Impresa del corridore abruzzese Dario Cataldo (Astana Pro Team) che ha vinto con una fuga d'altri tempi di 218 km la quindicesima tappa del centoduesimo Giro d'Italia, da Ivrea a Como di 232 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli - Sidermec) e Simon Yates (Mitchelton - Scott). Richard Carapaz (Movistar Team) conserva la Maglia Rosa di leader della classifica generale e aumenta il vantaggio su Primoz Roglic.
Dopo pochi chilometri dal via, Cattaneo e Cataldo sono partiti in fuga, accumulando fino a quasi 16 minuti di vantaggio sul gruppo. Intorno ai -70 km, gli inseguitori con la maglia rosa Carapaz e i big ha accelerato e si è avvicinato; ad una cinquantina di chilometri dal traguardo, l’accelerazione di Simon Yates ha sfoltito il gruppo con la maglia rosa di Carapaz. Si è staccato Jungels. Yates ha continuato la sua azione, è stato ripreso a 500 metri dal Gpm di Sormano, dove è partita un’altra azione, stavolta di Miguel Angel Lopez, subito marcato da Damiano Caruso. Intanto i fuggitivi Cataldo e Cattaneo hanno mantenuto il vantaggio. A 10 chilometri dal traguardo l’attacco di Vincenzo Nibali, seguito da Carapaz: i due sono andati a riprendere Simon Yates e hanno poi continuato l’azione con un altro allungo, scollinando con 11 secondi di vantaggio sul gruppetto di Roglic. In discesa grosso rischio per lo sloveno favorito numero 1 per il successo finale: è finito contro il guard rail, mentre Nibali è stato grandioso, ha staccato anche Carapaz e ha chiuso al terzo posto dietro a Cataldo e Cattaneo.
Dario Cataldo, alla quinta vittoria in carriera, si era imposto l’ultima volta nella quarta tappa della Settimana internazionale Coppe e Bartali nel 2014. "Questa mattina non era nei miei piani andare in fuga, ho sofferto così tanto negli ultimi due giorni. Poi una volta iniziata la tappa mi sentivo bene e le gambe giravano così ho deciso di seguire Cattaneo quando ha attaccato. Vincere una frazione al Giro d'Italia è fantastico, un qualcosa che ho sognato per tutta la vita", le parole di Cataldo.