Mercoledì, 19 Giugno 2013 17:45

Ion e Virginia: la nostra esperienza Erasmus a L'Aquila

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Traduzione a cura di Enzo Santilli

StudenTown ha deciso di dar voce agli studenti Erasmus dell'Univaq. Virginia e Ion sono i primi due ragazzi a cui abbiamo chiesto di raccontare come stanno vivendo la loro esperienza e il loro rapporto con la città. Gli studenti arrivati da altri Atenei d'Europa nel capoluogo d’Abruzzo si trovano ad affrontare, quotidianamente, difficoltà di ogni genere legate alla quasi totale assenza di un piano strategico efficace per le politiche giovanili e all’inadeguatezza dei servizi offerti dall’Università in tal senso.

Nonostante l’associazione “Aquilasmus” cerchi il più possibile di fornire un appoggio concreto per l’inserimento sociale dei ragazzi, permangono numerosi problemi con i quali si scontrano tutti i giorni anche i cittadini aquilani.I maggiori ostacoli che gli studenti affrontano vanno dal caro affitti all’insufficienza dei trasporti pubblici, per non parlare dell’assenza di luoghi di aggregazione. Un’altra mancanza che gli studenti Erasmus denunciano è quella di corsi di inglese nei vari dipartimenti.

“Qui a L’Aquila la normalità è andare al terminal e non trovare nessun autobus” confessa Ion, 22 anni originario di Bilbao, che aggiunge: "nei Paesi Baschi non mi è mai capitato di andare all’università e non trovare i professori”.

Per rendere davvero L’Aquila una città a misura di studente, dunque, bisognerebbe prendere in maggiore considerazione le condizioni di vita dei ragazzi iscritti al Ateneo, Erasmus e non. "Consiglierei di visitare la città, ma non la indicherei ad altri universitari per l'esperienza Erasmus - dice Virginia, 25 anni, di Cadice - Per incontrare qualcuno o per trovare un negozio aperto,  infatti, bisogna fare il giro di tutta la città. Mi piacerebbe tornare - conclude - per vedere se L'Aquila, un giorno, sarà ricostruita".

Ultima modifica il Giovedì, 20 Giugno 2013 11:34

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