Domenica, 14 Maggio 2017 21:29

L'Abruzzo accende il Giro d'Italia: Quintana trionfa sul terribile Blockhaus

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L'Abruzzo 'accende' l'edizione del Centenario del Giro d'Italia.

La mitica ascesa sul Blockhaus che, cinquant'anni fa, aveva celebrato il mito del 'cannibale' Eddy Merckx, spacca il gruppo in mille pezzi e incorona lo scalatore colombiano Nairo Quintana che strapazza Vincenzo Nibali e Thibaut Pinot con tre scatti indemoniati e, a 4.7 km dall'arrivo, li lascia alle spalle volando, in solitaria, verso il successo di tappa e la Maglia Rosa.

Una tappa 'epica', da ciclismo romantico: d'altra parte, era la prima volta che la vetta della Maiella veniva affrontata dal versante di Roccamorice, su 13 chilometri di salita tra strettoie e tornanti, con pendenza che, per oltre diecimila metri, si è attestata oltre il 9% con punte del 14%, fino a quota 1675 metri. Una vera e propria cartolina d'Abruzzo, col gruppo che ha attraversato San Salvo marina, Vasto, Casalbordino, Torino di Sangro, Fossacesia marina, San Vito Chietino, Ortona, Francavilla al mare, Chieti, Manoppello, Lettomanoppello, Scafa, per poi arrampirarsi verso San Valentino in Abruzzo citeriore, Roccamorice e fino al Blockhaus.

Vetta dal nome esotico, "casa costruita da blocchi di pietra" letteralmente: per conoscerne la genesi, occorre fare un passo indietro nella storia, a quando le vie di comunicazione più brevi tra i vari paesi ai piedi della Maiella erano le mulattiere che scavalcavano le montagne. Parliamo di montagne dominate da ladri, banditi e briganti che, scontenti di miseria, povertà e ingiustizie sociali del Regno di Napoli, dopo aver commesso gravi reati, si rifugiavano su queste zone impervie, opponendosi ai governanti locali e ai reali. I Borboni, per proteggere i viandanti dalle scorrerie dei ladri, costruirono un fortino sul Blockhaus che, dopo l’Unità d’Italia, venne utilizzato dai mercenari austriaci al servizio della casa sabauda per combattere il brigantaggio.

Oggi, l’ascesa del Blockhaus è la salita con il maggior dislivello in Italia e una delle più dure del centro Italia, assieme a quelle del Terminilllo e del Gran Sasso (Campo Imperatore); una vetta mitica del ciclismo montano che, nel centerio del Giro d'Italia, ha festeggiato il piccolo scalatore venuto dalle Ande.

Ultima modifica il Domenica, 14 Maggio 2017 22:29

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