Giovedì, 27 Luglio 2017 10:40

L'Aquila Calcio: Fioravanti diserta incontro con Biondi e dirigenza

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Si fa sempre più difficile la situazione dell'Aquila Calcio.

Come scrive il quotidiano Il Messaggero, Umberto Fioravanti, l'imprenditore romano che dovrebbe rilevare il club rossoblu dall'attuale dirigenza, ha scelto di non partecipare all'incontro previsto per oggi alle 11 a palazzo Fibbioni negli uffici del sindaco Pierluigi Biondi.

Fioravanti avrebbe giustificato la sua disdetta dicendo che l'attuale prorietà non ha ancora presentato una parte dei documenti richiesti, in particolare il bilancio societario aggiornato al 30 giugno.

Da febbraio - mese in cui è stata avviata la trattativa per il passaggio di prioprietà - a oggi, scrive il quotidiano, è stata sempre quella dei "documenti mancanti" la motivazione addotta per non chiudere formalmente l'operazione, nei fatti già andata in porto.

Nei prossimi giorni dovrebbe esserci un nuovo incontro tra Corrado Chiodi e Fioravanti ma intanto il tempo passa e mentre gli altri club di serie D hanno già completato la rosa e iniziato la preparazione in vista della prossima stagione, L'Aquila Calcio non sa nemmeno su quali giocatori e su quale allenatore potrà contare per affrontare il campionato.

Padovani: "Dirigenza incapace, ripartira dal vivaio con un progetto triennale"

"Mi sembrerebbe opportuno ripartire da un nuovo ciclo che provi a cambiare le politiche adottate finora e che inizi a puntare sul vivaio e sui giocatori locali. Una manovra che vada a valorizzare sempre di più il settore giovanile e che inquadri le spese in un’ottica di spending review così da affrontare le stagioni calcistiche con costi contenuti viste le difficoltà e la crisi che il mondo imprenditoriale sta attraversando".

Ad affermarlo è il segretario provinciale del Psi Gianni Padovani.

"Nella speranza che questa nuova Amministrazione comunale dell’Aquila dia un valore diverso alla parola sport e che sviluppi una cultura che contempli l’attività motoria come punto di riferimento imprescindibile della politica sociale" scrive Padovani in una nota "credo che si dovrebbe prendere in mano con solerzia la situazione rispetto a L’Aquila calcio".

"In primis" si legge "prendendo atto della incapacità gestionale dell’attuale dirigenza e poi cercando di individuare immediatamente quello che dovrà essere il futuro per il calcio a L’Aquila onde evitare che si allunghi soltanto l’agonia rinviando alla prossima stagione agonistica  un probabile fallimento. A mio avviso, l’Amministrazione comunale dovrebbe da subito creare una nuova cordata di imprenditori che vogliano rilevare in toto la squadra o che si impegnino a dare altresì un proprio contributo al calcio cittadino".

"Mi sembrerebbe opportuno" osserva Padovani "ripartire da un nuovo ciclo che provi a cambiare le politiche adottate finora e che inizi a puntare sul vivaio e sui giocatori locali. Una manovra che vada a valorizzare sempre di più il settore giovanile e che inquadri le spese in un’ottica di spending review così da affrontare le stagioni calcistiche con costi contenuti viste le difficoltà e la crisi che il mondo imprenditoriale sta attraversando".

"Per fare ciò non ci vorrà un giorno" continua la nota "e neanche un mese, ma occorre tempo. Serve un progetto almeno triennale e la pazienza e la tenacia di una nuova classe dirigente orientata al futuro, con le competenze, la padronanza degli strumenti e delle metodologie necessarie per gestire le sfide che il calcio moderno presenta e soprattutto per realizzare gli obiettivi del management sportivo".

"Credo che in questo modo" afferma l'ex consigliere comunale "non solo i risultati verranno, ma che si riuscirà a riportare la gente allo stadio riscoprendo l’entusiasmo per il calcio a L’Aquila. E’ impensabile, a questi livelli, iniziare la stagione calcistica ogni anno con pochi giocatori di proprietà e molti calciatori dagli stipendi forse esagerati rispetto alla categoria di appartenenza. Lo stesso è successo a livello professionistico, dove, in ragione della crisi e per far quadrare i conti, le società hanno dovuto obbligatoriamente cambiare politiche d’acquisto, puntando sui giovani".

"E’ quello che si dovrebbe fare anche qui" conclude la nota "in raccordo con tutte le società sportive che fanno calcio giovanile a L’Aquila, affinchè questi atleti, superata l'esperienza giovanile, passino alla prima squadra della città. Se amiamo il calcio a L’Aquila bisogna iniziare a fare delle scelte fin da subito. Questa è la mia personalissima idea e per portarla avanti c’è bisogno della collaborazione di tutte le persone coinvolte a vario titolo nel settore e nelle scuole calcio. Credo che il calcio aquilano, e non solo, abbia bisogno di questo per ripartire: cambio di mentalità e scelte coraggiose".

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