Venerdì, 17 Marzo 2023 12:46

Dup e bilancio di previsione: il Passo Possibile critico con l'amministrazione Biondi

di  Redazione

Nel DUP, come pure nel Bilancio di previsione approvato, sembra si continui a “vendere” all’esterno il PNRR come una manna dal cielo, protagonista indiscusso dell’eloquio della maggioranza cittadina, più utile all’esigenza politica che a quella amministrativa, anche perché il resto del documento programmatico analizzato altro non è che il solito e deludente copia -incolla delle versioni precedenti, vuoto di idee, contenuti e prospettive. Poi c’è la realtà delle cose, che è sotto gli occhi di tutti ed poco interpretabile. É quanto dichiarano in una nota i Consiglieri comunali di “ Il Passo Possibile” Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni e il Presidente dell’Associazione civico-politica Fabrizio Ciccarelli.

Dinanzi ad una svolta epocale rappresentata dagli ingenti fondi arrivati e in arrivo col PNRR e Fondo Complementare, l’ Amministrazione comunale annuncia quotidianamente e si prende meriti non propri, come il nostro gruppo consiliare meglio ha esplicitato in una interrogazione ad hoc finalizzata a capire cosa si farà, quando si farà e se davvero si farà, pena la restituzione all’UE delle somme in dote, e la loro rendicontazione. Nessuna risposta chiara ai nostri interrogativi, né a margine della nostra interrogazione nello scorso Consiglio e neanche a seguito delle nostre ulteriori richieste integrative fatte in sede preliminare di discussione al bilancio a chi ha l’obbligo di fornire e verificare la contabilità dei conti sul PNRR, e parliamo del Collegio dei revisori, la cui (scarna e incompleta) risposta è arrivata a poche ore dall’inizio della seduta, senza che i Consiglieri, di fatto, potessero averne notizia e fari un’idea, perciò oggetto di una pregiudiziale.

Facile,chiaramente, per chi governa la città limitarsi agli annunci, poco interessa cosa accadrà realmente, continuando però, nonostante la posizione di forza mediatica e rappresentativa, a dare l’idea di non riuscire a svolgere realmente l’importante ruolo di articolazione economica e sociale dalle grandi potenzialità nel generare visione, recettività, ascolto e partecipazione reale sul futuro della città, tenendo conto delle reali esigenze dei cittadini.

Molta curiosità ha destato l’annuncio ad effetto del Sindaco sui tagli di IMU e TARI ai cittadini aquilani, grazie ai risparmi dell’Ente, facendo proprie diverse proposte che, laddove furono oggetto di nostri emendamenti per questa richiesta davvero ingiustificabile per i cittadini, vennero bocciate senza appello ( nonostante i tempi difficili della pandemia), e parliamo principalmente della riduzione TARI del 90 % sugli immobili residenziali non utilizzati, che non producono servizi nè rifiuti, per i quali come PASSO POSSIBILE chiedemmo l’abbattimento del 100 per cento e l’altra proposta per sostenere le Associazioni sportive dilettantistiche in difficoltà.

E anche quest’anno il Passo Possibile ha avanzato una proposta in aula, cioè di considerare la possibilità di riportare le tariffe all’anno 2016, da quando cioè fu necessario aumentarle del 20% al fine di far fronte ad un ritardo di erogazione dei fondi da parte del Governo, in considerazione soprattutto del fatto che la recente legge di stabilità ha assegnato alla Città 20ml di € per le minori entrate e le maggiori uscite in luogo dei 10ml degli anni passati.

In molti casi, poi è evidente come non si riescano a cogliere le occasioni propizie nemmeno per “tappare i buchi” di ciò che non si è fatto negli anni nel programma di mandato. Parliamo, tra gli altri, dei tanti interventi fermi ( o non ancora iniziati) che lì giacciono e di cui non si ha più notizia, su Madonna Fore, sul rifacimento stradale del centro e delle frazioni, sulla riapertura del tratto viale Ovidio e Fontana Luminosa, sul Piano Parcheggi in centro storico, dove chi lo vive, chi ci lavora, chi vi si reca, chi lo visita, non ha, di fatto, un’opzione per fermarsi ed evitare di andar via, ormai da anni, circostanza che sembra non importare nulla a chi amministra la città, unitamente all’incapacità manifesta di affrontare e risolvere il problema di un centro storico divenuto invivibile, senza servizi essenziali, luoghi di aggregazione, spazi culturali.

