Il Mortirolo parla abruzzese
Su una delle salite iconiche del ciclismo mondiale, Giulio Ciccone ha trovato una straordinaria vittoria precedendo all'arrivo di Ponte di Legno il ceco Hirt.
C’è stata bagarre fin dall’inizio, con una serie di attacchi. Prima della Presolana, salita inaugurale della giornata, sono scattati in 21, ma tra di loro nessun uomo di classifica, e il vantaggio dei fuggitivi è arrivato a sfiorare i 6’. Sul Mortirolo il gruppo si è spezzato e davanti sono rimasti in 6: Hirt, Caruso, Ciccone, Nieve, Masnada e Dombrowski, con questi ultimi tre che poi, pian piano, hanno ceduto.
Hirt e il chietino Ciccone sono riusiti a mantenersi in testa fino alla fine, con l'abruzzese che si è imposto con un ultimo colpo di pedale cogliendo un successo che lo celebra tra i grandi del ciclismo italiano.
Emozioni forti anche per Vincenzo Nibali che, a 34 km dal traguardo, è scattando lasciando di sasso Primoz Roglic, in evidente difficoltà, ma non la maglia rosa Carapaz. Lo squalo ora è secondo in classifica generale, con un ritardo di 1' e 47".
"Il cuore dell’Abruzzo batte a Ponte di Legno", il commento a caldo del governatore Marco Marsilio. "Il chietino Giulio Ciccone ha vinto una delle tappe più difficili del Giro d’Italia, la Lovere – Ponte di Legno con la scalata del Mortirolo. Una vittoria che segue di pochi giorni quella a Como di Dario Cataldo, originario di Miglianico. L’Abruzzo dopo essere stato protagonista del giro d’Italia a Vasto, a L’Aquila e a Tortoreto adesso lo diventa con i propri atleti. A Ciccone e a Cataldo gli auguri che a questa vittoria di tappa seguano altri successi".