ma anche a un clima di timore e paura venutosi a creare in seguito alle inchieste della magistratura: “Noi siamo dalla parte di chi difende la legalità ma invitiamo la magistratura a condurre le indagini con la massima velocità perché la città ha bisogno di chiarezza

Un'ultima stilettata alla giunta Di Nicola, Durante e De Santis la lanciano sulla vicenda dei precari: “Già a maggio avevamo proposto un ordine del giorno in consiglio per invitare la giunta a prendere contezza della situazione. Se ci avessero ascoltato allora oggi non ci troveremmo, probabilmente, in questa situazione”.

 

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