di Fabrizio Tiboni - Diciotto squadre, 250 atleti in rappresentanza di 8 regioni e 13 province, sabato 11 luglio a Rovigo hanno dato luogo all'atto conclusivo del 7° campionato italiano di Touch patrocinato dall'Italia Touch, l'associazione che dal 2007 si occupa di promuovere la disciplina sul territorio nazionale, oltre ad occuparsi dell’organizzazione, in collaborazione con FIT (Federation of International Touch), di eventi e appuntamenti della Nazionale italiana.
Sul manto erboso dello stadio "Mario Battaglini", uno dei tempi del Rugby nazionale, le squadre sono scese con la speranza di succedere agli Orange Belluno nell'albo d'oro della disciplina.
Tra le 18 compagini, su invito della stessa Italia Touch, era presente anche quella delle Vecchie Fiamme Old Rugby, che dall'Aquila è partita con molte speranze nelle borse e con tanta voglia di confronto e di imparare da quanti praticano il Touch ormai da quasi un decennio. Per l'occasione la squadra del capoluogo abruzzese è stata integrata da tre ragazze delle Belve Neroverdi, squadra aquilana di rugby femminile, con la quale è in corso una collaborazione da quasi un anno.
Quando due anni fa tutto iniziò quasi per gioco sul campo di rugby di "Centi Colella" nessuno dei ragazzi aquilani avrebbe mai pensato di arrivare alle fasi finali nazionali di Touch. Nel corso di questo biennio, tra un allenamento e l'altro, non sono mancati i risultati, tra i quali spicca la vincita della Coppa Italia a novembre 2014, manifestazione organizzata dalla LITR (Lega Italiana di Touch Rugby) altra realtà nazionale del movimento Touch affiliata alla Federazione Italiana Rugby.
Sul campo di Rovigo le Vecchie Fiamme hanno voluto mettersi ancora una volta alla prova per migliorare i risultati, già sorprendenti, conseguiti nel corso del 2015.
Purtroppo l'inizio non è stato dei migliori, infatti la prima partita si è conclusa con il risultato di 6-0 a favore dei ragazzi vicentini della Tokodenoka; meno pesante la sconfitta contro il Modena Touch nella seconda partita; infatti i ragazzi in maglia gialla hanno avuto la meglio sugli aquilani con il punteggio di 3-1.
La vittoria finalmente arriva nella terza partita, dove le Vecchie Fiamme hanno domato la squadra del Treviso Touch con un buon 3-2.
Alla prima gioia però sono seguite altre due sconfitte (Orange Belluno e Verona Touch). Purtroppo il risultato è bugiardo in quanto le Vecchie Fiamme sono state penalizzate per essere scese in campo con solo due ragazze su sei giocatori schierati (il regolamento prevede delle mete di penalità se si schierano in campo meno di tre donne), per dare loro la possibilità di riposarsi un po' in quanto il torneo è stato accompagnato da un sole caldo, che ha portato la temperatura oltre i 30°. Le due partite si sono concluse con un pareggio e con una sconfitta per una sola meta.
La vittoria, contro i Tucano Touch, torna nell'ultimo incontro, quello decisivo per assegnare il 15mo posto.
Nel tardo pomeriggio, dopo quasi cinquanta partite che hanno messo in risalto l’agonismo, il fair play ed il buon tasso tecnico delle compagini giunte a Rovigo, si è disputata la finalissima tra le squadre dei Brianza Toucherz e quella dei TurtleIn TouchRugby. Il titolo di campione italiano di Touch è andato alla squadra brianzola che ha dominato nettamente la finale, uscendo vincitrice con il punteggio di 6-1.
Al termine delle competizioni, quando la temperatura iniziava ad essere più mite e con la voglia, condivisa da tutti, di festeggiare nel terzo tempo la splendida giornata di sport, si sono tenute le premiazioni.
Ai ragazzi delle Vecchie Fiamme Old Rugby, in quanto vincitori della prima edizione, è stata consegnata la "Coppa dei 2 Mari", competizione di Touch riservata alle squadre del Centro-Sud, che si è svolta nell'arco dei primi mesi del 2015 con tappe nelle città di Segni, Roma, L'Aquila e San Giorgio del Sannio. Al secondo posto la squadra dei Bersaglieri Sanniti.
Degna conclusione di questo sabato "al tocco", l’immancabile terzo tempo gestito in maniera impeccabile dall'accogliente e super attrezzata Club House del Rovigo Rugby. Tra un piatto di pasta ed vari bicchieri di birra tutte le squadre hanno riempito la pista da ballo fino a tarda notte.
Con le borse colme, non solo di panni sudati, ma anche di quanto imparato con l'esperienza di Rovigo, le ragazze e i ragazzi aquilani sono ripartiti il giorno successivo, con la convinzione di poter dire la loro nelle finali nazionali dell'anno prossimo.
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