L'Aquila conquista un punto in casa in una partita che l'Arezzo avrebbe potuto chiudere nel primo tempo e che invece nel secondo ha visto i rossoblù andare in rete e cercare di vincere.
Decisivi il rigore parato dal neo portiere Scotti al 45' e il cambio di modulo al 57', quando Perrone ha inserito Milicevic sacrificando De Sousa e spostando Sandomenico da quinto di centrocampo, dove faticava molto, a seconda punta.
Un punto importante contro una squadra di qualità, che fa comunque morale all'inizio di una settimana che si preannuncia difficile fuori dal campo (arriverà la sentenza dirty soccer di primo grado e con lei una dozzina di punti di penalizzazione). Perdere sarebbe stato fatale per il morale.
Nell'Aquila di Perrone dispostasi nel primo tempo ancora con il 3-5-2, la vera novità è l'assenza di Triarico con Bensaja e De Francesco insieme dall'inizio e Perna e De Sousa in avanti a metterci il fisico. In difesa, come era nell'aria, Sanni al posto di Bigoni (la politica di Perrone sembra essere ormai quella di chi sbaglia paga) insieme a Cosentini ed Anderson. Zandrini in tribuna.
L'Arezzo, sceso di condizione nel secondo tempo, dopo una fase di studio con qualche occasione da ambo i lati, ha preso in mano la partita e trovato la marcatura al 33' con un gran goal di Tremolada che su punizione di seconda l'ha messa all'incrorcio alle spalle di Scotti.
La reazione dell'Aquila nella prima fase culmina al 43' con la prima combinazione De Sousa-Perna che però spreca davanti la porta.
Sul ribaltamento di fronte una palla lunga mette in difficoltà la difesa rossoblù e Sanni stende Betancourt. Sul dischetto Tremolada batte rasoterra: Scotti azzecca la direzione e con un gran balzo riesce a bloccare dopo la respinta.
Nel secondo tempo, al 12', entra Milicevic e pochi minuti dopo, al 69',Perna taglia in due la difesa aretina con un passaggio per Sandomenico che in profondità smarca anche il portiere e firma l'1-1.
Per tutto il secondo tempo L'Aquila attacca, con due occasioni per Perna neutralizzate da Baiocco. Nel finale entra anche Stivaletta per il primo esperimento da punta, ma nonostante la pressione e l'incitamento del pubblico (oggi record di presenze in negativo al Fattori), la squadra di Perrone non trova il pareggio.
Il tecnico rossoblù negli spogliatoio si lamenterà di due rigore negati, uno nel primo tempo per un fallo di mani e uno nel secondo su Perna, a fronte anche dei zero penalty in 19giornate concessi alla sua squadra: "Se non è un record poco ci manca".
Sempre negli spogliatoi, Perrone ha ammesso di essere stato indeciso fino all'ultimo se impiegare Sandomenico come seconda punta o come esterno optando infine per la seconda ipotesi così da "mettere centrimenti in mezzo al campo". Un campo dove "Sandomenico non è riuscito a fare bene come suo solito nel ruolo da esterno a causa del terreno difficile e del buon avversario".
Milicecevic? Secondo Perrone ha fatto benissimo, "sapevo che per 45' minuti poteva aiutarci" .
Prossima trasferta a Pontedera ancora senza Maccarrone, Di Mercurio, Pesoli e Di Francesco squalificato. A penalizzazione ricevuta, sarà importante per L'Aquila tornare a cogliere punti lontana dal Fattori.
IL TABELLINO
L'AQUILA: Scotti, Sanni, Piva, Cosentini, Anderson, Bensaja, Sandomenico, De Francesco, De Sousa (12′ st Milicevic), Mancini, Perna (40′ st Stivaletta). A disp.: Savelloni, Bigoni, Ligorio, Triarico, Palestini, Mancini A., Ceccarelli. All. Carlo Perrone.
AREZZO: Baiocco, Panariello, Madrigali, Benedetti (20′ st Gambadori), Carlini, Sabatino, Feola, Capece, Cori (28′ st Defendi), Tremolada, Bentancourt (37′ st Calabrese). A disp.: Ronchi, De Martino, Milesi, Brumat, Bernardini, Pugliese, Masciangelo, Garbinesi. All. Ezio Capuano.
ARBITRO: Meleleo (Casarano).