Tasse contenute per le famiglie a basso reddito, maggiori sconti e agevolazioni per gli studenti con rendimenti accademici positivi e una politica più attenta al merito.
Sono questi i principi portanti del nuovo sistema di tassazione approvato dal consiglio di amministrazione dell'Università dell'Aquila e presentato questa mattina dalla rettrice Paola Inverardi.
Il nuovo regime entrerà in vigore dal prossimo anno accademico, quello 2014/15, in virtù della scadenza dell'accordo di programma - firmato con il Miur all'indomani del terremoto - che, per cinque anni, ha esentato tutti gli studenti iscritti presso l'ateneo aquilano dal pagamento delle rette.
L'accordo, peraltro, scadrà il 31 dicembre di quest'anno e dunque coprirà anche il pagamento della prima rata nel nuovo anno accademico. Il che vuol dire che, anche per il 2014/15, gli studenti dell'Università dell'Aquila dovranno versare una sola rata, la seconda.
Il calcolo delle fasce contributive della nuova tassazione, frutto del lavoro svolto da una commissione istituita ad hoc dall'ateneo, è stato particolarmente complesso, ha ricordato la rettrice, "perché per sei anni non abbiamo avuto informazioni sulla nostra popolazione studentesca, sulla sua composizione dal punto di vista reddituale, e chiaramente una qualunque politica di contribuzione non può non basarsi sulla reale capacità di ciascuna famiglia di pagare le tasse".
Iscrizioni: "Non ci sarà nessun tracollo"
In base alle proiezioni fatte dalla commissione, per il prossimo anno accademico è stato stimato un calo delle immatricolazioni del 10% e un abbandono di circa il 25% degli studenti inattivi o fuori corso. A conti fatti, dunque, la popolazione studentesca dovrebbe ridursi di poco più di 2mila studenti: dagli attuali 23mila iscritti si passerà a 21mila 253. Cifre che, secondo la rettrice e il prof. Filipponi (che ha coordinato i lavori della commissione), sono ben lontane dagli scenari catastrofici, paventati dai più scettici, fatti da un vertiginoso tracollo delle iscrizioni.
Come sarà il nuovo sistema
Anzitutto va detto che la nuova tassazione sarà unica, cioè indipendente dal corso di laurea. Una scelta frutto di una precisa volontà politica, quella di non penalizzare gli studenti in relazione a ciò che decideranno di studiare.
La prima rata (che, come detto, gli studenti non dovranno pagare) si compone di una tassa di iscrizione di 198 euro fissata dal Miur e di una parte contributiva, stabilita dall'università, di 102 euro.
La seconda rata, invece, si articolerà in questo modo:
- per i redditi Isee da 0 a 14 mila euro, ci sarà una contribuzione pari a 100 euro;
- per i redditi da 14 a 44 mila euro, 100 euro più 25 euro per ogni indice Isee crescente;
- per i redditi superiori a 44 mila euro, 850 euro
Su questo sistema base si innesteranno le agevolazioni.
Ad esempio, uno studente in corso con reddito Isee nell'anno di riferimento inferiore a 10mila 632 euro, che abbia conseguito almeno 12 crediti formativi (vale a dire uno o due esami) alla data del 10 agosto, avrà un rimborso totale delle tasse (fermi restando gli sconti e i rimborsi già previsti per legge per gli studenti con redditi familiari da 0 a 18 mila euro).
Altre agevolazioni saranno indipendenti dal reddito e si baseranno esclusivamente sul merito.
Ad esempio, per quanto riguarda le lauree triennali, gli studenti che si immatricoleranno avendo conseguito il diploma di scuola superiore con una votazione di 100 o 100 e lode, avranno uno sconto sulla seconda rata di 250 euro. Ma sono previste detrazioni anche per coloro che avranno ottenuto una votazione più bassa, da 80 a 99 centesimi.
Per quanto riguarda le lauree magistrali, invece, gli studenti che si immatricoleranno a un corso di laurea magistrale avendo conseguito la laurea triennale al massimo entro il I anno fuori corso e con un punteggio di 110/110 o di 100/100 e lode, avranno uno sconto sulla seconda rata di 400 euro. Anche in questo caso, ci saranno ulteriori agevolazioni anche per coloro che avranno ottenuto un voto più basso, da 100 a 109/110.
Altri sconti (sempre indipendenti dal reddito) verranno applicati in base alle condizioni familiari degli studenti: avranno diritto a detrazioni sulla seconda rata gli studenti con fratelli o sorelle iscritti agli altri atenei abruzzesi, gli studenti con disabiità tra il 33% e il 66% (oltre il 66% le agevolazioni sono già previste per legge), gli studenti con figli e quelli con membri del nucleo familiare di appartenenza in disoccupazione, cassa integrazione o mobilità.
Sul sito web dell'università sarà disponibile un applicativo che consentirà a tutti gli studenti di calcolare, Isee alla mano, le tasse che andranno a pagare.
Paola Inverardi: "Sistema equo che premia il merito"
"La nuova tassazione" ha affermato la rettrice nel corso della conferenza stampa "va nella direzione che questa università vuole imboccare: vogliamo infatti attirare qui studenti motivati, che vogliono lavorare e possibilmente risiedere stabilmente in città. Vogliamo cercare di aiutare il più possibile questi studenti, affinché il loro percorso formativo possa essere soddisfacente e della durata giusta, cercando di migliorare i parametri relativi sia all'abbandono che agli studenti inattivi".
Lo "scontro" con l'Udu
Per quanto riguarda gli attriti registrati nei giorni scorsi tra i vertici dell'ateneo e l'Udu, la rettrice ha tagliato corto, dichiarando: "Forse è giunta l'ora di imparare a lavorare insieme. Questo vuol dire che quando ci si confronta su delle posizioni, non si può dire 'La nostra proposta è la miglire possibile, o la votate o noi ce ne andiamo' ".