Martedì, 23 Dicembre 2014 14:14

Live App: i riscontri a due mesi dal lancio della "app della vita"

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Conferenza stampa stamane nei locali del Comune dell'Aquila da parte degli animatori della Live App, la applicazione per smartphone presentata due mesi fa, e realizzata in collaborazione con istituzioni locali come l'Assessorato alle Politiche giovanili del Comune e l'Agenzia regionale per il Diritto allo Studio Universitario (Adsu). Presenti all'incontro Stefano Paponetti, presidente dell'associazione Live Different (ideatrice del progetto), l'assessora alle Politiche giovanili Emanuela Di Giovambattista, il presidente dell'Adsu Francesco D'Ascanio e quello dell'Ama (municipalizzata dei trasporti) Agostino Del Re. L'incontro è stato convocato per presentare i risultati e le criticità della Live App a due mesi dal primo download.

"Vogliamo rispondere a chi ci dice che la app è inutile - ha esordito polemico Paponetti - sono stati circa 5700 i download nei primi 40 giorni, rispetto ai 3500 download totali collezionati in tre anni dalle cinque app già presenti che si occupano del territorio aquilano". Non è stato ancora raggiunto l'obiettivo della copertura del 95% dei sistemi operativi smartphone annunciati a ottobre. Fino ad ieri, infatti, la app era scaricabile dal 40% dei telefoni (con i sistemi Ios 8 e Android 4): "Da oggi - sottolinea Paponetti - è disponibile per Ios 6 e Ios 7, nonché Android 2. Da gennaio lo sarà anche per il sistema operativo Windows Phone". Dei 5700 utenti che hanno scaricato Live App, 150 hanno recensito l'applicazione, con un risultato qualitativo di 4,2 stelle su 5. Le sessioni - cioè il numero di volte in cui l'utente ha avuto accesso alla app almeno una volta nella vita - sono state 4632. Vale a dire che, rispetto ai 5700 download totali, circa mille utenti hanno scaricato Live App senza mai utilizzarla.

Le visualizzazioni di pagine della app ha superato la cifra di 34mila, mentre tra le tre macrosezioni presenti (sulle informazioni della città, per gli universitari e per gli studenti delle scuole superiori) quella più visitata è Sconti welcome, dedicata al mondo degli studenti universitari (circa il 46% degli accessi), seguita da City of L'Aquila (quasi 26%) e quella dedicata alle scuole (24%). "Facciamo un appello a chi ha scaricato l'applicazione per gli aggiornamenti - ha ribadito il giovane imprenditore aquilano - altrimenti non potranno essere visibili le implementazioni del progetto, che stiamo intraprendendo". Infatti, grazie al digital divide di cui è protagonista da troppi anni l'intero Paese, sono molte le persone che comprano smartphone, scaricano app e poi non le aggiornano, perdendo le implementazioni ai prodotti stessi.

All'interno dell'ambito più corposo, quello riguardante le informazioni sul capoluogo abruzzese, le sezioni più visitate sono quelle sugli eventi, sulle corse degli autobus e sullo sport. A tal proposito, sono stati presentati anche sviluppi verso i quali sta propendendo il progetto Live App, che riguardano una diversa interfaccia grafica degli eventi in programma, la reperibilità in tempo reale delle farmacie comunali aperte, l'informatizzazione di tutti i dati che verranno forniti dall'Ama sulle corse degli autobus e lo sviluppo della parte turistica, con una particolare attenzione ai borghi del comprensorio.

"Siamo aperti a collaborazioni - ha sottolineato Paponetti - vogliamo rispondere anche a chi ci critica, dicendo che il costo del progetto è esagerato rispetto al valore dello stesso: i circa trenta associati di Live Different si impegnano tutto il giorno, evidenzio poi che i costi di promozione del progetto sono dieci volte di più rispetto alla realizzazione tecnica. Live App è tutto il progetto, che comprende aspetti complessi e molteplici". Live Different ha ricevuto un contributo da parte del Comune dell'Aquila di 20mila euro, uno di uguale importo dall'Adsu, più sostegni minori (poco più di mille euro) da parte delle municipalizzate Asm e Ama. Diverse, poi, sono state le donazioni private.

Dopo alcune criticità, infine, è stato risolto il problema del trattamento dei dati personali di minori. Nelle scorse settimane, infatti, alcuni docenti dell'istituto "Cotugno" dell'Aquila hanno lamentato la somministrazione di moduli per i dati personali - necessari al rilascio della carta sconti per gli studenti delle scuole superiori - a minorenni, che non hanno potere di firma e quindi rilascio dei propri dati, se non previo accordo con i genitori: "In quel caso, al Cotugno, c'è stata una sommossa da parte di alcuni docenti - ha dichiarato Paponetti - un problema che abbiamo superato grazie alla collaborazione dei genitori e del supporto della professoressa Marina De Marco".

Ultima modifica il Martedì, 23 Dicembre 2014 18:39

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