Per il Gran Sasso Science Institute è arrivato il momento tanto atteso.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale che ne ha sancito l'istituzione, infatti, il Gssi è diventato a tutti gli effetti una scuola superiore universitaria, al pari della Sissa di Trieste, della Sant'Anna di Pisa, dell'Imt di Lucca e dello Iuss di Pavia.
A inaugurare questo nuovo corso è stata la ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini, che, dopo aver visitato la sede dell'istituto, ha preso parte anche all'incontro "Una città della conoscenza".
"Il Governo ha fortemente creduto in questa scuola di dottorato, coerente con la volontà di scommettere sulla ricerca come tassello di una nuova identità produttiva del Paese", ha sottolineato la Ministra. "Il Gssi rappresenta un polo di eccellenza che innalza il livello di internazionalizzazione del sistema della ricerca nazionale e che ha già contribuito al progresso della scienza con scoperte sensazionali come quella delle onde gravitazionali. L'Abruzzo e L'Aquila devono essere orgogliosi di ospitare questa scuola".
"Si chiude nel migliore dei modi un percorso di tre anni intensi" ha detto il direttore del Gssi Eugenio Coccia "Si tratta di un risultato significativo per L'Aquila e per il suo percorso di rilancio come città della conoscenza, progetto già forte della presenza sul territorio dell'Università dell'Aquila e dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'INFN".
Presenti all'evento anche il presidente dell'Infn Fernando Ferroni, la rettrice dell'Università dell'Aquila Paola Inverardi, il presidente dell'Anvur Andrea Graziosi e i giovani allievi e ricercatori dell'Istituto.
Il Gssi potrà contare, per i prossimi tre anni, su un finanziamento di 9 milioni di euro l'anno: 3 milioni appartengono al Ffo (Fonfo di finanziamento ordinario, i trasferimenti che lo Stato garantisce alle università) mentre 6 ai famosi fondi del 4% della ricostruzione destinati al rilancio economico del territorio.
Passati questi primi tre anni, l'obiettivo dell'istituto - che dal 2017 potrà contare anche sui nuovi locali dell'ex Gil maschile donati dal Consiglio regionale: l'accordo è stato firmato da Coccia e dal presidente Di Pangrazio - è quello di crescere e incrementare la quota del Fondo di finanziamento ordinario.
"Oggi è una giornata significativa, la prima di un Istituto ormai libero dalla tutela INFN", ha aggiunto Fernando Ferroni, presidente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare. "L'Infn con orgoglio rivendica il ruolo, che ha svolto duranti questi tre anni complessi ma esaltanti, nel far nascere e maturare questa realtà fortemente internazionalizzata, e che comunque resterà scientificamente legata ai Laboratori Infn del Gran Sasso".
L'avvio dell'iter per la costituzione del Gssi risale al 2012. L'idea di istituire all'Aquila una scuola di specializzazione post laurea internazionale è nata da una sinergia tra Ocse, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Governo e Regione Abruzzo.
Nei primi tre anni di vita l'istituto ha ricevuto circa 2 mila domande. Quattro i corsi di dottorato attivati: fisica, matematica, informatica e studi urbani.
Oggi il Gssi, con i suoi 120 dottorandi, la metà dei quali provienenti dall'estero, è l'università più internazionalizzata d'Italia.