Lo "scontro salvezza" al Fattori l'ha vinto il Savona, mentre L'Aquila affila la quarta sconfitta consecutiva e viene contestata dagli ultras a fine partita.
Una sconfitta pesante maturata nei primi minuti quando al 7' i rossoblù hanno incassato già il primo gol dall'ex Virdis, che ha raccolto una respinta di Zandrini; e 20' minuti dopo, quando il centrale Anderson ha steso Cocuzza da ultimo uomo lasciando i suoi in 10 per più di un'ora.
L'Aquila? La reazione c'è stata, in particolare nella prima mezz'opra del secondo tempo, in dieci, dando tanto ma senza riuscire a gonfiare la rete nonostante i numerosi tentativi, i più numerosi da inizio stagione probabilmente.
Positivi in tal senso gli sforzi in mezzo al campo di un grande Mancini, ma anche da Triarico (schierato dal primo minuto) e Stivaletta. In generale, in dieci, la prestazione della squadra è stata positiva ma non è bastata. Si continuano a pagare caro degli errori importanti senza poi riuscire a metterla dentro negli ultimi 15metri. Qualcosa deve sbloccassi, alternativa il baratro.
CRONACA
Perrone nello scontro contro i liguri ha riproposto il solito 4-3-3 con Maccarrone ed Anderson al centro e Piva e Di Mercurio sullo fascia. Al posto di De Francesco in campo è sceso Stivaletta che ha preso posto su una mezz'ala mentre sull'altra si è posizionata Mancini con Bensaja davanti la difesa. Tridente con Sandomenico, Triarico e De Sousa.
Pronti partenza via e sembra di rivedere il film già visto con il Pontedera, con il Savona in vantaggio già al 7': tiro da fuori di Gagliardi che si muove troppo liberamente e tapin vincente dell'ex Virdis.
Al 10' una prima risposta dell'Aquila con De Sousa che di testa impensierisce Falcone su cross di Stivaletta.
Al 27' arriva l'epuslsione di Anderson che scivola e poi travolge Cocuzza da ultimo uomo. Qualche recriminazione negli spogliatoi da parte aquilana per una possibile spinta di Cocuzza precedente al fallo dell'inglese.
Perrone poco dopo sceglie di tornare con la difesa a quattro togliendo Bensaja ed inserendo Sanni.
Al 36' Sandomenico fa tutto da solo, va al tiro e costringe Falcone all'angolo.
Nel secondo tempo Mancini va subito vicino al gol con una conclusione da dentro l'area. Da un calcio di punizione scaturito nel proseguio dell'azione, Sandomenico tira di poco alto sopra la traversa.
Perrone toglie Stivaletta e fa entrare Ceccarelli, arretrando Triarico sulla linea mediana.
Ancora Mancini al 12' tira da fuori sotto l'incrocio ma un miracolo del portiere ligure manda la palla in angolo.
Al 15' bella combinazione Manicni che taglia per De Sousa che, spalle alla porta, si gira bene e la manda fuori di poco.
Al 17' Ceccarelli tira da fuori e la palla di poco al alto. E' il momento migliore dell'Aquila che in 10 (ma non sembrerebbe) gioca il miglior gioco dell'anno. Ma con l'inferiorità numerica il forcing non può durare a lungo.
Perrone prova ad inserire forze fresche togliendo Piva ed inserendo un buon Bigoni.
Al 23' Cocuzza riporta tutti alla realtà prendendo in pieno il palo.
La partita finisce praticamente lì con L'Aquila incapace di procurarsi ancora lucide palle gol.
Battisti: "C'è bisogno di più fiducia in noi stessi. Dopo quattro sconfitte non possiamo accampare scuse"
Per il direttore Sportivo Alessandro Battisti "piove sul bagnato": "Oggi era partita che potevi vincere e non dovevi perdere. Purtroppo non ci siamo riusciti. Complimenti all'avversario".
"Abbiamo commesso degli errori grossolani, sapevamo che la risorsa Gagliardi era importante, dovevamo essere più attenti sulla respinta. Ma la partita non è affatto finita perché anche in 10 siamo andati bene. Peccato per i ragazzi, perché hanno lottato. Abbiamo giocato meglio in 10, ma i ragazzi devono avere più fiducia in se stessi".
La contestazione dei tifosi: "Ci sta, dobbiamo ascoltare quello che hanno da dire ed è giusto da parte nostra metterci la faccia....però si sappia che abbiamo dato il massimo. Stiamo dimostrando che abbiamo dei limiti, dobbiamo lavorare per farlo vedere meno possibile. Dopo 4 sconfitte non possiamo accampare scuse".
Perrone: "A questo punto devo capire chi sono i giocatori più affidabili"
Negli spogliatoi scende il tecnico aquilano: "Dispiace perché avevamo preparato la partita dicendo che dovevamo stare attenti alle verticalizzazioni ed al loro trequartista. Alla prima occasione dopo 7 minuti ci hanno puniti esattamente così. Devo dire che dopo tre sconfitte, in una partita così importante, trovarsi dopo 7 minuti in svantaggio è una grossa botta. Nonostante tutto la squadra si è ripresa e non si è smarrita. Abbiamo provato a giocare. Siamo rimasti in 10, ma siamo riusciti a venire fuori anche da questo".
"Per quanto visto nel secondo tempo ai ragazzi non si può rimproverare niente come prestazione, apparte di non esser riusciti a pareggiare. Dobbiamo passare questo momento difficile ma la squadra è viva e consapevole di avere delle qualità. A questo punto devo anche capire chi sono i giocatori più affidabili. Alcuni sbagli in particolare non vanno fatti".
"Ho confermato Triarico che è un giocatore che stava in condizione mentre Ceccarelli era in condizione non ottimale"
Cambierebbe qualcosa? "Col senno di poi forse avrei potuto impostare un atteggiamento più guardingo ed usare un altro modulo (3-5-2 con Sandomenico seconda punta ndr), ma sarebbe significato un po' snaturarsi. Se negli allenamenti giochi bene così, devi continuare tenendo il punto"
Si pagano gli episodi: "Abbiamo pagato molto di più di quello che meritavamo , nessuna squadra ci ha messo sotto. Può darsi paghiamo una mancanza di esperienza ...si ha paura, bisogna superarla. Il fatto è che nel calcio non c'è sempre una spiegazione e magari alla prossima partita ci gira tutto bene. Di sicuro qualche errore lo commettiamo. Negli ultimi sedici metri potevamo fare qualcosa di meglio"