L'Aquila - Chieti si è giocata il giorno dopo il quarto anniversario del terremoto del 6 aprile. I tifosi rossoblu hanno voluto dedicare ad inizio secondo tempo uno striscione ed un coro alla città ferita.
Sullo striscione era incisa tutta l'amara nostaglia della perdita: "Nella mente ancora il ricordo, quant'eri bella non me la scordo", mentre il coro lanciato con imponente energia conteneva un messaggio di speranza, passione, appartenenza e resistenza: "Dalla curva si alzerà queesto canto d'amore, rossoblu è il mio colore L'Aquila è la mia passione. L'Aquila rinascerà tornerà a volare, L'Aquila risorgerà L'Aquila è la mia città".
Dopo il sisma lo stadio è rimasto uno dei pochi spazi pubblici all'infuori dei centri commerciali. Più di prima a L'Aquila andare al Tommaso Fattori costituisce la possibilità di rivedere amici, ottenere informazioni e vivere collettivamente un rito legato all'identità della città e alla passione per la maglia rossoblù. Non a caso i messaggi che partono da questa arena sociale hanno di solito forte risonanza nell'ambito locale. Qualche settimana fa per esempio fecero notizia i cori che si levarono dalla curva contro l'ex prefetto Anna Maria Iurato che in un'intercettazione telefonica confessava, ridendo, di aver finto commozione durante un celebrazione di ricordo di fronte la casa dello studente.