Metti che Alessandro Palombo, un giovane avvocato romano si stanchi di tirocini, ore di praticantato, discussioni sterili, blocchi normativi e antiche baronie, metti che decida di rivoluzionare il mondo del diritto come Steve Jobs decise di rivoluzionare l’informatica, con un progetto semplice ed intuitivo, creare un portale “Lex&Go” (www.lexandgo.com) e mettere on-line una serie di soluzioni auto componibili da scaricare e modulare secondo le proprie esigenze per un abbonamento di pochi euro e si inventi un metodo denominato “Lex&GO! matching system”, dove si possa trovare l’avvocato migliore al costo migliore con una mail, una semplice richiesta al desk giuridico attivo 24 ore su 24, metti che intorno a questo progetto si radunino i migliori “Law Firm” che il mercato raccolga, metti che tutto questo accada in Italia e non negli Stati Uniti, si ha davanti una bella storia di innovazione e semplificazione.
Senza partecipare a bandi pubblici, ma facendo leva sulla propria intelligenza giuridica, i propri sforzi economici, metta in piedi un team, giovane, all’avanguardia, che lavora incessantemente per inserire nel portale nuove soluzioni giuridiche dai ricorsi al Prefetto per le multe stradali fino ad arrivare ai contratti di locazione, passando per i diritti dei consumatori. Tutta questa factory fa parte del piccolo genio italiano, dell’intraprendenza e della voglia di cambiare e rottamare il mondo circostante, proponendo nuove soluzioni.
“La base operativa è a Roma – dichiara, il CEO, Alessandro Palombo – nasciamo in un contesto giuridico molto caotico. Per sintetizzare la difficoltà che il cittadino ha nel rapportarsi al diritto potrei metaforizzare paragonandolo al traffico alle 8 del mattino su Viale Giulio Cesare, sede del Tribunale Civile o alle cefalee che provoca immaginare di intavolare una piccola causa, per un contenzioso di qualsiasi natura e spesso il cittadino, che è un soggetto di diritto importantissimo, accantona ogni speranza”.
“Lex&GO” - secondo il suo fondatore - è uno dei primi esperimenti di unione complementare tra diritto e tecnologia: “perché troppo spesso i social oppure i portali sono ricettacoli di bufale o notizie inesatte, la nostra invece è anche, e, soprattutto una battaglia sociale, perché avere cittadini più consapevoli anche dell’impianto normativo significa avere meno impatto sul sistema giuridico. Con Lex&Go, la nostra volontà è quella di cambiare totalmente il senso del rapporto tra diritto e tecnologia. Il nostro approccio nasce altrove, lontanissimo da visioni classiche del servizio legale stesso. Si basa su una questione molto semplice: operazione principale per il funzionamento del diritto, in qualsivoglia ordinamento giuridico, è quella della sussunzione. La sussunzione giuridica è l’operazione che compie l’interprete di riconduzione di uno specifico e determinato fatto concreto, il fatto storico, alla fattispecie giuridica. Posso dire che la nostra idea di diritto è innovazione nella tradizione”.
E sembra che l’idea piaccia al pubblico della rete, una pagina con oltre 19 mila likes, un blog giuridicamente ineccepibile, una trasmissione televisiva su Città Futura Tv che in questi mesi ha radunato una folta schiera di avvocati, politici ed esperti da Giulia Bongiorno fino ad arrivare ai vertici della Polizia Locale di Roma Capitale, insomma, per una volta l’Italia sembra produrre non solo rimpianti ma innovazioni integrate col territorio, che possono sfoltire la coda dei procedimenti giuridici e dei tanti, troppi fascicoli sulle scrivanie dei tribunali.
Insomma, “Lex&Go”, profuma di futuro.