L'aquilano Francesco Iannucci, dello staff tecnico della Gran Sasso Rugby (Serie A), è sbarcato a Treviso, sponda Benetton, per uno stage sulla video analisi. Iannucci, che lo scorso anno è stato videoanalyst anche dell'Aquila Rugby e dei Caimani (formazione mantovana che milita in Serie B), si occupa dell'analisi delle partite, in collaborazione con gli allenatori, volta a migliorare il gioco della squadra.
Per il 31enne è una grande soddisfazione: "Già dallo scorso agosto ho iniziato a collaborare con la Benetton e con il suo head coach Umberto Casellato - dichiara Iannucci - mi avevano chiesto di visionare alcuni aspetti della loro analisi video. Mi occupo di parametri specifici del gioco, in particolare della qualità del punto di incontro".
Iannucci sta collaborando all'analisi post-partita di gare di Guinness Pro 12 e di Champions Cup, visionando le azioni di gioco degli atleti trevigiani, che affrontano squadre del calibro di Leinster, Munster e Racing Metro.
"La scorsa settimana sono stato a Treviso soprattutto per crescere come allenatore e analista - continua - e ho assistito al lavoro settimanale in vista della partita contro il Leinster, vivendo quotidianamente il lavoro dello staff sul campo e nelle riunioni tecniche. Ho trovato un ambiente professionale".
Iannucci è stato in Veneto dal 17 al 23 novembre: "Credo che la differenza sostanziale fra il rugby pro (professionistico) ed il resto stia soprattutto nella cultura dell'organizzazione. Lo staff di Casellato, con Goosen e Martin è veramente professionale, di altissimo livello. C'è serenità di confrontarsi e di condividere il proprio lavoro, alla luce del sole, dando molta importanza anche alle opinioni dei giocatori più esperti".
Iannucci riporterà il bagaglio appreso in un club blasonato come la Benetton anche nella Gran Sasso, attualmente prima in classifica nel girone 4 di Serie A, che domenica 30 affronterà il Firenze a Villa Sant'Angelo: "Ringrazio di cuore Casellato e la Benetton per questa opportunità di crescita - conclude - spero di riportare al meglio questa esperienza nella Gran Sasso". (m. fo.)