Negli spogliaoti il primo a presentarsi è Mister Perrone, evidentemente soddisfatto per i punti conquistati: "Tre punti importanti - esordisce - contro una squadra tecnica, dietro rocciosa, e brava nel'uno contro uno. Noi siamo stati bravi nel primo tempo e avremmo potuto sfruttare meglio qualche occasione sopratutto nel gioco sugli esterni, dove eravamo in superiorità numerica. A volte ci siamo riusciti in altre abbiamo sbagliato il passaggio o il movimento.
Nel secondo tempo è stata un altra partita con l'espiuslione di Ceccarelli: "Lì ho pensato alla difesa. La mia intenzione era di sostituirlo Ceccarelli dato che era già ammonito, passando con Bigoni sempre al 4-3-3, ma l'arbitro mi ha anticipato di poco. Dopo sapevo che avremmo fato una partita abbassandoci ma siamo andati bene chiudendo tutti gli spazi".
Sulla prestazione di Mancini: "Tutti si sono sacrificati, Macnini è uno dei giocatori con più esperienza con i suoi 33 anni".
Anderson e Maccarrone coppia centrale un po' a sorpresa, ma solo per i giornalisti: "Sono andati bene sia a due che col terzetto, quindi sono un'opportunità ce avrò durante l'anno".
De Sousa forse un po' isolato? "No avevamo impostanto la partita per giocare sugli esterni contro il loro centrocampo a rombo. Se su quella bella palla datagli da Ceccarelli fosse arrivato un po' prima sarebbe stato perfetto, queste sono cose che proviamo in allenamento".
La defezione di Ceccarelli che sarà assente a Arezzo: "E' un giocatore importante, dispiace, forse l'arbitro è stato un po' severo".
A centrocampo: "La prima parte del primo tempo le squadre erano lunghe entrambe, c'erano spazi e si faceva giocare ma di situazioni pericolose c'è n'è stata una, ma abbiamo tamponato bene. Bensaja aveva il trequartista da impallare ma doveva guardare anche il centrocampista basso quando saliva. Era nella zona più difficile".
Mancini: "Sento la fiducia di tutto lo staff"
"Sono contento perché sia la società che lo staff mi sta mettendo in condizione di riscattarmi. Sento la fiducia quest'anno e per un giovare la fiducia è tutto". Parola di Manuel Mancini (uno dei tanti 'Mancini' rossoblù), trombato l'anno precedente quando era statto acquistato per ricoprire un ruolo in mezzo al campo in cui poi non gli è stata data la possibilità di giocare per cambi di programma.
Eppure anche quest'anno Perrone, che però lo conosce bene - al suo gol è scattato in piedi per abbracciarlo - lo sta utilizzando come mezz'ala invece che trequartista. A fare la differenza, appunto, è evidentemente la fiducia. "La mezz'ala - dice lui - è un ruolo dispendioso a 32 anni anche se sto bene fisicamente ma se l'allenatore mi richiede questo io do' il massimo".
Poi il protagonista racocnta l'azione del suo gran gol: "De Sousa è stato bravissimo a rubare palla e accompagnarmi, mi sono trovato uno contro uno col difensore - era tanto che non mi succedeva - ho fatto il dribbling e poi ho caricato subito il destro a giro".
Insieme a De Sousa ti senti un po' l'uomo squadra di quest'Aquila? "Mi sento sicuramente nella condizioni di dover e poter dare perché posso farlo, ma siamo importanti tutti. La squadra vuol dire questo, rispettarsi e fare una corsa per l'altro. Per me è fondamentale.
Sulla penalizzazione: "Ci tenevamo a vincere per cancellare la penalizzazione, anche la prossima partita sarà importante aspettando la prossima sentenza".