Lunedì, 25 Luglio 2016 18:32

Ovindoli Mountain Festival: 5mila presenze alla versione estiva del festival della montagna

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Trionfo degli sport montani, colazione in aperta vallata ed un trattore vero e proprio, con rimorchio al seguito, utilizzato come bus-navetta: il Mountain Festival 2016 di Ovindoli (L'Aquila) non ha lasciato nulla al caso. Sabato mattina, cinquemila presenze hanno riempito la zona della Pinetina e di Val D'Arano.
 
Il Festival della Montagna di Ovindoli è nato due anni fa, per permettere a tutti coloro che sono curiosi della montagna di conoscere in che modo entrare meglio in confidenza con essa. Quest'anno si è svolta per la prima volta la "summer edition", l'edizione estiva.
 
Per tutta la giornata di ieri, trekking all'aria aperta, lezioni di arrampicata, passeggiate a cavallo o in bicicletta o, semplicemente, corpi distesi al sole in attesa del loro turno per la realizzazione di un massaggio olistico o di un massaggio shiatsu. "Tanto gli anziani del paese, poi, membri del Centro Anziani di Ovindoli, quanto i bambini più piccoli hanno collaborato assieme per permettere alle memorie storiche del borgo, legate ai campi, agli animali d'Abruzzo e alle vecchie leggende del posto, di tornare a far parte del presente di adesso, attraverso una lunga serie di racconti recitati durante le varie ore del giorno", si legge nella nota degli organizzatori.

Ognuno, infatti, grazie alla maratona dell'Ovindoli Mountain Festival Summer Edition, ha potuto decidere un'attività da praticare fra le presenti in calendario. Il laboratorio di bushcraft, ad esempio, svoltosi nell'area della pinetina, ossia di quell'insieme di tecniche capaci di far vivere anche in un ambiente naturale ostico come la montagna, sfruttandone le risorse circostanti per soddisfare i propri bisogni primari di cibo e rifugio, ha, senza dubbio, avvalorato l'idea che la zona montuosa è un habitat comunque 'materno' per l'essere umano.

Il 'simposio artistico', invece, collocato nel cuore del Largo dell'Assunta, nel centro storico di Ovindoli, ha stretto la mano ad un nuovo modo di intendere la storia in loco. Opere in pietra, in ferro, in legno e calchi di parti umane del corpo da istallare nelle pieghe del volto architettonico della città, hanno fatto il loro ingresso nel mezzo di un amore riscoperto per la montagna. 

I lavori artistici, dedicati al rapporto uomo-montagna, hanno fatto, poi, il paio con la Mostra di Artigianato Artistico. Gli artisti "hanno assecondato tutte le chiavi di lettura della natura montana", conclude la nota dell'Ovindoli Mountain Festival. Arrivederci, dunque, al prossimo inverno.

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