Domenica, 22 Aprile 2018 18:37

Sport, l'Associazione centri sportivi critica aspramente il Comune dell'Aquila

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"Per quanto riguarda il settore dello sport, il Comune dell'Aquila ha dimostrato superficialità, inadeguatezza e ignoranza amministrativa".

Suona come una vera e proproa bocciatura dell'amministrazione la nota diffusa dall'Associazione centri sportivi italiani (Acsi), un consorzio nazionale di promozione sociale, attivo nel settore della cultura, dello sport, del tempo libero e del turismo sociale, a cui sono affiliate numerose società sportive del territorio; il presidente dell'Acsi L'Aquila Alfredo Pellecchia e la vice Paola Federici, coordinatrice nazionale dell'area formazione motorie e sportiva, hanno stroncato le politiche messe in campo dall'assessore Alessandro Piccinini: "Nulla è stato fatto per l'impiantistica sportiva e la gestione degli impianti aquilani a poco meno di un anno dall'insediamento", l'affondo.

L'auspicio è che "nel prossimo futuro l’amministrazione comunale inizi a dare la necessaria importanza allo sport che può risultare un importante strumento per L’Aquila e per la sua rinascita, sottolineano Pellecchia e Federici. Che aggiungono: "l’attività in questo periodo è stata a dir poco discutibile e poco attenta alle necessità reali del nostro territorio".

Entrando nel merito, l'Acsi sottolinea come risulti scaduta la convenzione per la gestione della piscina comunale di Viale Ovidio; non solo: "c’è una vertenza aperta per la gestione della piscina comunale di Santa Barbara, laddove il Comune non ha ancora espresso atti necessari; la pista di pattinaggio di Santa Barbara risulta abbandonata, non manutenuta e utilizzata senza alcun controllo; il palazzetto di Viale Ovidio è in stato di totale abbandono nonostante fossero iniziati i lavori; la pista di atletica leggera risulta chiusa la maggior parte delle mattine, nonostante il Comune riconosca un contributo di ben 12 mila euro annuo per la gestione, e le utenze pare siano ancora a carico dell'Ente sebbene gli utenti paghino profumatamente i servizi".

Pellecchia e Federici sottolineano, altresì, come nel Regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi comunali e per la concessione di contributi alle associazioni sportive dilettantistiche, approvato dal Consiglio Comunale il 31 gennaio scorso e pubblicato il 15 marzo 2018, "si registri un'anomalia: è stato pubblicato prima il bando per l’iscrizione delle associazioni all’albo comunale e, soltanto dopo, il regolamento che istituiva lo stesso Albo, con notevole imbarazzo per le associazioni stesse". Inoltre, "ad una lettura attenta e dettagliata è evidente sia il risultato di una 'accozzaglia' di idee, ma che nella sostanza non fornisce assolutamente un indirizzo politico e organico allo sport, ma soprattutto non premia le associazioni che si occupano seriamente e professionalmente dello sviluppo dello sport, ma altresì addirittura troviamo che vengono concessi contributi alle associazioni con un punteggio rilevante rispetto alle spese di gestione, in maniera residuale all’età dei tesserati ed al tipo di attività svolta. Cosa molto grave è che il Comune di L’Aquila non si preoccupa minimamente di chi gestisce i corsi, della formazione dei tecnici. Pertanto un'associazione che paga un cospicuo affitto, delle tasse di affiliazione e tesseramento e per trasferte, è avvantaggiato rispetto ad una associazione che, al contrario, si preoccupa di avere personale altamente formato e quindi ben retribuito che garantisca il vero benessere dell’individuo".

Errori che vengono a valle di una scarsa comunicazione tra l'amministrazione attiva e le associazioni sportive: "Amministrazioni molto più lungimiranti e ove c’è un dialogo intellettuale molto più elevato si stanno orientando verso politiche attive per garantire e incentivare la pratica dell’attività motoria e sportiva gestita da personale qualificato, promuovere e sostenere associazioni che si dedicano a progetti che favoriscano l’inclusione, la condivisione di stili di vita attivi a prescindere dal risultato agonistico, ma che premino la pratica sportiva come un vero strumento di benessere, di socializzazione e di partecipazione, valori di cui più che mai oggi L’Aquila ha bisogno".

