Mercoledì, 28 Febbraio 2018 15:19

L'Aquila Rugby, presentata la nuova maglia nel ricordo di Mauro Zaffiri. Rinnovata collaborazione con Eni per progetto "Formiamo il futuro"

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Il rosone della Basilica di Collemaggio, diventato simbolo della città, che fa da sfondo agli sponsor e ai simboli rappresentativi della squadra. E' la nuova maglia dell'Aquila Rugby Club, presentata stamane dal presidente Fulvio Angelini insieme al medico sociale della squadra Federica Aielli, dall'assessore allo sport del Comune dell'Aquila Alessandro Piccinini e dalla rettrice dell'Università dell'Aquila Paola Inverardi.

La maglia di rappresentanza, che esordirà il prossimo 11 marzo nella partita contro i Cavalieri Union Rugby Prato Sesto, verrà indossata dai giocatori neroverdi per tutta la seconda fase del campionato. La nuova divisa, oltre al marchio Decathlon, azienda leader nella commercializzazione di articoli sportivi e sponsor tecnico del club, e allo sponsor edile Armido Frezza costruzioni, presenta due marchi di solidarietà - L'Aquila per la vita e lo stemma della curva Nord dell'Atalanta, squadra di calcio gemellata con L'Aquila - e un omaggio a Mauro Zaffiri, presidente del club e icona del rugby cittadino, scomparso lo scorso agosto: un baffo con le iniziali del suo nome, a richiamare l'appellativo che lo ha sempre accompagnato.

"Sulla nuova divisa avremo il baffo in ricordo di Mauro Zaffiri - ha sottolineato il presidente Fulvio Angelini - sperando di onorarlo con la stessa energia con cui ha portato avanti il suo incarico di presidente".

A conferma del sodalizio giunto alla quarta stagione sportiva consecutiva, e rinnovato lo scorso 20 dicembre, campeggia al centro della maglia di rappresentanza il marchio Eni, la multinazionale promotrice del restauro della Basilica di Collemaggio e main sponsor, per il campionato 2017-2018, del club neroverde. Come nella passata stagione, il sostegno da parte dell'azienda non si riduce alla semplice sponsorizzazione, visto che la "multinazionale non ha certo di bisogno di pubblicità", ma rappresenta piuttosto "un investimento sociale" come sottolineato da Angelini, a supporto del progetto Formiamo il futuro, quest'anno nella sua versione 2.0.

Il programma, che richiama la normativa europea su chi pratica sport attivamente a tutti i livelli, intende tutelare la "doppia carriera", sportiva e scolastica, dell'atleta prevedendo alcune agevolazioni nel percorso di studio - come la possibilità di allungare i tempi del semestre per non andare fuori corso - sulla base delle esigenze degli atleti-studenti. A questo scopo il club neroverde ha stipulato due accordi con il Comune dell'Aquila e con l'Università degli Studi, con cui è stata attivata una convenzione con il dipartimento di Scienze Cliniche applicate e biotecnologie per lo svolgimento di attività di tirocinio e di orientamento per studenti iscritti al corso di laurea in fisioterapia.

Come ha ricordato la rettrice Inverardi, la collaborazione Univaq - club neroverde, nata lo scorso anno dalla volontà di Mauro Zaffiri, è stata rinnovata e strutturata sotto forma di una convenzione quadro, un accordo aperto a futuri nuovi partners per promuovere la realizazione di attività e progetti a sostegno della doppia carriera formativa/professionale e agonistica. "La passione è la vera vocazione di questa città - ha sottolineato Inverardi - come università sosteniamo il progetto non solo per promuovere, specialmente in un momento come questo in cui si parla spesso di intolleranza, lo sport come veicolo di effettiva integrazione, ma anche per avere un partner di rilievo presso cui i nostri studenti possano svolgere stage formativi, non solo dal punto di vista professionale, ma anche sportivo".

Nell'ambito del programma, il grande passo in avanti della versione 2.0 è rappresentata dall'inserimento di giovani (atleti e non) nella società come parte attiva, nell'ottica di una ristrutturazione che tenga conto dell'inserimento di nuove figure all'interno del club. "Il progetto è stato fortemente voluto da Mauro Zaffiri che credeva in questo percorso sociale ed educativo in vista della formazione di una squadra giovane - ha ricordato Federica Aielli, medico sociale ma anche responsabile del progetto Formiamo il futuro 2.0 - I risultati ottenuti nel corso del primo anno, grazie anche all'attività portata avanti da Marco Molina, hanno confermato la validità del programma: possiamo oggi contare su una rosa di atleti giovanissimi che continuano, con risultati brillanti, a frequentare l'università e le scuole superiori. Intendiamo quest'anno promuovere l'inserimento degli atleti all'interno della società. D'altronde, quando, all'inizio della stagione, si sono autonomamente organizzati per giocare la prima partita, hanno dimostrato già grande maturità per rivestire incarichi dirigenziali".

A sostenere Formiamo il futuro, come detto, anche il Comune dell'Aquila il cui assessore allo sport Alessandro Piccinini sembra determinato a sostenere la squadra per restituirle l'antico prestigio. "Faremo per L'Aquila rugby ciò che, purtroppo, non siamo riusciti a fare con la squadra di calcio: restituire a questo club il ruolo di simbolo sportivo della città - ha affermato - Già in questa stagione, grazie soprattutto alle capacità dei vertici della società  alla volontà degli atleti, è stato fatto molto, riuscendo a risollevare la squadra dalla pessima situazione in cui si trovava. Accordando il sostegno a questo progetto intendiamo guardare al futuro che, come amministrazione, ci vedrà impegnati soprattutto nella realizzazione di grandi eventi e nell'assicurare agli atleti strutture idonei alle loro esigenze".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 28 Febbraio 2018 15:50

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