Sulle vicende societarie dell'Aquila Rugby non ci si annoia mai. Sulla società neroverde, saldamente in testa al girone A di Serie A, è piovuta addosso ieri la protesta da parte dei giocatori. Prima della gara vinta contro l'Accademia FIR, Maurizio Zaffiri e compagni sono scesi in campo indossando t-shirt con la scritta "AAA Soci cercasi" e "CDA cercasi". Inoltre, è comparso sotto il settore distinti lo striscione “Basta finte promesse”. Il riferimento è, ovviamente, al mancato pagamento degli stipendi arretrati fermo, per quasi tutti gli atleti, al mese di settembre. Una questione che si ripete anche quest'anno, come un déjà vu. Sono anni, infatti, che la gestione della società neroverde è viziata dalla mancanza di certezze per i giocatori.
Raggiunto telefonicamente da NewsTown, il direttore generale Luigi Fabiani tiene a specificare che "oggi ci sarà l'assemblea dei soci, già fissata precedentemente, a prescindere dall'episodio di ieri". Fabiani sembra piuttosto sereno, in attesa della riunione odierna: "Vedremo cosa ne uscirà – afferma – il gruppo dei giocatori è altamente professionale, quello che loro affermano è tutto vero".
Il dg neroverde è critico soprattutto con i soci: "E' la terza volta che convochiamo l'assemblea – sottolinea Fabiani – nelle prime due non abbiamo raggiunto il quorum. Se registriamo l'assenza di alcuni soci evidentemente la questione non interessa. C'è un menefreghismo generalizzato da parte di alcuni, che pensano che il problema degli stipendi ai giocatori sia a carico di altri". Attualmente, l'assemblea dei soci è composta da Impresa Mancini, Giulio Vittorini, Giorgio Pasqua, Romano Marinelli, Di Vincenzo & Strever, Elio e Valentino Cianfarano (una quota in due), Soalco, Csa, Curva Nord Atalanta, LaQTv e Polisportiva L'Aquila Rugby.
La questione, secondo il dirigente dell'Aquila, è l'apporto economico dei soci di capitali. L'attuale campionato, infatti, costa alla società circa 700mila euro: "I soci possono trovare i soldi come vogliono – dichiara Fabiani – portando sponsor alla società oppure investendo essi stessi. L'importante è avere i soldi necessari per portare avanti la stagione".
E' una storia già vista negli scorsi anni, la nuova gestione tecnica e il tentativo di 'recuperare i crediti' da parte della nuova dirigenza (lo stesso Fabiani, di mestiere, fa il tributarista) riguarda anche le scorse stagioni: "Quando ci sono questioni del genere ci si trova di fronte a un bivio: o ci si indebita nei confronti dei giocatori, o i soci di capitali apportano denaro. Nel passato è stata scelta la prima ipotesi, e sono stati lasciati anche debiti erariali di una certa consistenza".
Sembra invece essere tramontata – o comunque sospesa – la trattativa con la Coop come possibile main sponsor. Sembra che i dirigenti del colosso della distribuzione si siano indispettiti a causa di indiscrezioni trapelate sulla stampa, e alcune uscite della politica aquilana.
Staremo a vedere come andrà a finire l'ennesima commedia societaria della gloriosa società neroverde. Un dato, però, è certo: rispetto ad altri episodi del passato, i giocatori non sono rimasti zitti ma hanno fatto sentire la loro voce, forti anche della professionalità dimostrata finora in campo ed espressa dalla prima posizione in classifica.