Mercoledì, 30 Ottobre 2013 09:46

Avezzano: la riscossa contro il femminicidio parte dagli studenti

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"Mi vergogno dell'Italia che non si vergogna" era scritto sullo striscione che ha aperto il lungo corteo contro il femminicidio che ha preso forma ieri, ad Avezzano, in risposta al brutale dupice femminicidio di Pescina, di Fatime Selmanaj (45 anni) e di sua figlia Senade (21), uccise dall'ex marito di Fatime e padre biologico di Senade.

Il corteo, a cui hanno partecipato circa 2mila studenti delle scuole di Avezzano e l'Unione degli Studenti dell'Aquila, ha percorso via Garibaldi, via Corradini, via Marconi, Piazza della Repubblica, via Mazzini, via Nazario Sauro, via Cataldi per giungere, poi, a piazza Risorgimento dove c'è stato l'incontro con le istituzioni.

Erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, il primo cittadino di Pescina Maurizio di Nicola, la senatrice Stefania Pezzopane e la consigliera regionale alle pari opportunità Letizia Marinelli.

"Credo che qui- ha detto Di Nicola- la maggior parte di voi sia marsicano e, dunque, vi esorto a non dimenticare il grande scrittore Ignazio Silone che con il romanzo 'Il segreto di Luca' ha dimostrato come deve essere impostato il rapporto tra uomo e donna".

"Contate su di me per ogni iniziativa che volete intraprendere per portare avanti la vostra battaglia", ha sottolineato invece il Sindaco di Avezzano.

az2bMolti erano i ragazzi presenti in piazza. La maggior parte con segni neri sul viso, segni di lotta, di sfida e di lutto.
Altri ancora indossavano un nastro rosso attorno alla testa o sul braccio.
Tanti erano i cartelloni con disegnate bocche simbolicamente cucite con su scritto "BASTA SILENZIO", "BASTA VIOLENZE".

In molti hanno gridato un "NO!" collettivo sotto invito della consigliera Letizia Marinelli che ci ha tenuto a ricordare che il 25 novembre il Centro antiviolenza organizzerà una giornata mondiale contro la violenza sulle donne a cui potranno partecipare tutte le scuole.

Significativo è stato l'appello a tutti i giornalisti da parte della senatrice Stefania Pezzopane, la quale, dopo aver ricordato l'uccisione per mano dell'ex marito di Hrjeta Boshti (36anni) e del compagno della donna Shpetin Hana (40), a L'Aquila, è intervenuta dicendo: "Non li chiamate più delitti passionali. La passione è amore. E non c'è nulla di amore in questi omicidi, solo odio."

È stato, inoltre, allestito un gazebo dai ragazzi di Pescina, con l'intento di raccogliere fondi destinati ai familiari delle vittime.

Il termine "femminicidio", come ha detto la senatrice Pezzopane, "è una parola nuova, che prima non esisteva", come è recente anche la legge che punisce tale tipo di omicidio. Deve essere solo applicata bene.

di Maria Giovanna Stati

                                                               az5b

 

Ultima modifica il Mercoledì, 30 Ottobre 2013 14:47

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