Tuttavia, l'Acsi riconosce alcune note positive, sebbene non manchi di esprimere ulteriori perplessità: "Ottima l’idea dell’istituzione della consulta comunale dello sport, ma anche qui si rilevano degli errori macroscopici dettati dall’ignoranza. Prima di tutto essendo una consulta dello sport è alquanto inopportuno che dell’assemblea facciano parte le associazioni di promozione sociale che nell’ordinamento nazionale hanno funzioni differenti dalle associazioni sportive, inoltre nella stessa assemblea vedremo che un Ente in particolare, l’unico che a livello nazionale ha istituito le leghe, sarà numericamente più rappresentato a seconda delle leghe presenti sul territorio a discapito degli altri Enti che saranno rappresentati solo dal loro presidente territoriale". Ottima anche l’istituzione dell’albo delle associazioni sportive, "ma è alquanto anomalo che le stesse potranno iscriversi soltanto a seguito di pubblicazione di un bando. In tutti i comuni italiani gli albi delle associazioni sono aperti, considerando che il mondo delle associazioni è mutevole e quindi anche le amministrazioni devono essere adeguate alle esigenze: non è possibile, inoltre, che si deroghi in maniera così approssimata e superficiale al decreto del presidente della Repubblica 445/2000 sulla documentazione amministrativa, che ha introdotto l’autocertificazione, richiedendo invece una serie di documenti inesigibili e che ancora una volta dimostrano l’inadeguatezza e ignoranza amministrativa".

Per quanto riguarda poi il tariffario degli impianti sportivi "è immediatamente evidente un ingiustificato trattamento tra i due impianti natatori, che sicuramente è a discapito della piscina di Santa Barbara che, pur avendo una sola vasca, viene limitata di fatto alla sola attività agonistica con tariffe agevolate che mettono a rischio la gestione stessa dell’impianto. L’amministrazione comunale dovrebbe essere garante e mettere in condizione i gestori di poter garantire la fruibilità a tutti, a costi accessibili ma che consentano di garantire comunque il massimo della sicurezza anche in termini di personale qualificato in grado di far praticare l’attività sportiva senza rischi e non lucrare sulla percentuale degli incassi previste per altri campi".

A Pellecchia e Federici hanno risposto, in serata, Michele Malafoglia e Mauro Caradonna, esponenti di Fratelli d'Italia, il partito che esprime in Giunta l'assessore Piccinini. "L'invettiva della strana coppia Pellecchia-Federici appare dettata da un'evidente frustrazione piuttosto che dalla volontà di fare una critica equilibrata sul lavoro che sta portando avanti l'assessore allo sport", l'affondo. "Forse perché nel corso della precedente legislatura l'attuale assessore, all'epoca consigliere d'opposizionem aveva più volte sottolineato la loro inadeguatezza nella gestione dell'impianto di atletica di Piazza d'Armi. Un impianto- aggiungono Malafoglia e Caradonna - che è rifiorito con il passaggio alla nuova gestione da parte dell' Atletica L'Aquila. Sul regolamento poi, è opportuno precisare che c'erano 15 giorni di tempo per le osservazioni dal momento che il Comune aveva provveduto ad inoltrarlo a tutte le associazioni. Le critiche, visto che nulla è stato risposto allora, oggi appaiono tardive e prive di alcun senso. Tra l'altro - proseguono gli esponenti di Fdi - i due più volte sono stati invitati dal Comune, dal momento che sono ancora in una situazione debitoria nei confronti dell'ente. E ancora ci preme sottolineare - scrivono - come continuino senza alcun titolo su Facebook a gestire una pagina con il nome della pista di atletica, nonostante siano stati più volte invitati a eliminarne il nome. E per finire, vogliamo ricordare a Pellecchia e Federici che l'assessore Piccinini si occupa di sport come servizi alla persona e non di appalti e che in questi anni da parte loro non è stata mai avanzata una critica alla vecchia amministrazione che ha creato queste problematiche, che ora la nuova giunta sta cercando di risolvere con pazienza e fatica".

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