La Nazionale Italiana Femminile pareggia 17-17 contro il Giappone, sedicesimo nel ranking internazionale, nel test-match che al “Fattori” dell’Aquila segna il debutto stagionale delle Azzurre di Di Giandomenico, reduci dal secondo posto nel 6 Nazioni 2019 di categoria.
Orfane di alcune veterane – tra cui il capitano Manuela Furlan – le Azzurre, sesta forza mondiale, mostrano solo a sprazzi il proprio rugby, mentre le avversarie, con una difesa ordinata e alcuni spunti della linea arretrata, dopo essere andate in vantaggio ed essere state poi superate dall’Italia, riescono a rimanere sempre attaccate al match, sfiorando anche una clamorosa vittoria nelle battute finali.
Sabato prossimo l’Italdonne sarà a Bedford per il secondo e ultimo test autunnale del 2019, affrontando l’Inghilterra vincitrice dell’ultimo 6 Nazioni.
La cronaca
Pubblico delle grandi occasioni nel capoluogo aquilano, dove la passione ovale non conosce fine: oltre duemilacinquecento spettatori per il debutto stagionale della Nazionale femminile nella città d’origine del CT Di Giandomenico.
L’Italia, grande favorita e davanti al Giappone di dieci posizioni nel ranking, prova a partire con l’acceleratore schiacciato, nel tentativo di instradare subito l’incontro sui binari desiderati, ma il XV asiatico fa capire subito di non aver alcun timore reverenziale e di essere venuto a giocare le proprie carte. Al nono sono proprio le ospiti ad andare in meta al largo, con l’ala Kasai che schiaccia dopo una serie di penetrazioni centrali delle avanti nipponiche fermato dalle guardie azzurre.
Arrighetti e compagne cercano di riprendere immediatamente in mano le redini dell’incontro, faticano a conservare possessi di qualità anche a causa del campo reso pesante dalla pioggia ma riescono a mettere pressione dentro i ventidue giapponesi: falli ripetuti delle ospiti e cartellino giallo per l’ala Taniguchi poco dopo il ventesimo, con Sofia Stefan che, dopo una mischia a cinque, va in meta pochi istanti dopo pareggiando lo score. Anche in inferiorità il Giappone comunque riesce a tenere il campo, nonostante siano le ragazze di Di Giandomenico a mantenere per lunghi tratti il possesso, limitate nell’avanzamento da una attenta difesa delle orientali.
Ristabilita la parità numerica sono le Azzurre a insistere con un lunghissimo attacco dentro i ventidue: la disciplina giapponese riesce a contenere sino al trentacinquesimo, quando con l’intera difesa assorbita sui breakdown è ancora Stefan a concludere al largo, con Sillari che questa volta non sbaglia per il 12-5. Ma il Giappone è venuto per cercare l’impresa e allo scadere della prima frazione di gioco è il capitano Minami, pilone destro, a portare il pallone al di là della linea, su pick-and-go: si va al riposo in equilibrio, 12-10 per l’Italia.
Il Giappone schiera forze fresche in avvio di ripresa, con tre cambi al XV che torna in campo, mentre l’Italia non apporta sostituzioni alla formazione iniziale.
Sono subito le ospiti a cercare di cambiare ancora passo, provando a innescate la velocità della propria linea arretrata, ma l’Italia mantiene ordine in difesa e prova a ripartire dai propri ventidue sospinta dal pubblico del “Fattori”. Arrighetti e compagne crescono, conquistano terreno costringendo a una serie di infrazioni e poco dopo il quarto d’ora da penaltouche le Azzurre imbastiscono un maul avanzante che Lucia Cammarano finalizza per il 17-10, con Sillari che da posizione defilata fallisce la trasformazione del possibile break. Non sbaglia invece pochi minuti dopo l’estremo Hirayama, che trasforma la meta della terza linea Saito, brava a trovare il giusto varco nelle maglie della difesa italiana: manca poco più di un quarto d’ora al termine e la gara ritorna in perfetta parità, 17-17.
Il Giappone vede l’impresa e si insedia nella metà campo italiana, Rigoni si fa contrare un calcio di liberazione che a una manciata di minuti dalla fine potrebbe regalare la vittoria alle asiatiche, ma il centro azzurro riesce ad annullare prima del tocco avversario. L’ultimo assalto è italiano, ma una perdita di possesso pone fine all’incontro sul risultato di parità.
“Credito al Giappone per aver affrontato con intensità questa partita. Noi in certe situazioni abbiamo rinunciato a giocare e faticato a esprimere il nostro rugby, ma anche questo fa parte del nostro percorso di crescita come squadra. Le giapponesi hanno saputo metterci in difficoltà, dovremo riflettere sulla disponibilità al gioco, che è sempre stata una nostra caratteristica. E’ l’inizio di una lunga stagione, non siamo preoccupati e guardiamo con serenità alle prossime sfide: continueremo a lavorare come sempre, anche gare come quelle di oggi rappresentano esperienze necessarie per proseguire nella maturazione di questo gruppo” ha dichiarato il CT della Nazionale femminile Andrea Di Giandomenico.
Il tabellino
L’Aquila, Stadio Fattori – sabato 16 novembre
Test Match Italia v Giappone 17-17
Marcatori: p.t. 9’ m. Kasai (0-5); 23’ m. Stefan (5-5); 35’ m. Stefan tr. Sillari (12-5); 39’ m. Saki (12-10); s.t. 17’ m. Cammarano (17-10); 24’ st. m. Saito tr. Hirayama (17-17)
Italia: Sarasso; Magatti, Sillari, Rigoni, Stefan; Paganini (8’ st. Cavina M.), Barattin; Giordano, Franco (18’ st. Locatelli), Arrighetti (cap); Duca (32’ st. Tounesi), Ruzza (8’ st. Fedrighi); Gai, Cammarano (18’ st. Cerato), Turani. All. Di Giandomenico
Giappone: Hirayama (24’ st. Otsuka); N. Taniguchi, Furuta, Kobayashi (1’ st. Suzuki A.), Kasai; Yamamoto, Tsukui; Takano (1’ st. Konishi), Hosokawa (1’ st. Suzuki M.), Saito; Sato (5’ st. Tamai), Sakurai; Minami (cap), Fujimoto (17’ st. Kokaji), Kato All. McKenzie Arb. Auriele Groizeleau (FFR) Cartellini: 22’ pt. giallo Taniguchi N.
Player of the Match: Arrighetti (Italia)
Note: giornata piovosa, terreno pesante ma in buone condizioni.2500 spettatori circa.