Il 22 aprile 1994 L'Aquila Rugby vinse l'ultimo scudetto della sua storia, contro il Milan di Silvio Berlusconi, che da lì a un mese sarebbe diventato per la prima volta Presidente del Consiglio italiano.
In queste ore sono tanti gli aquilani che, soprattutto sui social network, stanno ricordando l'impresa della finale allo "Stadio del Plebiscito" di Padova. I neroverdi partivano sfavoriti contro la corazzata milanese, che voleva bissare lo scudetto della stagione precedente. Fu una delle pagine più gloriose dello sport del capoluogo abruzzese: la squadra allenata da Massimo Mascioletti sovvertì il pronostico vincendo 23 a 14, cucendosi così il quinto scudetto della sua storia sulla maglia.
"Senza sponsor e senza grandi mezzi finanziari - scrisse Il Corriere della Sera - L'Aquila ha affidato a un manipolo di ragazzi abruzzesi, integrati dalle qualità e dall'esperienza dei sudafricani Gerber e Visser, la sua umile ma solidissima carta scudetto. E il miracolo è maturato prima costringendo il Benetton all'angolo, per abbatterlo nella "bella" della semifinale, poi affondando lo squadrone per eccellenza: il Milan".
"Non ha vinto solo una squadra, ma un'intera città", disse con le lacrime agli occhi il presidente della società Ettore Pietrosanti, elogiando il cuore dei tifosi, accorsi in tremila in Veneto per seguire i neroverdi.
A distanza di vent'anni, sono state altalenanti le prestazioni dell'Aquila Rugby: dopo la finale persa nel 1999 contro Rds Roma (8mila gli aquilani in trasferta al "Flaminio"), la retrocessione del 2007, dopo 42 anni consecutivi nella massima serie italiana. Poi il terremoto e il ritorno in Eccellenza, prima della retrocessione nella finale-salvezza, la scorsa stagione, contro i Crociati Parma. Nella stagione in corso i neroverdi hanno stravinto la regular season (che terminerà domenica prossima), in attesa dei play off promozione.