Mercoledì, 24 Luglio 2013 11:41

"Pensieri sommersi" un viaggio attraverso la perdita della propria identità

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Si terrà il 24 luglio alle ore 21:30 presso Piazza San Silvestro, nell'ambito della manifestazione culturale "I Cantieri dell'immaginario", la prima di "Pensieri sommersi". Lo spettacolo, curato da Giancarlo Gentilucci, è tratto da "Le città mortali" di Roberto Melchiorre, con musiche originali di Sandro Paciocco.

Si tratta di una messa in scena che, con il supporto di strumenti multimediali, indaga sulla condizione di sospensione che gli abitanti e i luoghi subiscono a seguito di un evento straordinario.

E' una sorta di naufragio, inteso come risultato di una catastrofe sì naturale, ma anche sociale ed economica. E' un viaggio attraverso la perdita della propria identità e la ricerca della stessa, un ragionamento che va oltre i confini dei nostri territori, permettendoci uno sguardo di più ampio respiro.

"E' il racconto di uno smarrimento di due personaggi – spiega Giancarlo Gentilucci regista dello spettacolo - che si aggirano alla ricerca di una meta - forse la loro città - e quando la trovano, capiscono che non è più la città dei loro ricordi, ma un nuovo oggetto che va esplorato, compreso e reinventato in modo diverso. Quello che mi ha stimolato è la percezione di una sorta di stasi esistenziale delle persone, ferme in attesa di una possibile rinascita e della realizzazione di desideri che l'esperienza drammatica ha suscitato. Questa attitudine mi ha fatto rivolgere lo sguardo verso le nuove generazioni di aquilani, nate e cresciute dopo la catastrofe, che dei vecchi rituali e delle vecchie abitudini della nostra città non hanno memoria. L'investimento di nuove idee e di un nuovo modo di vivere i territori, appartiene alle nuove generazioni".

L'autore del racconto "Le città mortali", Roberto Melchiorre, aggiunge: "Ci sono argomenti che - per essere trattati fuori dall'agone della cronaca, delle polemiche e dell'emergenza - hanno bisogno di essere osservati con uno sguardo che si ponga ad una giusta distanza. Paradossalmente, in questi casi, è necessario distaccarsi dalla realtà per tentare di comprenderla meglio. Ecco perché ho deciso di affrontare il tema della distruzione/ricostruzione di una città – questione che a L'Aquila assume un valore autenticamente straordinario – scegliendo il registro lirico, metafisico, visionario. Le città mortali, infatti, narrano la storia di un viaggio, un viaggio alla ricerca del senso di una fine: quella di una città. In soccorso dei due viaggiatori in cerca di risposte arrivano la poesia, il mito, la filosofia. I coreuti ricordano ai due protagonisti di questo dramma una grande verità: un nuovo inizio è possibile solo dopo aver preso coscienza fino in fondo, senza pietà alcuna, che nulla potrà essere come prima e che non si può ricostruire senza l' utopia e senza il pensiero, non di una nuova città ma di una città nuova".

"Pensieri Sommersi" è il quarto capitolo di un lavoro di ricerca che Arti e Spettacolo ha svolto sul territorio dopo il terremoto. Segue infatti "Dalla poesia di Fabrizio De André al terremoto" a cura di Giancarlo Gentilucci (2009), "Spaesamenti nostalgici" di Giancarlo Gentilucci (2011) e "Mille giorni – racconti dal disastro dell'Aquila" di Tiziana Irti e Antonio Tucci (2012).

La regia dell'opera – densa di suggestioni letterarie che vanno da Dante a Cervantes, da Shakespeare a Beckett – si avvale di una sofisticato e complesso uso dei mezzi multimediali e di un apporto dal vivo dei Solisti aquilani che eseguono musiche originali di Sandro Paciocco.

Ricco il cast tecnico e artistico che ha lavorato al progetto: le coreografie di Romina Masi, l'Ouverture "Nostos" eseguita da "I Cameristi dei Solisti Aquilani"; in scena con Giacomo Vallozza, Giulio Votta, Tiziana Irti e il coro composto da Gilda Bernabei, Luisa Chelli, Matteo Di Genova, Marzia Ippoliti, Wilma Moscardi, con la partecipazione dei giovani interpreti Dorian Rotilio e Letizia Prospero. Al violoncello Tommaso Verlinghieri; disegno luci e montaggio video Daniela Vespa; video installazioni Giulia Barnabei Michael Ianni. La residenza è del Teatro Nobelperlapace di San Demetrio e la produzione di Arti e Spettacolo per I Cantieri dell'Immaginario 2013.
Lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con i Solisti aquilani e il Conservatorio di Musica dell'Aquila "A. Casella".

Ultima modifica il Lunedì, 22 Luglio 2013 17:29

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