"Il tempio del rugby e del calcio aquilano, lo stadio Tommaso Fattori, è oggi lo specchio della sofferenza degli sport cittadini e della scarsa attenzione dell'amministrazione verso di essi".
L'affondo è del capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Stefano Palumbo.
"Se è vero che il Comune non può intervenire avvantaggiando attività di determinate associazioni, per quanto esse rappresentino la città, è pur vero che dovrebbe almeno provvedere affinché i luoghi deputati allo sport siano funzionanti e mantenuti in buone condizioni. Paradossalmente, oggi gli unici impianti in perfetta efficienza sono invece quelli in concessione alle società, che provvedono di persona ai lavori di manutenzione".
Il manto del Fattori, che ha visto passare le glorie nazionali della palla ovale e festeggiato ben 5 scudetti, è oggi un prato fiorito di trifoglio ed erbacce, "non essendo state fatte le necessarie attività di manutenzione ordinaria, con grave rischio di compromissione del campo da gioco e conseguenti notevoli costi di ripristino futuro", denuncia Palumbo. "Il Comune dell'Aquila ha deciso infatti, inspiegabilmente, di dirottare altrove i 3 operai che da sempre si occupavano della manutenzione degli impianti sportivi, proprio nel momento più importante dell'anno, quando, in attesa della ripresa delle attività a settembre, occorrerebbe, oltre a sistemare al manto erboso, anche rimuovere lo stato di insalubrità in cui versano gli spogliatoi per evitare muffe dannose per la salute degli atleti".
Sembrerebbe dunque che l'amministrazione comunale abbia già abbandonato lo stadio, assecondando nei fatti il rischio di chiusura - svelato nei giorni scorsi da newstown [qui, l'approfondimento]- "dovuto ai problemi sollevati dal corpo dei vigili del fuoco sulle torri di illuminazione e su una delle torri littorie dell'ingesso, con la prospettiva per l'Unione Rugby L'Aquila di dover emigrare fuori città insieme alle altre manifestazioni cittadine della palla ovale e non solo. Così fosse, lo Stadio Fattori andrebbe ad aggiungersi all'impianto di Verdeacqua chiuso ormai da quasi un anno, nonché ai tanti interventi ancora in attesa di definizione, come gli spogliatoi e le torri faro da realizzare a servizio del campo di Piazza d'Armi, ai lavori di recupero del palazzetto di viale Ovidio o a quelli della palestra situata all'interno dell'impianto sportivo 'Enrico Iovenitti' di Paganica, solo per citarne alcuni".
Due anni non sono bastati alla giunta Biondi per portare a compimento i lavori di recupero già programmati e finanziati, su diversi impianti, dalla precedente amministrazione "ma sono stati sufficienti per chiuderne altri - la stoccata di Palumbo - con danno non solo per le società sportive coinvolte e per i loro tesserati, ma per l'intera comunità aquilana che nello sport trova ad oggi ancora una delle poche occasioni di socialità".
La replica dell'assessore Vittorio Fabrizi
"In merito alle notizie di stampa sul presunto stato di abbandono dello stadio comunale Tommaso Fattori, è opportuno fornire alcune precisazioni".
È quanto ha dichiarato l'assessore alle Opere pubbliche e allo Sport Vittorio Fabrizi.
"Il personale che normalmente si occupa dello Stadio Fattori – ha spiegato Fabrizi – è stato accorpato con la squadra addetta alle manutenzioni, ai fini di razionalizzare le esigue risorse umane disponibili, garantendo comunque la normale ed essenziale manutenzione anche agli impianti sportivi, come il costante innaffiamento del prato, unica attività al momento indispensabile per il mantenimento del manto erboso. Il settore Opere pubbliche e Sport, a seguito dei provvedimenti del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, si è immediatamente attivato per valutare la soluzione più adeguata al fine di garantire l'utilizzo dello Stadio. A tale riguardo è in corso di predisposizione il progetto per la sostituzione delle torri faro e contestualmente, in collaborazione con i tecnici strutturisti dell'Università dell'Aquila, si sta procedendo a predisporre un programma di interventi. Per quanto riguarda la problematica delle torri faro, si procederà nell'immediato alla smontaggio delle tre per le quali è impossibile certificare l'idoneità. Infine, - ha concluso Fabrizi – è già stata predisposta richiesta di deroga al Comando provinciale die Vigili del Fuoco dell'Aquila, per superare alcune criticità determinate dalla vetustà dell'impianto, che sarà presentato al comando stesso nei prossimi giorni".