Non riteniamo sufficiente, se pur apprezzabile, l’impegno assunto dal Consiglio per le attività commerciali in difficoltà a causa lavori contestuali di riqualificazione, laddove ad oggi mancano coperture finanziare, rimanendo invece una gestione occasionale e “a richiesta” di un disagio che, pur noto da tempo, sarà sempre più crescente e lungo. Come non pensare, poi, al mancato inizio dei lavori di riqualificazione dell’area tra Madonna Fore e San Giuliano, ai colpevoli silenzi sul Ponte Belvedere, sull’impiantistica sportiva, sull’ultimazione del Teatro comunale, la cui apertura annunciata da anni in pompa magna nel 2023 in tempo per l’anniversario dei 150 dall’inaugurazione, desta scalpore misto a rabbia, scontando un immobilismo inspiegabile dinanzi agli annunciati 5 milioni occorrenti per l’ultimazione che, in realtà, senza sciatteria, proprio dai fondi PNRR si sarebbero potuti attingere, d’altronde come hanno fatto altrove in realtà anche più piccole, e anche su questo andremo fino in fondo.

Del rilancio economico e sociale nei programmi nemmeno una parola ! Sui progetti C.A.S.E abbiamo avuto modo, nel dibattito, di confermare le nostre perplessità sulla gestione generale, cioè come fosse riduttivo ritenerle, solo ora, una risorsa importante per progetti nazionali milionari per accogliere le nuove sedi del Centro nazionale del Servizio Civile Universale e uno dei tre Centri nazionali di formazione del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco quando per troppo tempo sono state considerate strutture dimenticate e un peso enorme, non dotandole di servizi aggregative e tralasciandone persino la manutenzione a discapito di un vivere degno degli abitanti che le occupano dal sisma per necessità e non per quell’opportunità invece concessa ai nuovi inquilini che ospiteremo

Non ci sembra che il DUP e il relativo bilancio, nel loro insieme, abbiano considerato in modo minimamente sufficiente le problematiche strutturali e sociali delle frazioni del Comune dell’Aquila che, a distanza di 14 anni dal sisma, rimangono le protagoniste in negativo dell’attività amministrativa, con un disinteresse non più giustificabile. Risposte, progetti unitari volti a migliorare il presente e, in prospettiva, il loro futuro non ne abbiamo visti, solo promesse disattese: si pensi ai sottoservizi ormai rimasti solo un vecchio “spot”, come pure gli interventi di sicurezza stradale, gli stanziati contributi della L. n.42/2011 “De Matteis” per mantenere o creare “ex novo” impianti sportivi e centri di aggregazione sociale per le piccole realtà inspiegabilmente inutilizzati e, in molti casi, destinati altrove dopo anni di attesa. S

empre a proposito di annunci: altrettanto curioso come la maggioranza di centro destra abbia annunciato, contestualmente all’approvazione del bilancio comunale, lo stanziamento da parte della regione Abruzzo di 1.600.000 euro per interventi di difesa contro il pericoli valanghivi nella zona di vena Rossa –Gran Sasso d’Italia ,quella stessa somma che però era già prevista e stanziata da ben due anni e inspiegabilmente mai utilizzata, motivo per cui c’è da pensare che la nostra interrogazione recentemente proposta su questa “dimenticanza” abbia colto nel segno e sortito l’effetto di far muovere qualcosa, per dare risposte non tanto a noi proponenti ma ai tanti operatori turistici, utenti e residenti della zona che dal 2017 - allorquando quell’area fu colpita da una slavina che raggiunse la strada statale 17 bis, danneggiando in modo importante la vegetazione esistente e mettendo a rischio la pubblica sicurezza e l’incolumità delle persone - aspettavano si facesse qualcosa per loro.

Dei fondi RESTART per oltre 9 milioni di euro per il rilancio del Gran Sasso, soprattutto per la realizzazione (anche qui) dei sottoservizi, anch’essi oggetto di un’interrogazione, speriamo di avere notizie a breve perché non se ne parla da anni, dopo aver annunciato “mirabilie” nei vari programmi di mandato (a che punto siamo per la realizzazione impianti di collegamento con Montecristo -Telecabina Scindarella-Fossa di Paganica-, completamento impiantistico da Fossa di Paganica a Montecristo, marciapiede per Montecristo da Fonte Cerreto con una pista ciclabile di fianco la strada, Parco giochi, parco bici, solarium sempre a Montecristo, collegamento della Piana di Campo Imperatore , l’area dell’Albergo e del rifugio Fontari a Castel del Monte e Santo Stefano, la creazione di rifugi a bassa quota, sentieristica e itinerari mountain bike?

In conclusione. Lontano dagli annunci c’è un silenzio preoccupante: zone d’ombra, progetti che non vedranno la luce, problemi irrisolti – concludono i Consiglieri comunali de “IL PASSO POSSIBILE- che dimostrano ancora una volta, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la superficialità e la totale assenza di programmazione, col rischio sempre più incombente di non aver saputo rendere la città più bella ed efficiente e l’intero territorio più competitivo- concludono i rappresentanti del "PASSO POSSIBILE"

Ultima modifica il Venerdì, 17 Marzo 2023 12:58

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