Si è tenuto ieri pomeriggio presso la Casa del Volontariato il convegno “L’Aquila che rinasce dallo Sport”, promosso dall’associazione “L’Aquila che Rinasce”. Numerosi i relatori dell’incontro: Sabatino Aracu (presidente Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio) Roberto Marotta (già presidente Fondazione Carispaq) Rodolfo De Laurentis,(CDA Rai) Francesco Bizzarri (presidente del CUS L’Aquila) Carlo Masci (assessore regionale allo sport) ed Emanuela Iorio (assessore allo sport del comune dell'Aquila). Ospite di prestigio il neo eletto presidente del CONI Giovanni Malagò.
L’obiettivo del convegno era quello di rilanciare l’importanza dello sport nella ricostruzione post sisma, analizzando anche i relativi costi di ripristino di impianti e attività sportive. A questo proposito è stato significativo l’intervento di Francesco Bizzarri, che ha relazionato minuziosamente come il complesso sportivo di Centi Colella sia stato danneggiato dal terremoto (39.000 € il danno stimato) e dalla tendopoli (oltre un milione e duecentomila euro di danni) e come i fondi per il ripristino degli impianti tardino ancora ad arrivare, invischiati nella giungla burocratica delle pubbliche amministrazioni.
Sugli impianti è intervenuta Emanuela Iorio: “Si è capito che bisognava ripartire dagli impianti, il fiore all’occhiello della ricostruzione dell’impiantistica sportiva sarà la pista d’atletica di Piazza d’Armi. Ovviamente ci sono ancora dei problemi con i grandi impianti, come lo Stadio Acquasanta o il palazzetto di Viale Ovidio, per il quale è in fase di espletamento la gara d’appalto per la sostituzione degli infissi”.
Dopo gli interventi in programma, e prima della conclusione di Malagò, hanno trovato spazio altri relatori: dirigenti di diverse realtà sportive dell’aquilano. In pochi sono riusciti a distinguersi dalla massa, probabilmente perché, dato il poco spazio a disposizione, hanno dedicato tutto il tempo all’istanza che più hanno a cuore: l’assenza o l’insufficienza degli impianti sportivi. Tra i tanti interventi quello di Loredana Micheli, presidente della Gran Sasso Rugby neopromossa in serie A, che si è dichiarata “delusa dal fatto che ciascuno di noi (i dirigenti sportivi che sono intervenuti, ndr) pensa solo al proprio sport”. Provocatorio l’intervento di Gigino Scipioni, presidente della Old Rugby, che ha esordito così: “Rappresento il rugby in questa città, nei suoi ex giocatori”. Pallino del presidente, e di alcuni membri della Old, è l’idea di realizzare un impianto sportivo pluridisciplinare in quel di Roio: Scipioni ha chiesto pubblicamente l’intervento risolutivo del Comune dell’Aquila, senza il quale la Old perderebbe la disponibilità di un milione di euro.
Forte e deciso l’intervento finale di Malagò: "Non farò un intervento diplomatico. Capisco che ci può essere rabbia e acredine, ma non sono il signore che schiocca le dita e sistema il palazzetto. Conosco bene queste situazioni, la gente si lamenta, il politico ascolta e dice 'grazie delle lamentele'. Io faccio tutt’altro mestiere, incomincio dalla base nonostante la mia estrazione sociale: sono come tutti voi, un volontario che ha messo del suo. Avrei dovuto venire prima a L’Aquila, una cosa posso promettervi: a settembre tornerò e farò una mappatura delle necessità: se potrò, interverrò".
A fine incontro abbiamo avvicinato il neo presidente del CONI per chiedergli quale possa essere, secondo lui, il futuro dello sport aquilano: "Occorre ripartire dalla base e dal territorio. L’abbiamo detto, l’abbiamo raccontato e lo stiamo urlando. Il CONI non ha nel suo statuto un certo tipo di obblighi, ma io li sento molto forti a livello morale. Noi possiamo giocare da sponda con le istituzioni locali e anche con la struttura regionale del CONI per cercare di dare una mano a questo territorio. Lo sport è l’elemento numero uno per ricreare quell’ aggregazione e quella giusta atmosfera necessarie a questa città".