di Cristiano Pitari - In città è ricominciata la scuola. I ragazzi tornano a vivere la solita routine: libri sui banchi, discorsi con gli insegnanti, campanelle che suonano.
Per quanto riguarda le istituzioni scolastiche quest'anno, diversamente da quello appena trascorso, non ci sono stati problemi di organico. Entro il 31 agosto si sono concluse le nomine per gli incarichi annuali degli insegnanti. Molti di essi sono stati ammessi in ruolo, come prevede la nuova riforma. Altri docenti attendono il mese di novembre, ultimo blocco di ammissioni.
Secondo le fasi 0, A e B del piano straordinario del governo Renzi, al primo di settembre sono stati 180 gli insegnanti in provincia, tra tutti gli ordini e gradi di scuola, a essere assunti.
Visto che la nuova riforma prevede nella fase B la mobilità dei docenti, quattro insegnanti sono arrivati in provincia dell'Aquila altre province d'Italia. D'altro canto, sono molti i docenti della nostra provincia che sono stati chiamati altrove per ricoprire il ruolo, soprattutto al Nord.
A breve nelle scuole i collegi dei docenti si riuniranno per stabilire l'organico potenziato, in base al quale si farà l’ultima
fase di immissioni in ruolo (fase C).
Nel frattempo i ragazzi continuano, per il settimo anno consecutivo, a frequentare la scuola nei moduli provvisori (Musp). I lavori per la ricostruzione delle scuole ancora non partono. Ad oggi, sono pronti soltanto i progetti per gli istituti di Paganica, Sassa, Bagno e Arischia.
Il numero dei moduli provvisori che ospitano la varie strutture scolastiche nel cratere (asili nido, scuole primarie e secondarie, Conservatorio) sono 32, e, col passare del tempo, alcuni hanno mostrato i segni del deterioramento: perdite d'acqua, infiltrazioni, mancanza di palestre e di laboratori.
Il Comune ha messo in atto verifiche e manutenzioni straordinarie per risolvere temporaneamente queste difficoltà.
di Cristiano Pitari