Un volo dimostrativo Roma-L'Aquila è partito come tutti gli altri voli da Ciampino e, con ritardo, è arrivato a L'Aquila. E' successo, ma ha confermato tutti i limiti di sicurezza che, trattandosi di un atterraggio a vista, sono ancora ristrettissimi tanto da poter compromettere la tratta per una foschia minima.
Come riportato dalla cronaca fatta in diretta nella mattinata, l'aereo con a bordo istituzioni e giornalisti, compresi noi di NewsTown, ha rischiato infatti realmente di dover atterrare a Pescara.
Sui dubbi, che restano, legati alla sostenibilità dello scalo poi, questa testata si è ampiamente soffermata.
Tuttavia oggi la Xpress si è finalmente presentata alla città dimostrandogli qualcosa, seppur minima, che vada oltre gli annunci.
Ha fatto atterrare all'Aquila un ristretto e dimostrativo gruppo di persone offrendo loro un viaggio che, in sé, è sato mozzafiato per la possibilità di sorvolare un territorio così belo come quello dell'Aquilano (come si può vedere nel video).
L'amministratore unico della Società che gestisce l'aeroporto intitolato alla ricercatrice scomparsa a causa del sisma del sisma del 6 aprile , Giuliana Tamburro, Giuseppe Musarella, oggi era visibilmente soddsfatto: " Per la nostra società vedere la carta di imbarco con il codice Qaq è stato un motivo di orgnoglio" ha dichiarato in volo.
Musarella ha ammesso i limti attuali dell'aeroporto: "La cosa importante è iniziare ad organizzare la parte di sicurezza del volo perché fino ad adesso le procedure sono a vista. Quello di oggi è stato solo il primo obiettivo da raggiungere, stiamo aspettando di definire alcune procedure con Enav che, dal momento in cui saranno certificate, renderanno lo scalo più appetibile dal punto dfi vista commerciale. Stiamo lavorando infatti affinché a L'Aquila possa avere almeno un altro vettore".
E i soldi del bando "lavorare in Abruzzo" sono arrivati? "Non abbiamo avuto ancora risposta dalla Regione Abruzzo che in questo momento, essendo passati 30 giorni, è inadempiente per non aver erogato il contributo o aver risposto per evenutali ossevanze qualora ci fossero. E' vero pure che stiamo utilizzando questi lavoratori in un gruppo di lavoro che ha non solo la gestione dell'areoporto".
Di quali materiali pericolosi si occupa esattamente di trasportare la Xpress? "Non si tratta nè di materiali nè di rifiuti ci tengo a precisare. Trasportiamo radio farmaci, se la medicina nuclare esiste all'Aquila qualcuno li porta già d'altronde, come noi. Tuttavia lo scalo dell'Aquila non è interessato a questo perché non ha ancora voli di linea e perché per questa funzione è più che sufficiente quello di Fiumicno".
In un intervista realizzata sempre nel breve volo sulla sua idea di sotenibilità dello scalo, il Sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha dichiarato a NewsTown: "In futuro le grandi città saranno tutte legate all'alta velocità. Il problema sarà come collegare tra 30 anni le città prive dell'alta velocità, come noi, e qui entra in ballo l'aeroporto".
"Questo scalo - ha aggiunto il sindaco - è una scommessa basata sull'idea che un comprensorio può mantenere un aeroporto privato destinato a supporto strategico alle attività imprenditoriali dell'area. Ma lo scalo potrà sopravvivere solo non centrandosi sui passseggeri. Non è possbile come dimostrano d'altronde gli aertoporti di Pescara o Ancona. Bisogna mettere in campo altre attività come il quartiere fieristico ed altre iniziative, e fare della pista un fatto incidentale da utilizzare quando lo richiede il territorio".
Ma queste non erano queste le premesse iniziali, e qualche volo dovrà pur partire per essere chiamato "aeroporto"; basandosi su cosa?
" Il vettore è quello turistico attraverso il quale c'è la possibilità di richiedere voli charter. Ma questo è un aspetto legato all'imprenditoria, la politica può arrivare fino ad un certo punto" ha risposto sempre Cialente.
Isomma ora il gestore, appagato evidentemente dalle condizioni trovate all'Aquila, dice di voler fare solo il gestore e di aspettare che a farsi avanti siano altri. La politica allo stesso tempo ammette di poter fare solo la politica e aspetta il mondo imprenditoriale. Il tutto con sottostante una sola, ancora vaga e generica, idea di turismo tutta da dimostrare e sviluppare.
Non proprio il massimo per "tornare a volare".